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sabato 25 aprile 2015

Quel gruppo Facebook... esiste sempre? Di Francesco Saisi . (clicca qui)

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Nel gennaio 2013, chi scrive, a seguito di una manifestazione sindacale di protesta contro il previsto ridimensionamento dell'organico di una nota azienda locale, decise di creare un gruppo su Facebook, con l'intento di dar voce ai dipendenti che stavano rischiando, e rischiano ancora oggi visto l'andamento altalenante dell'azienda, il posto di lavoro. Il gruppo in pochi giorni arrivò a contare più di 4.000 iscritti, alcuni di loro si scambiavano opinioni, a volte in modo pacifico altre in modo molto più pittoresco, ma sempre nel pieno rispetto anche di idee non condivise, mentre altri se ne stavano comodamente seduti a leggere ciò che stava succedendo senza mai intervenire. Passarono i mesi tra scioperi, accordi o presunti tali, che veri o pilotati che fossero, videro l'approvazione, da parte di un referendum tra i dipendenti, di quello che da molti venne definito un accordo di sopravvivenza.
Anche la politica, visto il periodo pre elettorale, provò a mettere lo zampino nelle conversazioni, ma non ebbe la vita facile visto la natura apolitica di chi amministrava, all'epoca, il gruppo. Purtroppo, o per fortuna a seconda dei punti di vista, chi scriveva in modo assiduo in quel periodo tende a non avere peli sulla lingua e questa sua caratteristica lo portò spesso allo scontro verbale con chi cercava, a suo modo, di difendere i lavoratori, finché, sempre a causa di scontri, gli venne consigliato di farsi da parte e lui, anche se a malincuore dovette accettare; persone intelligenti capirono subito il motivo del suo abbandono, altri lo criticarono aspramente e sicuramente continuano a farlo, forse sentendosi traditi dal suo improvviso dietro front. 
Oggi, dopo un lungo periodo, ho provato a vedere se il gruppo esiste sempre, purtroppo l'unica cosa che ho potuto notare è che lo spirito e l'intento che c'era all'inizio non ci sono più; la maggior parte delle pubblicazioni sono post spazzatura che hanno preso il posto di quelli che un tempo, criticati o meno, trattavano argomenti inerenti l'andamento dell'azienda, ma la cosa che più mi preoccupa è che siamo sempre in balia delle onde e della luce in fondo al tunnel ancora non vi è traccia. La domanda che spesso mi pongo è: "che fine hanno fatto quelli che dovrebbero difendere i diritti dei dipendenti a cui io, in quei giorni, davo così tanto fastidio con le mie critiche?" Spesso li paragono ai politici che, una volta seduti sulla poltrona, si dimenticano dei loro buoni propositi sbandierati in campagna elettorale.

Francesco Saisi.
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