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LETTORI SINGOLI

sabato 18 aprile 2015

CASO LAING: CHI HA DIFFUSO LA TELEFONATA? Pistoia & Toscana , di Marco Poli .



In questi giorni a Pistoia è scoppiato il caso di Simona Laing,che ha superato i confini della provincia,diventando nazionale,e il clima si è infiammato ancora di più da quando chissà come la registrazione della telefonata è diventata pubblica.La telefonata in questione la potete ascoltare al Link:


https://www.youtube.com/watch?v=U8aR3uS_kpk


Allora partiamo dal primo fatto contestato a Simona Laing,quello di aver registrato la telefonata;ora la ormai ex-candidata PD ha dichiarato: la scelta che ho maturato nel giorno in cui al culmine di una lunga serie di telefonate che senza usare l’intimidazione erano sempre tese a farmi pressione per non candidarmi, ho deciso di incominciare a registrare le telefonate,ora non so chi legge,ma io avrei fatto lo stesso e nessuno mi venga a dire che non è credibile che abbia ricevuto una lunga serie di telefonate del genere.Il meccanismo è sempre lo stesso si parte dal più piccolo che “consiglia”di non fare una certa cosa e poi su su a salire fino ai più grandi,lo fanno a me che non sono nessuno,quando sollevo temi scomodi,figuriamoci se non lo fanno a gente più importante.

Roberto Bartoli membro della direzionale provinciale del PD ha dichiarato:”se è grave la registrazione premeditata dove chi registra parla furbescamente perché sa di registrare”,questo sarebbe vero se fosse stata la prima telefonata e non una serie come dichiarato dalla Laing,certo a questo punto è difficile da dimostrare;se dovessi andare”a pelle” dalla e la boria che traspare da Bartoli nella telefonata,che non sapeva di essere registrato e quindi naturale,mi sentirei di credere alla Laing,ma come ho detto è una mia sensazione e non necessariamente la realtà.

A questo punto Simona Laing non diffonde la telefonata(di cui però parla perché essendo una delle due parti in causa ne può parlare)e la manda al segretario regionale del Pd, Dario Parrini, e al presidente della commissione di garanzia Agostino Fragai.

Ma nessuno si fa sentire con la Laing,ma incomincia ad occuparsene il Fatto Quotidiano e la cosa esce dai confini provinciali,che chiede ai diretti interessati e Fragai dichiara:“Dal punto di vista formale non è un ricorso, quindi non sarà neppure discussa, essendo registrata all’insaputa dell’interlocutore.Io però l’ho ascoltata cercando qualcosa che ha un rilievo penale: ha avuto toni non condivisibili ma non contiene minacce. Se la Laing diffondesse la telefonata per intero emergerebbe che non c’è assolutamente niente di rilevante”,quindi non essendoci nulla di rilevante dal punto di vista penale,non c'è nessun problema?su questo mi permetterei di dissentire,forse non c'è la questione penale,ma quella morale sì!Bartoli in seguito ha dichiarato:Capisco poco le vendette nei miei confronti quando il 95% della direzione ha votato la composizione della lista. Ci avevo visto molto bene a non voler sostenere quella candidatura”,bè questa tesi regge solo con la”cognizione del poi”,perchè la telefonata è stata fatta prima, quando si credeva che la candidatura della Laing potesse creare problemi;in seconda battuta,se il gruppo dirigenziale comincia a premere ci sono moltissimi sistemi per portare tantissima gente a votare contro una persona,non sono nuovo a questi giochetti della politica,quindi mi sento di dissentire anche su quest'ultimo aspetto.

Poi la telefonata è stata resa pubblica,ma chi è stato?Allora erano in possesso del file,Simona Laing,il Fatto Quotidiano e la direzione del PD, chi di questi aveva più interesse a divulgarla?

La prima che viene da pensare è Simona Laing,ne aveva l'interesse,ha dichiarato di non averlo fatto e avendola incontrata,sinceramente non mi pare il tipo ma non si può mai dire,insomma possibile però se devo basarmi sul mio istinto direi altamente improbabile.

Poi c'è il Fatto Quotidiano,ma ritenendolo il giornale più serio che c'è al momento in Italia,lo escluderei totalmente;aveva anche dichiarato di aver chiesto alla Laing il permesso,ma questa non l'aveva dato;anche qui la conclusione è non impossibile,ma al 99% non è stato.

Infine c'è il PD,impossibile diranno molti,ma vorrei fare una ipotesi che voglio condividere con voi.Allora il caso Laing era scoppiato,ormai aveva assunto contorni nazionali e anche senza la telefonata pubblicata il genio era fuori dalla bottiglia,cosa si poteva fare?un ottima soluzione sarebbe stata pubblicare la telefonata!Mi spiego,con la telefonata divulgata si poteva ottenere due differenti risultati:quelli che sono a favore della Laing,avrebbero avuto un cattivo da attaccare Roberto Bartoli,e anche quelli che invece tifano per quest'ultimo,si scaglieranno contro la presidente di Farm.Com.s.p.a.,credendo che per”vendetta” avesse reso di dominio pubblico la registrazione.

In questo piano lo stesso Bartoli ne potrebbe essere all'oscuro,il tutto organizzato da qualcuno che sa il fatto suo.Ed in questo modo a seconda di come si evolverebbero le cose avremmo comunque un”cattivo” da dare in mano all'opinione pubblica.

Questa mia ipotesi è fantapolitica?forse...i deliri di un bischero quale sono io?probabile...la rabbia di un bastiancontrario?ci stà anche questo,comunque rimane uno scenario più che realistico,anche se non necessariamente vero,c'è da dire che il”renzismo ci ha bituati a questi giochetti”.

Certo ha questo punto è difficile dire chi ha aperto il vaso di Pandora, divulgando la telefonata,anche perché sono convinto che non ci sia interesse a scoprirlo;però visto che ormai è aperto invece di ripetere che è cosa grave aver resa pubblica la telefonata(per altro cosa vera)ecc... ecc.. ci si potrebbe concentrare sul”contenuto”della telefonata e su quanto successo?che in tutta la vicenda mi pare la cosa decisamente più grave.


Distinti saluti
Marco Poli

marcopoli76@gmail.com cell.334/9069101


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