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CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO A LUCCA 07/07/2015: GESTIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL SAN LUCA
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si è da poco concluso il consiglio comunale richiesto da 7 consiglieri comunali affinchè il sindaco tambellini riferisse in aula "sul problema della gestione economica e finanziaria dell'Ospedale".
Il sindaco Tambellini ha esordito con una sorta di elogio alla nuova struttura e a tutto ciò che questo comporta ricordandosi, tra se e se, forse fin troppo bene che di quella stessa struttura lui stesso è artefice grazie al suo voto favorevole quasi imposto dall'allora assessore regionale alla sanità e oggi Governatore Enrico Ross ma soprattutto senza fornire quei dati che dovevano essere presentati, analizzati e discussi in aula.
Trai consiglieri ricordiamo l'intervento di Pietro Fazzi, sindaco ai tempi del fatidico sì al San Luca e, come lui dice, mai pentito di tale scelta; l'ex sindaco si perde nei meandri di ricordi e articoli, dichiarazioni e passaggi burocratico/amministrativi che non aggiungono niente di sostanziale alla discussione in aula anche perchè, verrebbe da dire a Fazzi che ribatte a Tambellini, "cencio dice a straccio".
L'intervento del Consigliere del M5S Giorgi è forse quello più concreto e organico nonchè, vista la professione del consigliere, anche il più ferrato in materia. L'intervento della Giorgi spazia da un'analisi dei costi che dichiara essere di fatto raddoppiati passando dagli iniziali 84 milioni di euro ai 160 milioni finali con l'impatto della finanza di progetto che passa da 20 a 48 milioni di euro senza l'ausilio di finanziamenti europei o dello stato che si è reso disponibile solo per l'accensione di mutui a tasso agevolato.
La Giorgi fa inoltre il conteggio dei finanziamenti persi col nuovo ospedale come i 13 milioni che lo stato aveva messo a disposizione per la ristrutturazione dell'edificio "B" datato 1932 oppure per tutte quelle spese di progettazione e ammodernamento che di fatto sono stati soldi gettati via, soldi dei cittadini tolti alla salute pubblica aggiungo io!
La Giorgi si sofferma inoltre suglia aspetti tecnici indicando e criticando la gestione della struttura, il numero di posti letto e elogiando gli operatori del pronto soccorso che operano in situazioni difficili e anche su questo non posso che concordare in pieno
Il conteggio del costo della finanza di progetto secondo la Giorgi ammonta a 119 milioni di euro più gli interessi che il concessionario si fa rimborsare sulle linee di credito aperte per finanziare il progetto spalmati nei 20 anni previsti dal contratto.
La parte che secondo me è più interessante è il riferimento che la Giorgi fa all'art. 132 del codice degli appalti (vedi link http://www.codiceappalti.it/Art._132._Varianti_in_corso_d_opera.htm ) che secondo la Giorgi prevederebbe la risoluzione del contratto nel caso in cui le varianti in corso d'opera superino 1/5 del valore dell'appalto: tutto vero ma incompleto perchè questa opzione fa riferimento a un caso specifico che, ritengo, non sia applicabile al San Luca.
Concordo invece sugli aspetti che riguardano i problemi idrogeologici, acustici e alla totale assenza del "rischio impresa" poichè il concessionario ha finanziato il progetto con linee di credito e non con denaro proprio e la garanzia di dette linee di credito è l'edificio del San Luca non altro.
Il consigliere Lenzi invita il sindaco a ripresentarsi in consiglio con i dati ufficiali dell'azienda visto che quelli forniti dalla stessa sono generici e non permettono alcuna analisi che, fortunatamente è resa possibile dai documenti forniti dal consigliere Roberta Bianchi.
Il consigliere mura ha messo invece l'accento su due aspetti fondamentali di cui uno poco conosciuto: eliporto e minimi garantiti. L'eliporto, essendo in capitolato, deve essere realizzato in modo utilizzabile senza indugi mentre i minimi garantiti che lo ricordiamo sono gli introiti minimi che il concessionario deve ricavare da ogni servizio a lui affidato devono costituire un traguardo minimo da raggiungere perchè sopra di esso i costi dei servizi si abbattono in modo enorme divenendo molto competitivi o migliori rispetto a quelli in altre strutture.
Sull'eliporto Mura aggiunge un dettaglio importante e forse determinante nel capire il problema: gli elicotteri in uso quando l'ospedale è stato progettato necessitavano di un cono di atterraggio minore rispetto a quelli utilizzati ora.
Ci viene da pensare quindi che come spesso accade ognuno abbia guardato al suo orticello senza dialogare con altri enti/istituzioni/aziende e noi cittadini ne paghiamo le conseguenze e i disservizi... perchè in Italia colpa di molti diventa colpa di nessuno...
Stasera, ancora una volta, si è visto l'interesse bipartisan sul nuovo ospedale, un interesse che oggi chiameremo non a torto del "nazareno" e nel frattempo la sanità viene smantellata mentre Rossi ci dice che va tutto bene, mentre si spendono soldi per lavori di ristrutturazione di ospedali che il decreto 70 del ministero della salute e prima ancora la conferenza stato-regioni del 2010, prestazioni minime alla mano, dichiarano che debbono essere chiusi ma restano aperti chissà per quale motivo... e noi dobbiamo ascoltare Tambellini che incolpa Fazzi e Favilla, Fazzi che ribatte ma intanto il danno è fatto... peccato non poter vedere partecipare al dibattito l'On. Matteoli e il Governatore Rossi protagonisti assoluti di quella scellerata scelta del San Luca a San Filippo... e noi paghiamo attraverso le nostre tasse e i minori servizi erogati dalla sanità... ma a loro tanto che cosa importa?
Simone Togneri
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