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sabato 13 maggio 2017

ASTRONEWS 13/05 : Quel che resta delle supernove e molto altro nella newsletter di Media Inaf


                        

Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF

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È UN NETTUNIANO CALDO FUORI DAI CANONI
Nel suo cielo senza nubi si respirano perlopiù idrogeno ed elio. Ma a rendere unico questo pianeta extrasolare è il tasso di metallicità, assai contenuto per un oggetto di questo tipo e misurato con precisione grazie a una riga d'assorbimento dell'acqua molto nitida. Lo studio oggi su Science
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LA DISTANZA LETALE? NON PIÙ DI 50 ANNI LUCE
Uno studio condotto sugli isotopi del ferro presenti nei fondali marini, in corso di pubblicazione su ApJ, mostra che la distanza di alcune supernove esplose negli ultimi milioni di anni era stata sovrastimata. Vanno dunque rivisti i modelli che valutano le conseguenze dell'esplosione delle stelle per la vita sulla Terra
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NUOVA IMMAGINE COMPOSITA MULTIBANDA
L'esplosione da cui si originò fu vista apparire in cielo nel 1054 come "stella nova", ma la nebulosa del Granchio fu osservata al telescopio per la prima volta nel 1731 e deve il suo nome a un disegno realizzato nel 1844. Chissà cosa penserebbero gli astronomi del passato vedendo questa nuova, dettagliatissima, immagine realizzata componendo osservazioni a diverse lunghezze d'onda
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VOCI E DOMANDE DELL'ASTROFISICA
Studiato in tutte le bande spettrali, sia con strumenti da terra che dallo spazio, quel che resta d'una supernova contribuisce all'ecosistema galattico, arricchendo l'ambiente interstellare con massa, energia ed elementi pesanti espulsi durante l'esplosione
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L'ARMONIA PLANETARIA SALVERÀ QUEI MONDI
Sette pianeti come sette note? Non proprio, ma un nuovo studio canadese ha stabilito che lo straordinario sistema planetario Trappist-1 "suona" come un'orchestra affiatata, dove tutti i componenti sono ben sincronizzati l'uno con l'altro: una catena di risonanze orbitali mantiene il sistema stabile nel tempo, contrariamente a quanto risultava dalla prime simulazioni
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DALL'ACCADEMIA NAZIONALE DELLE SCIENZE
L'Accademia nazionale delle scienze, detta dei XL, ha assegnato le onorificenze per l'anno 2017, conferendo la medaglia Matteucci a Marco Tavani, dell'Istituto nazionale di astrofisica. Tavani è stato premiato per la scoperta dell'emissione variabile di raggi gamma dalla Crab Nebula e dal Quasar 3C 545.3, e l'osservazione di raggi gamma originali dal decadimento dei mesoni pi0 nel resto di supernova W44, prima evidenza dei meccanismi di accelerazione dei protoni cosmici
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KHATYRKA STUPISCE CON IL "CRISTALLO PROIBITO"
Gli elementi sono gli stessi: alluminio, rame e ferro. Ma il rapporto fra questi ultimi varia, così come la loro età. E cresce nel frattempo l'interesse della comunità astronomica. Media Inaf ha intervistato Luca Bindi, dell'Università di Firenze, fra gli autori del nuovo studio pubblicato su Scientific Reports
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LA SESTA EDIZIONE DEL PREMIO VA A "INNESTI STEM"
Francesco Segreto, del Centro di Ricerca Chirurgia Ricostruttiva dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, vince il premio per i ricercatori under 35, per il primo anno aperto a tutta'Italia
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FILO CONDUTTORE DI QUEST'ANNO È IL CAMBIAMENTO
Giovedì 11 maggio prende il via la XII edizione del Festival delle scienze, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, che quest'anno diventa National Geographic Festival delle Scienze, grazie alla partnership con una delle maggiori realtà internazionali impegnata nella ricerca nella conservazione del pianeta e nella divulgazione scientifica
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LBT OSSERVA IL VULCANO SULLA LUNA DI GIOVE IO
Una occultazione tra due satelliti di Giove osservata dal più grande telescopio binoculare al mondo, equipaggiato con un sofisticato sistema di ottica adattiva, ha permesso a un team internazionale di astronomi di ricostruire una dettagliata mappa del più potente vulcano attivo nel nostro Sistema solare. Il commento di Carmelo Arcidiacono, ricercatore dell'Inaf
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OGGETTI "FREE-FLOATING" DI MASSA PLANETARIA
Simp0136 è 13 volte più massiccia di Giove e a questo stadio il confine tra una nana bruna e un pianeta (in termini di grandezza) è davvero sottile. Stelle di questo tipo che somigliano a pianeti gassosi sono indispensabili per studiare gli esopianeti di tipo gioviano
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DAL 15 AL 17 MAGGIO, IN 60 LOCALI DI 20 CITTÀ
Partita dal Regno Unito grazie due ricercatori all'Imperial College di Londra, l'iniziativa è giunta alla sua terza edizione, avendo ormai conquistato ben 12 paesi. In Italia, 150 speaker si alterneranno ai tavoli di 60 locali di 20 città. E l'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) è uno dei principali sponsor della manifestazione
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ECCO COME STUDIERÀ LE ATMOSFERE ALIENE
Solo per abbassarne la temperatura a una decina di gradi sopra lo zero assoluto occorrerà un mese, ma a quel punto nella camera termovuoto del Johnson Space Center a Houston ci saranno le stesse, probitive, condizioni spaziali in cui si troverà a operare dopo il lancio il nuovo telescopio spaziale James Webb. Verrà messo alla prova il funzionamento della struttura complessiva e degli strumenti, tra cui due che sembrano perfetti per studiare la composizione atmosferica di esopianeti
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PROBLEMI DI CLASSIFICAZIONE DEI BULGE GALATTICI
Un articolo pubblicato oggi su Astronomy and Astrophysics, basato su osservazioni condotte con il Telescopio nazionale Galileo alle Canarie, riapre il dibattito sulle proprietà dei rigonfiamenti centrali delle galassie a spirale. Alla guida dello studio, Luca Costantin, dottorando all'Università di Padova

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