ulivi

ulivi
BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

domenica 19 luglio 2015

CLANDESTINO METTE IL PANICO A LUCCA: FATTI E ANALISI di Simone Togneri

Nella nostra amata città di Lucca, che sino a venti anni fa era ai primi posti per vivibilità, giocandosi il primato con Parma, Trento e Bolzano se non ricordo male, oggi da questo punto di vista piange anzi rimpiange quei giorni. Se una persona qualsiasi fosse stata ibernato venti anni fa e fosse risvegliata oggi penserebbe di essere in una copia di Lucca perché questa intensità di delinquenza proprio non la si poteva immaginare; la si vedeva solo nei TG nazionali quando si parlava delle grandi città magari nemmeno italiane!!!
In vece oggi eccomi qui a commentare un fatto di cronaca, un bruttissimo fatto di cronaca, accaduto ieri in un supermercato di San Concordio frequentatissimo da italiani e stranieri, residenti e turisti, donne, bambini, single... insomma persone d'ogni genere che tranquillamente ogni giorno, sette giorni su sette, vanno a fare la spesa.
E' inquietante pensare che io o uno di voi lettori poteva essere li, in quel momento, e vivere la paura, l'insicurezza, il passare incessante di mille pensieri che riportano ad attentati, a cellule dormienti jihadiste, al fatto che magari potevamo semplicemente fare la spesa in un altro momento. Mi sembra di vederle quelle persone inermi che prima forse assistono incuriosite alla rissa tra il clandestino e la guardia giurata e poi vedono l'immigrato brandire la pistola e iniziare a minacciare in arabo o in un italiano magari stentato e allora tutti giù a nascondersi dietro una cassa o nei corridoi del supermercato con confezioni di biscotti, patatine, latte o altro che cadono spostate dai clienti impauriti... oppure altri che con un briciolo di sangue freddo si spostano verso la porta del magazzino e cercano di allontanarsi dal retro dando l'allarme... 
Ecco io mi immagino questa scena immedesimandomi nei clienti, inermi, dell'Esselunga di San Concordio... 
E poi, per le strade li intorno, il panico che magari si diffonde, con persone che scappano lasciandosi dietro magari oggetti che poi torneranno a cercare e le volanti della polizia a sirene spiegate che arrivano di li a poco e che, fortunatamente senza feriti o peggio ancora vittime, bloccano e disarmano l'immigrato...
Così ve la voglio raccontare questa notizia, dal punto di vista, immaginato, di chi ha subito questa situazione, di chi, cittadino comune ha magari paura di tornare in quel supermercato e preferisce andare altrove o mandare altri.
Ovviamente questo fatto non poteva e non può essere considerato solo il gesto di un disperato o squilibrato che sia ma va considerato, a mio modesto parere, come uno dei tanti simtomi di una malattia più profonda e che richiede immediate cure: l'annichilimento del nostro tessuto sociale con perdita di identità, di coesione, di senso di appartenenza.
Questo immigrato, risultato poi essere in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari, gridava "vi ammazzo tutti" "italiani di merda" ecco allora che mi domando se e perché si debba dare ospitalità a chi non rispetta il nostro paese, quel paese che non solo lo ha evidentemente salvato da mali molto peggiori ma che bene o male gli consente di sopravvivere.
Io questo nigeriano di 23 anni l'ho visto, probabilmente più di una volta e probabilmente anche molti di voi perché era solito chiedere l'elemosina davanti al Brico nei pressi dell'Esselunga San Concordio, un tipo apparentemente tranquillo, spesso sin troppo insistente nel chiedere l'elemosina, spesso, per la mia esperienza, con atteggiamenti che se fossi stato una donna mi avrebbero preoccupato... si perché la violenza non è solo fisica ma anche psicologica e certe "pressioni", "insistenze", certi "seguire sin nei pressi dell'autovettura" sono molesti e fanno preoccupare anche se non fatti con cattive intenzioni e questo, credo, andrebbe insegnato a queste persone.
Questo di Lucca non è il primo caso, non sarà l'ultimo ma fortunatamente è finito bene: solo tanta paura!!!
Cosa fare? beh io sono per la tolleranza zero soprattutto in questi anni in cui l'escalation di insicurezza ha aggredito e forse vinto i cittadini onesti di ogni religione, etnia e nazionalità...
Tolleranza zero, chi sbaglia può tornare da dove è venuto e se è venuto dalla guerra beh doveva pensarci prima perché come ho già scritto in passato, vengo da una famiglia che durante l'ultimo conflitto mondiale ha ospitato gli sfollati del fronte e questi lavoravano non oziavano, mangiavano quel che passava il convento senza obiettare e soprattutto erano riconoscenti e lo sono stati per tutta la vita... altro spessore, altra umanità, altra civiltà quella dei pastori e dei contadini...
E allora via questo nigeriano, se ne torni in Niger e se laggiù verrà ammazzato la responsabilità non è nostra ma sua che ha buttato l'occasione di stare in un paese civile che lo ha accolto: questa è la vera responsabilità!!!
E come lui tutti gli altri, coloro i quali arrivano e non vogliono dichiarare le loro generalità, coloro che oziano in giro, che rifiutano il cibo che viene loro donato, che rifiutano un alloggio perché non c'è la tv, coloro i quali arrivano con smartphone ultimo modello che nemmeno tutti gli italiani possono permettersi, coloro i quali non rispettano il paese che li sta ospitando con le sue leggi, le sue tradizioni e le sue usanze... a tutte queste persone io dico che possono tornare da dove sono venuti senza se e senza ma... e gli altri? 
Chi arricchisce questo paese, chi cerca rifugio rispettando il nostro paese ed avendone riconoscenza è il benvenuto ieri, oggi e domani perché noi siamo un popolo di gente brava, civile e accogliente ma come si dice a Lucca "tre volte bravo vuol dire bischero" e noi, di certo, non vogliamo essere dei bischeri ma persone oneste e di buon senso...

Simone Togneri

Nessun commento:

Posta un commento