Pochi
sanno che ho lavorato per diverso tempo in un fabbrica di
cioccolato,dove facevo l'Umpa Lumpa!!..non a parte di scherzi ero
magazziniere/spedizioniere. E se c'è uno che sa quanto sono
commerciali le feste,a partire dal Natale fino ad arrivare alla festa
della mamma,quello sono io.
Eppure
ancora ritengo che ci dovremmo soffermare a festeggiare la festa
della donna,anche noi maschietti. É una
giornata in cui ricordare le conquiste sociali e politiche delle
donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni
e le violenze, un momento per riflettere sui dove siamo arrivati e
sui passi ancora da compiere. La Giornata
Internazionale della Donna è
tutto questo e anche di più.
Ma
da dove nasce la ricorrenza festeggiata l'otto marzo? Una
leggenda molto celebre narra che la Festa della Donna sia stata
istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo di una
fabbrica di New York, la Cotton. In realtà, appunto, si tratta solo
di una leggenda nata nel
secondo dopoguerra.
La
Giornata Internazionale della Donna nacque infatti
ufficialmente negli
Stati Uniti il 28 febbraio del 1909.
A istituirla fu il Partito
Socialista americano,
che in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del
diritto delle donne al voto. Il tema era già stato a lungo discusso
negli anni precedenti sia negli Usa sia a Stoccarda nel 1907.
Le manifestazioni
per il suffragio universale si
unirono presto ad altre rivendicazioni dei diritti femminili. Tra il
novembre 1908 e il febbraio 1909 migliaia di operaie di New York
scioperarono per giorni e giorni per chiedere un aumento
del salario e
un miglioramento delle condizioni di lavoro. Nel 1910 l'VIII
Congresso dell'Internazionale socialista propose per la prima volta
di istituire una giornata dedicata alle donne.
Il
25 marzo del 1911 cadde la goccia che fece traboccare il vaso: nella
fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio e
146 lavoratori (per lo più donne immigrate) persero la vita. Questo
è probabilmente l'episodio da cui è nata la leggenda della fabbrica
Cotton. Da quel momento in avanti, le manifestazioni delle donne si
moltiplicarono. In molti Paesi europei nacquero delle giornate
dedicate alle donne.
La
data dell'otto
marzo entrò
per la prima volta nella storia della Festa della Donna nel 1917,
quando in quel giorno le donne
di San Pietroburgo scesero in piazza per
chiedere la fine della guerra, dando così vita alla «rivoluzione
russa di febbraio». Fu questo evento a cui si ispirarono le delegate
della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca
quando scelsero l'8 marzo come data in cui istituire la Giornata
Internazionale dell'Operaia.
In
Italia la
Festa della Donna iniziò a essere celebrata nel 1922 con la stessa
connotazione politica e di rivendicazione sociale. L'iniziativa prese
forza nel 1945, quando l'Unione Donne in Italia (formata da donne del
Pci, Psi, Partito d'Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del
Lavoro) celebrò la Giornata della Donna nelle zone dell'Italia già
liberate dal fascismo.
L'8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l'Italia ha ricordato la Festa della Donna ed è stata scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza. L'8 marzo 1972 la manifestazione della giornata della donna a Roma si tenne in piazza Campo de' Fiori: vi partecipò anche l'attrice statunitense Jane Fonda, che pronunciò un breve discorso di adesione, mentre un folto reparto di polizia era schierato intorno alla piazza nella quale poche decine di donne manifestanti inalberavano cartelli con scritte inconsuete e «scandalose»: «Legalizzazione dell'aborto», «Liberazione omosessuale», «Matrimonio = prostituzione legalizzata», e veniva fatto circolare un volantino che chiedeva che non fossero «lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l'intero processo della maternità». Quelle scritte sembrarono intollerabili, così che la polizia, senza il consueto e di legge squillo di tromba e caricò, manganellò e disperse le pacifiche manifestanti.
L'8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l'Italia ha ricordato la Festa della Donna ed è stata scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza. L'8 marzo 1972 la manifestazione della giornata della donna a Roma si tenne in piazza Campo de' Fiori: vi partecipò anche l'attrice statunitense Jane Fonda, che pronunciò un breve discorso di adesione, mentre un folto reparto di polizia era schierato intorno alla piazza nella quale poche decine di donne manifestanti inalberavano cartelli con scritte inconsuete e «scandalose»: «Legalizzazione dell'aborto», «Liberazione omosessuale», «Matrimonio = prostituzione legalizzata», e veniva fatto circolare un volantino che chiedeva che non fossero «lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l'intero processo della maternità». Quelle scritte sembrarono intollerabili, così che la polizia, senza il consueto e di legge squillo di tromba e caricò, manganellò e disperse le pacifiche manifestanti.
La
giornata delle donna è così diventato occasione e momento
simbolico di rivendicazione dei diritti femminili (dal divorzio alla
contraccezione fino alla legalizzazione dell'aborto) e di difesa
delle conquiste delle donne.
E
ancora oggi nel 2017 è giornata di riflessione sui diritti delle
donne che (ahimè) sono ancora lontane dall'ottenere la parità con
l'uomo,che si esiste sulla carta,ma non nella mentalità collettiva,
persino di alcune donne.
Quindi
domani quando comprate una mimosa per vostra
moglie,compagna,madre,figlia,sorella o amica,ricordatevi cosa porta
dietro questa ricorrenza e il suo vero significato.
E
rivolgendomi sopratutto ai maschietti,se volete fare qualcosa di
concreto,cominciate a portare veramente rispetto alle donne e non
solo a fare finta come fa la maggior parte di noi.
Però
mi rivolgo anche alle donne,sopratutto quelle di buon senso,evitate
certe manifestazioni eccessive o al limite del buon senso,promosse da
alcune di voi,rischiate di non farvi prendere sul serio.
E
con questo buona festa della donna a tutte.
Le donne impossibile viverci insieme...impossibile vivere senza...
Distinti
saluti
Nessun commento:
Posta un commento