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lunedì 20 luglio 2015

ACQUA, LUCE E GAS: BOLLETTE IMPAZZITE SOTTO LA LENTE DELL'ANTITRUST

Dopo che sono passati anni in cui i consumatori hanno presentato migliaia di reclami anche attraverso le associazioni di categoria finalmente l'antitrust ha deciso di aprire un'inchiesta sulle così dette "bollette pazze" inviate dai principali fornitori di servizi ai titolari di utenze.
Nel mirino dell'Autority sono finiti i colossi del settore come Enel, Edison ed Eni sia per il mercato libero dell'energia (Enel energia) sia per quello di maggior tutela (ESE) e anche operatori del settore idrico come Acea.
L'attenzione del garante della concorrenza e del mercato è andata sulle modalità di fatturazione sospettate di "mancata trasparenza" e le presunte violazioni del codice del consumatore.
Ci si può sbizzarrire tra bollette emesse su consumi presunti, mancata presa in considerazione delle autoletture, fatture a conguaglio di importi elevati anche a seguito di controlli pluriennali, mancata registrazione dei pagamenti degli utenti con conseguente messa in mora o distacco dell'utenza domestica, 
Federconsumatori e adusbef, che a oggi possono contare su 500 mila reclami, definiscono "disdicevoli" questi comportamenti. Questa situazione ha portato il garante a muoversi avviando 4 procedimenti istruttori nei confronti dei principali trader disponendo anche ispezioni nelle sedi delle società interessate.
Attendiamo fiduciosi che giustizia sia fatta e che sia messa la parola fine sull'arroganza dei fornitori di servizi che spesso, troppo spesso più che al corretto o non corretto badano a quale comportamento sia più vantaggioso a livello di fatturato. Infatti non di rado capita che intanto si facciano "forzature" e poi eventualmente chi protesta verrà accontentato ovvero verrà trattato come dovrebbe mentre gli altri, spesso ignari, subiscono in silenzio...


Simone Togneri

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