Sono giorni che mi riprometto di lasciar perdere,di lasciar correre,di non accettare provocazioni,ma dopo un po' non ce la fò e devo dire la mia, se non altro per non esplodere.
Di solito non parlo molto di sanità nella montagna pistoiese,perchè ritengo che il Comitato montagna pistoiese è qui che voglio vivere,l' Associazione Zeno Colò ed a livello regionale il C.R.E.ST. Stiano facendo un ottimo lavoro,a cui vanno tutti i miei ringraziamenti e il mio supporto,così come quello del blog dove scrivo(Capitan Futuro),e non penso che ci sia molto da aggiungere allo splendido lavoro che stanno facendo.
Oggi però voglio sfogarmi e parlare di sanità e dell'ospedale Pacini di San Marcello.Siamo già in odor di elezioni e l'Assessore Regionale Marroni promette il completamento dell'eliporto montano e Botteghe della salute(di cui non frega a nessuno),di questo ho già scritto, sorvolando sul fatto che la cosa mi faceva innervosire,in quanto come al solito si torna a promettere in periodo elettorale,per smantellare tranquillamente successivamente.
Il Sindaco Cormio addirittura a più riprese in diversi articoli di giornali e con comunicati stampa,definisce”ottime notizie”la prossima installazione di una bottega della salute a Maresca;la cosa da una parte mi fa ulteriore nervoso,lo so che la sindaca ha bisogno a tutti i costi di dimostrare che fa qualcosa,ma voler far passare un totem come un risultato positivo dopo che il Pacini è stato spogliato,di chirurgia, ortopedia e pronto soccorso è quantomeno folle.
Mi fa anche ridere perché mi ricorda Renato Pozzetto nel film Grandi Magazzini del 1986,dove interpretando un corriere entrando in un giardino dove c'era un cane che gli ringhiava,chiedeva aiuto alla proprietaria che gli rispondeva:”non si preoccupi è buonissimo l'ho fatto anche castrare”e l'attore rispondeva:”va bene signora,ma io paura che mi morda mica che mi inculi”,ecco al primo cittadino di San Marcello che dice”ottime notizie”risponderei”signora ma io ho paura che se mi prende un infarto di non essere salvato,non di non poter prenotare una visita”.
In questi giorni è morta anche la piccola Nicole,perchè non si trovava posto per lei negli ospedali vicino,ed essendomi indignato come qualsiasi essere umano civile,mi chiedo cosa succedere quassù visto che di recente è stata anche smantellata la maternità,dell'ospedale di Porretta Terme e anche questo mi ha fatto montare ulteriormente il nervoso.
Più vicino è il racconto di Alessandro Vivarelli raccontato sul Tirreno del 19 febbraio 2015(di Sauro Romagnani):"Abbiamo chiamato il 118, erano le 7,30 di giovedì 19, e gli addetti sono giunti a casa nostra abbastanza velocemente. Il medico dopo aver diagnosticato una ischemia celebrale ha disposto per l'immediato trasporto all'ospedale Pacini.secondo il medico era necessaria una attenta osservazione di qualche giorno perché il paziente era in condizioni generali non buone, tanto da assegnargli il codice giallo"(indica una situazione di una certa gravità). "Giunti al Piot, ovvero all'ex Pronto soccorso, prosegue Alessandro abbiamo trovato un pienone di persone, fra le quali ho riconosciuto un signore di Montale che era stato inviato lì perché a Montale, a quanto mi ha riferito, non avevano posto. Alle 10,30 ci è stato comunicato che mio padre era stato stabilizzato ma che a San Marcello non poteva essere ricoverato per mancanza di posto. Abbiamo chiesto dove potevamo trasportarlo e ci è stato risposto che nemmeno a Pistoia e Pescia c'era posto. Un'infermiera, che ha espresso il proprio personale dispiacere, ci
ha detto: forse in Versilia. Ci è stato detto che potevamo tenerlo a casa purché fossimo sicuri di poter disporre di bombole con ossigeno. Ci hanno raccomandato di chiamare il 118 se ci fossero stati peggioramenti. Ho accompagnato mio padre, che a fatica stava in piedi, fino alla mia auto e l'ho riportato a casa. Sono stato aiutato a farlo scendere e a portarlo a letto. Sono amareggiato da questo episodio che considero uno dei tanti esempi di cattiva gestione della sanità dalle nostre parti. Aggiungerei di più, una gestione indecente. Mi permetto di dire un casino generale".A questo è seguito oggi il seguente comunicato dell'ASL che riporto per correttezza:"E’ arrivato al pronto soccorso con un codice giallo ma dopo la visita specialistica e le necessarie ed accurate indagini diagnostiche (dal prelievo ematico all’elettrocardiogramma fino alle prove respiratorie) il paziente è stato dimesso con un codice verde, una prognosi di due giorni ed anche la terapia farmacologica, già prescritta dal medico di famiglia, è stata confermata. Pertanto, non corrisponde assolutamente nella verità dei fatti, che il paziente sia stato inviato all’ospedale della Versilia.
