"Antonello Giacomelli e il flop della banda larga nell'area pratese" di Francesco Fedi
Correvano gli anni 2000-2001, ed eravamo agli albori della passaggio di massa dai vecchi modem ISDN a 56K, alla nuova tecnologia ADSL. Quando la musica si scaricava gratuitamente da Napster e, a Manhattan, le Twin Tower erano ancora in piedi ed ospitavano il World Trade Center. A Piazza Affari, una piccola azienda sarda di telecomunicazioni, quella Tiscali di Renato Soru era arrivata a valere anche più di Fiat e, in generale, sui mercati finanziari si era respirava ancora aria di "Boom" della New Economy.
Parlando di fatti delle nostre parti, nel febbraio di quell'anno il Gruppo ePlanet, attivo nel settore Internet e TLC, che stava portando avanti una sua strategia di cablaggio e erogazione di servizi nelle pricipali città e distretti industriali italiani, stringeva un importante accordo con la municipalizzata pratese CONSIAG (Consorzio Intercomunale Acqua, Gas, e Pubblici Servizi), fornitore di servizi di pubblica utilità. L'obbiettivo era la costituzione di una joint-venture per servizi di telecomunicazione, Internet, trasmissione dati a banda larga….
La rivoluzione del secolo era cominciata e tutti si immaginavano presto di divenire utenti allacciati ad una fitta rete di fibra ottica… .. e come non ricordare a Prato, il Viale della Repubblica, tutto sotto sopra per il lavori di posa di cavi?!!!... "Leggi%20tutto:%20http:/www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/comunicato-stampa-eplanet-siglata-joint-venture-con-consiag?cp=1" Sembrava proprio che si facesse sul serio, con un progetto rivolto ad un territorio di 20 Comuni soci di CONSIAG appartenenti alle provincie di Prato, Firenze e Pistoia. ... Nacque Consiagnet, società di progettazione, posa e manutenzione degli anelli in fibra ottica (MAN) e collegamento all'utenza. Consiagnet, si sarebbe poi connessa alla a rete a nazionale e internazionale di e.Planet, puntando a raggiungere un bacino potenziale di oltre 20.000 clienti business e di 250.000 famiglie.
Nel maggio di quell'anno l'accordo fu firmato "http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2001/05/30/JKZ15.html?ref=search" e i quotidiani locali non esitavano ad usare toni lusinghieri per la municipalizzata pratese. Si parlò di un'operazione destinata a cambiare vita e abitudinidi famiglie e aziende, con tanto di mega-convegno presso all'Art Hotel di Prato che vide la partecipazione di amministratori dei 20 comuni Area-Consiag, dell il vicepresidente di ePlanet, Andrea Rocca, e numerosi rappresentantidelle categorie socioeconomiche. Il Sindaco di Prato Fabrizio Mattei, intervenne parlando della necessità che gli enti locale si occupassero di telecomunicazioni, secondo una visione di accesso «democratico» alle informazioni, giustificando così anche la creazione, allo scopo di socistà a maggioranza pubblica.
Tutto questo avveniva mentre a fare il Vice-Sindaco ed Assessore alle società partecipate del Comune di Prato, c'era un certo, Antonello Giacomelli, allora da considerarsi un giovane di buone speranze e dal futuro radioso…
Non poteva mancare la presenza di un carici da novanta del centro-sinistra pratese, come l'allora presidente del Consiag, Daniele Panerati, o al presidente dell'assemblea dei comuni Consiag, Luciano Baggiani, un nome a noi oggi assai più noto, poiché tra gli indagati dell'inchiesta sulla "Guerra del gas", ancora in corso….
Da parte di ePlanet, l'allora vicepresidente, Andrea Rocca, si gongolò parlando di come, a breve, cittadini e imprese di accedere a servizi appannaggio delle sole grandi aziende.
Così, dopo spese di milioni e milioni di Euro, passavano poi gli anni e le aspettative si dimostravano sempre di più destinate a rimanere come tali.
