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LETTORI SINGOLI

mercoledì 15 luglio 2015

ROMA, SI DIMETTE IL VICE SINDACO LUIGI NIERI. di A.M.D. leggi: (clicca qui)

QUANTO POTRA' REGGERE ANCORA MARINO ???
E QUANTO COSTA ALLA CITTA' ETERNA IL NON TORNARE ALLE URNE ???
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Il vicesindaco Luigi Nieri lascia il Campidoglio. Con una lettera riportata sul suo sito ha fatto sapere di aver consegnato le sue irrevocabili dimissioni dalla carica:
"Il mio passo indietro, che nessuno mi ha chiesto di fare, ha alla base le stesse ragioni: l'amore per Roma e la convinzione che l'amministrazione Marino vada difesa a tutti i costi - scrive - Proprio per questo non posso più tollerare che la mia persona sia usata, in maniera volgare e oscena, come strumento per attaccare Roma e un'amministrazione che ha fatto battaglie di cui la sinistra italiana può andare fiera".

Nieri, fa notare di non essere mai stato indagato per Mafia Capitale nonostante il suo nome spunti nelle intercettazioni e nella relazione dei commissari prefettizi per i rapporti con il ras delle coop Savatore Buzzi, spiega così la sua scelta:
"Se avessi pensato soltanto a me avrei continuato senza farmi scalfire da nulla. Ho le spalle larghe. Ma ormai è evidente che certi poteri, certe realtà che hanno sempre avuto interessi sulla città, condizionandone le scelte, poteri che io ho incessantemente combattuto, sin da ragazzo, hanno fatto di me il bersaglio perenne di attacchi che non si sono limitati a colpire la mia persona ma si sono spinti oltre per tentare di inquinare l'immagine dell'intera amministrazione di Roma e anche quella del mio partito, Sel, mai coinvolto in alcuna inchiesta giudiziaria. Il tritacarne mediatico vomita ogni giorno articoli, riportando intercettazioni riciclate da oltre 6 mesi, sbattute sulle prime pagine di quotidiani nazionali e caricate dalla superficialità di titoli che cercano di far passare per nuove cose vecchie di totale irrilevanza penale e giudiziaria. Tutto per tentare di destabilizzare l'amministrazione Marino, per metterla all'angolo. Perché questa amministrazione dà fastidio, ha rotto troppi equilibri e va resa ogni giorno più fragile per far sì che tutto cambi affinché nulla cambi".

"Io non ci sto , lascio per impraticabilità di campo, perché non intendo prestarmi neanche per un giorno di più a questo gioco al massacro. Con il mio passo indietro confermo la mia più grande fiducia e stima nei confronti del mio sindaco, di Ignazio Marino, che credo e spero possa continuare le battaglie politiche di sinistra che questa città merita e che io esigo per Roma".

Roma perde così il suo numero due. Quelle di Nieri , seguono altre dimissioni eccellenti: la prima del segretario generale del Campidoglio Liborio Iudicello, poi del collaboratore di Marino Mattia Stella. Senza contare, l'abbandono dell'assessore Daniele Ozzimo, del presidente dell'assemblea capitolina Mirko Coratti e di diversi consiglieri finiti in manette per l'inchiesta di Mafia Capitale, oltre all'annunciato ritiro dell'assessore ai Trasporti Guido Improta. Marino ora dovrà per forza fare i conti con un rimpasto del suo esecutivo ed aprire la 'fase 2', mettendo mano alla squadra di assessori e alla poltrona a lui più vicina. Al primo cittadino Nieri dice, nella lettera d'addio:
"Mi auguro che le battaglie che non ho potuto concludere siano portate avanti e vinte da chi mi sostituirà. Sono certo che il sindaco saprà scegliere il meglio per la nostra città, per i nostri dipendenti, per tutte le romane e i romani".

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