Inizierò con quest'articolo ad analizzare la relazione dell'ATO,a cui si rifà il Co.Se.A.,a cui dovrebbe subentrare in futuro a meno che le cose non cambino.
Ne approfitto in vista dell'inizio del percorso di insediamento di questo ente nel comune di San Marcello Pistoiese,fortemente voluta dai”magnifici 5”(vedi foto sotto),che il 19 dicembre 2014 con solo 5 consiglieri a favore su una giunta di 11,di cui solo 6 presenti o non usciti dalla stanza ha approvato il passaggio a Co.Se.A ,con un contratto per il 2015di 1.450.000€,con un rincaro rispetto all'anno precedente del 20% (1.206.000€)e del 32% rispetto al 2013(1.096.000€).
Bisogna ricordare che questa giunta nel 2013 mise l'aliquota per la spazzatura(allora TARES)al massimo possibile,e che nel 2014(dove si chiamava TARI)non essendo possibile alzarla ulteriormente,questi amministratori illuminati,hanno ben pensato di abbassare la soglia di esenzione ISEE da 10.000 a 7.500€,andando a pesare sullo 0,8% di popolazione in più,oltretutto facente parte della fascia più debole,ovvero: pensionati,disoccupati e incapienti che hanno la sfortuna di avere un tetto sotto la testa,perchè se erano sotto un ponte non la dovevano pagare......credo!
Bisogna considerare anche il servizio,non solo non era migliorato ma addirittura era peggiorato,arrivando a livelli minimi di decenza.
Ma andiamo a vedere cosa ci riserva il futuro:la prima cosa che balza all'occhio nel piano di ambito 2014-2021 dell'ATO,essendo stato realizzato nel 2009,è che la zona che comprende San Marcello Pistoiese era già stata messa in un area ricalca perfettamente quello che doveva essere il comune unico iniziale,ovvero la zona indicata come area montana decentrata,comprende oltre al già sopracitato San Marcello P.se anche Abetone,Piteglio,Cutigliano,Sambuca P.se e Marliana.
Ora o è una coincidenza incredibile che siano stati raggruppati proprio i 6 comuni che comprendevano il progetto iniziale del mega-comune(da cui Marliana si è sfilata quasi subito) o qualcuno ci contava seriamente allora;questa è già una cosa che fa pensare perché l'aver fatto uno studio già mirato non è cosa che si fa senza certezze,senza considerare che se vogliamo credere alle”versioni ufficiali”dei nostri amministratori locali,in quegli anni a San Marcello non c'era nessuna intenzione di aderire a Co.Se.A o ATO ed è quanto meno bizzarro che un azienda studi in maniera così precisa e capillare,con investimento in termini di studi,in territori dove non sono sicuri di andare a lavorare.
Mi si accuserà di essere un complottista,ma avendo lavorato in molte aziende private e sapendo come funzionano questo genere di studi,il voler credere che l'abbiano fatto in previsione di un eventuale futura acquisizione di quel territorio,sarebbe quanto meno ingenuo.Quanto meno hanno reso il mio lavoro di lettura di questa relazione,di 594 pagine,più semplice.
Con questo concludo qui questa prima parte,che però secondo me già merita attenzione per la casualità e l'anticipo con cui si è studiato e lavorato,su un territorio su cui non si doveva avere(in teoria) il CoSea, nella prossima parte analizzerò i sistemi di raccolta e le percentuali previsti nel piano di ambito 2014-2021.Curioso che la data d'inizio di questo coincida esattamente con l'anno,in cui i”magnifici 5”abbino approvato il passaggio al nuovo gestore!Coincidenza?malignità mia? Probabile,ma d'altronde si sa,io sono quello che scrive sempre contro,quindi non date retta alle mie opinioni personali,ma ponetevi le domande da soli,sulla base dei dati che ricordo sono pubblici,difficili da reperire ma sempre pubblici e fatevi un idea vostra.
A presto con la seconda parte.
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