E siccome tanto, spendere per spendere ECCHISSENEFREGA, tanto pagano sempre quei coglioni dei cittadini (…che per giunta, negli anni, hanno sempre continuato a votare per i soliti, quindi, a Prato come Toscana, venire fregati è frutto di una scelta consapevole…), non poteva amandare, a distanza di qualche anno, il solito convegno-fuffa, dove si torna a ridire le solite cose, magari lasciando anche immaginare che nel frattempo si sia fatto anche chissà che cosa…
Dunque, anno 2004, si assiste all'ennesima "parata degli annunci" in pieno stile centro-sinistra, con una altro convegno presso l' Art Hotel Museo "La città cablata, il futuro è già qui", organizzato dalla Fondazione Utilitas, un Istituto di ricerca sui servizi pubblici, per volontà di Federgasacqua, che oggi ha il nome di FederUtility.
http://www.nove.firenze.it/a406042348-cablaggio-se-n-e-parlato-oggi-a-prato.htm
Interessante rileggersi alcuni interventi, come quello conclusivo di Mauro D'Ascenzi, allora presidente di Federgasacqua :
"Il valore aggiunto del progetto pratese di cablaggio è la responsabilità sociale. Il fatto che Consiag, investendo nella fibra ottica, abbia considerato un target che non è solo l'area business ma soprattutto l'area residenziale significa preoccuparsi che l'accesso alle nuove tecnologie non costituisca un fattore discriminante per nessuno…" - Prato è –"…una sorta di laboratorio, un'esperienza da monitorare da parte di Federgasacqua… … rappresenta davvero una grande opportunità per Prato e nel tempo la renderà sempre più competitiva".
In brodo di giuggiole il Sindaco di Prato, sempre Fabrizio Mattei: "…insieme a Siena siamo una delle realtà più avanzate sul fronte del cablaggio… … Ora è il momento di continuare su questa strada, di completare il progetto ed è importante farlo nei tempi giusti…".
Ulteriori lodi sperticate da parte di, Massimo Logli, allora Assessore all'Ambiente della Provincia di Prato, poi Presidente della stessa e poi Governatore-trombato della Regione Toscana (…che a fine 2009 tentò, seppur timidamente, di fare le scarpe al potentissimo Enrico Rossi, uscendone con le ossa rotte…): "è una tappa significativa della vicenda città cablata e in futuro deve portare vantaggi per lo sviluppo complessivo dell'aerea….. ….Siamo rimasti indietro nello sviluppo del cablaggio nella valbisenzio, nel Montalbano; aree, queste, che se collegate diventerebbero più vicine ai grandi centri.. …un impegno, questo, su cui l'amministrazione provinciale è disponibile a spendersi".
BIG-Daniele Panerati, Presidente di Consiag (…con inevitabile stipendio a cinque zeri…), quanto ad enfasi, non volle essere di: "Abbiamo investito molto sulla fibra ottica dotando la città e il cuore della Toscana di una rete a banda larga, abbiamo acquisito il know how, costituendo due società ConsiagNet e eConsiag,…" (…con altrettanti CDA e compensi da capogiro, n.d.r. ..) …. La fibra non deve essere considerata solo per il risparmio nella bolletta telefonica ma l'ottica deve essere quella dei progetti come la videosorveglianza, il telelavoro, la formazione a distanza… … è importante avere un piano tariffario competitivo, e lo sarà presto con la centrale telefonica in fase di montaggio, ma non ci fermeremo qui. La fibra ha un senso se è la rete ha dimensioni vaste, almeno regionali, per questo bisogna integrare il lavoro che facciamo con quello che accade fuori".
Intervento anche della Senatrice Beatrice Magnolfi, che parlò di Prato, "città dell'innovazione": "questa città presenta tanti punti di eccellenza che hanno bisogno di essere nessi a sistema".
Arrivò poi il momento di un altro ostro sacro della sinistra pratese, Bruno Ferranti, presidente allora di ConsiagNet, (…sempre a fronte di lauto compenso…): "…Stiamo completando il cablaggio del macrolotto 2 portiamo avanti il collegamento degli altri comuni dell'area Consiag: alla fine arriveremo a infrastrutture per oltre 250 km compresa la Valbisenzio e il Mugello…. ….non possiamo continuare a pagare a Telecom, che utilizza le infrastrutture che sono di proprietà dell'amministrazione comunale e questo è il problema centrale da affrontare".
Il convegno poi si concluse con vari interventi di operatori del settore, tra i quali degno di nota, quello dell'Ing. Leonardo Lombardi, componente del consiglio di amministrazione di Planet Area, uno che di business se ne intende, tant'è vero che qualche anno dopo, il 10 Gennaio 2007, sarebbe stato arrestato per la vicenda della Maxi-Frode IVA legata alle aziende dell'Ex-Presidente dell'unione Industriale, Paolo Sarti. ( "http://municipioverde.blogspot.it/2009/05/prato-le-frodi-iva.html" Lombardi, insieme ad altri, ha poi patteggiato per una condanna, poi anche sospesa o interamente coperta dall'indulto Mastella del 2008)….