E’ diventato un “caso” mediatico quello del paziente di San Marcello al quale, dopo gli accertamenti, i sanitari non hanno riscontrato alcun problema neurologico e, una volta rassicurati i familiari sul fatto che non era necessario il ricovero e che le cure potevano essere continuate a domicilio, hanno prescritto alcuni giorni di risposo e la prosecuzione delle terapie compresa l’ossigenoterapia.
Il paziente sarà anche chiamato a casa per effettuare un ulteriore esame dal momento che soffre di una situazione clinica pluripatologica e che si tratta di un caso ormai da tempo all’attenzione dei medici e degli infermieri del PIOT.
Si precisa, inoltre, che per quanto riguarda la disponibilità dei posti letto la “rete” provinciale ospedaliera garantisce il ricovero e le cure a chi ne ha necessità e in questo periodo, particolarmente problematico per l’alto numero di accessi ai pronti soccorso aziendali per la morbosità della sindrome influenza soprattutto in pazienti anziani, la rete ospedaliera aziendale ha risposto alla quasi totalità dei ricoveri facendo ricorso alla rete ospedaliera regionale solo in particolari casistiche; viceversa gli Ospedali della nostra AUSL3 hanno accolto diversi pazienti provenienti dai pronto soccorso di altre province".
Non sono in grado di dire se abbia ragione il Sig.Vivarelli o l'ASL3,certo è che il comunicato dell'ente cozza un po' con i numeri recenti,ovvero i 13.305 pazienti pistoiesi del 2013(il 2014 non è ancora disponibile)che sono stati dovuti curare in altre USL,a voler essere maligni verrebbe da chiedersi ma come mai ne mandiamo fuori e poi li prendiamo da fuori? Ce li scambiamo come figurine?ma queste sono delle semplici illazioni mia.
Certo è che volevo credere all'ASL devo dire che vivendo a San Marcello,capitando spesso all'Ospedale(nel potenziamento ci hanno trasferito i medici di condotta),avendo amici che lavorano lì dentro di storie di Malasanità ne sento a biffezze,e quindi se anche questa storia fosse”montata”,ma personalmente non credo,ne ho sentite tante, tantissime,troppe per non essere arrabbiato,spacciano come”potenziamento”un taglio che và nella direzione,verso cui è sempre più orientata la sanità italiana.
Invito chi mi legge se vuole approfondire la conoscenza delle vertità dietro cui stà il”potenziamento”dell'ospedale Lorenzo Pacini di San Marcello e della costruzione del nuovo ospedale di Pistoia,il San Jacopo,ad intervenire a Pistoia al palazzo Marini(Corso Silvano Fedi 2) dove Daniele Rovai presenterà il suo nuovo libro L'OSPEDALE SAN JACOPO fatti e misfatti,dove parla molto approfonditamente sulle questioni della sanità e già che ci siete questo autore,ha già scritto LA NUOVA SANITA' TOSCANA dove parla a tutto tondo del perché sono stati costruiti i 4 nuovi ospedali in toscana.
Vorrei infine dire a chi mi dice”che gli scrivo sempre contro”,”che vedo tutto negativo”,”che sono pieno di rabbia” e tutti i commenti negativi possibili e immaginabili che mi sono stati detti,che prima di scrivere questo articolo,ho voluto aspettare e calmarmi,perchè con lo scempio della sanità che è stato fatto in Toscana,l'essere quantomeno arrabbiato con i vari Rossi,Abati,Marroni,Cormio e la lunga lista di amministratori politici che lo hanno permesso,mi pare il minimo,ma sinceramente non credo di essere il solo.
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