Ma cosa succede ad oggi a distanza di dieci anni? Ovvero, Prato e la Toscana, sono davvero questa terra iper-tecnologica di cui si diceva allora?...
Sembra proprio di no!...
E poi, che fine hanno fatto tanti dei personaggi sopra citati?... Parlare di tutti, sarebbe lunga, dunque, concentiramoci sull'ex-Vice sindaco, Antonello Giacomelli… .O meglio, il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, con delega sulle Telecomunicazioni e frequenze, in sostituzione di Antonio Catricalà…
Un giusto premio del Governo Renzi, per una persona che rappresenta un vero emblema nella "politica dell'annuncio", verso la quale il Premier dimostra di avere un vero e proprio credo granitico….
Allora, veniamo alla notizia di attualità, che in realtà, coem abbiamo visto, è una notizia vecchia di 10-15 anni: Telecom Italia qualche giorno fa ha scritto a Infratel elencando, le 40 città, tra le quali anche Prato, che la società intende cablare entro il 2017 in Ftth (fibra fino a casa) oFttb (fibra fino al palazzo). 40 centri urbani che saranno interessati dall'intervento di Telecom, con buona pace delle antiche preoccupazioni di Bruno Ferranti.
Un fatto per il quale il Sottosegretario Giacomelli, aveva usato i toni entusiastici.
C'era la data del 31 marzo, prevista dal Decreto Sblocca-Italia per prenotare le aree sulle quali investire non è arrivata a caso. Di mezzo anche una questione incentivi per la quale anche l'Antitrust, si era sentita anche di intervenire…
Inevitabile che in corso ci sia una guerra tra interessi contrapposti, nella solita matrice trombon-affiliat-amicale all'italiana, con note di tensioni con Bruxelles, per le solite storie di aiuti di Stato…
Dunque, grande opacità e solita situazione di quadro confuso e decreto attuativo mancante: la Ragioneria dello Stato ancora non ne vuol sapere e Bruxelles vuole vederci chiaro.
Un ultimo incontro fra rappresentanti dello Sviluppo economico e della Commissione europea, ha portato a chiarire la necessità di una pre-notifica formale di tutte le misure previste dallo Sblocca Italia. Quanto alla Ragioneria dello Stato, in particolare, continua ad avanzare perplessità su parti dell'impianto generale del provvedimento, per quelle misure che prevedono agevolazioni Ires e Irap delle imprese interessate, mediante compensazioni di minori gettiti fiscale, con aumenti Iva. Il Ministero sembra infatti essere orientato per l'istituzione di un tetto di 250mila euro di investimento per l'accesso alle agevolazioni, giudicato troppo basso da operatori e dalle altri componenti del Governo, il cui piano ha già bruciato la prima scadenza (31 Marzo per le prenotazioni degli operatori interessati).
Dunque qual è la domanda e la riflessione politica che scaturisce dalle informazioni e dalle vicende qui riportate?...
Innanzitutto viene da riportare l'impressione che "http://www.repubblica.it/economia/2015/03/03/news/governo_via_al_piano_per_la_banda_larga_renzi_il_futuro_del_paese_passa_da_qui_di_luca_pagni_milano-_punta_a_promuovere_f-108689832/" i grandi piani del Governo per la diffusione della banda larga, siano decisamente in alto mare. D'altronde, tra "l'annunciare" e il fare, c'è i mezzo il mare… ..Ne sia prova che dopo 15 Anni quasi di discussione sulla fibra ottica nella zona di Prato e in Toscana, gli obbiettivi di toni trionfalistici dei primi anni 2000, sono ancora ben lontani da rggiungere.
A Prato la fibra c'è e forse neanche poca. Il problema, come ben sa chi ha provato ad avvicinarcisi, sono delle tariffe inavvicinabili, causate dai costi immani degli investimenti di quegli anni…
Questo ci dà anche la misura di come il rottamatore Matteo Renzi, l'uomo che tanto parlava di meritocrazia, di banda larga e di sviluppo, abbia assegnato il sottosegretariato del Ministero dello Sviluppo Economico, per di più con delega alle TLC, un Antonello Giacomelli che è stato tra quelli che hanno causato un vero e proprio flop della banda larga nell'area pratese….
Alla fine, visto in che mani siamo, e che quanto a diffusione della fibra ottica in Europa, l'Italia sta facendo meglio solo della Romania (dati 2014 dell'organizzazione industriale Fibre to the home Council e 58,6% di penetrazione Internet secondo Internet World Stats), diciamo che confidiamo nel fatto che abbiamo evidentemente ampi argini di miglioramento.
di Francesco Fedi
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