Premetto
che io di arte non capisco o meglio non ho la presunzione che il mio
giudizio sia quello “assoluto”, quindi tutto quello che andrò a
scrivere và preso per quel che è, una pura esternazione personale.
Un
ulteriore premessa da fare è che è ho diversi trascorsi con
artisti, specialmente designer e grafici, in ambito lavorativo, con
alcuni ci sono andato d'accordo, con alcuni ci litigavo, una
addirittura la corteggiavo. Gli scontri più che altro
avvenivano, perché lavorando in una ditta di complementi d'arredo di
lusso, lo scontro praticità/arte era all'ordine del giorno e per
quanto possa capire il sentimento di un artista se ti metti a fare
cose in serie devi scendere a compromessi con la praticità di
realizzazione e quella di uso.
A
questo punto sono andato finalmente all'osservatorio astronomico di
Gavinana e la prima tirata di orecchie al comune,la devo fare per la
strada,che per coerenza col resto delle strade di San Marcello fa
schifo,per intendersi in dei punti è quasi un percorso da
fuoristrada;è risaputo che per andare a osservare le stelle bisogna
andare fuori dalla città preferibilmente in montagna, percorrendo
terreni impervi,ma questo quando lo si fa amatorialmente con un
telescopio portatile,quando si và ad un osservatorio sarebbe bene
avere la strada,almeno asfaltata decentemente sopratutto se si vuole
sviluppare turismo.
Una
volta arrivato lì devo dire che sono rimasto interdetto,e mi ripeto
sarò che non capisco l'arte moderna,ma a me questa opera,concepita
dall’artista pistoiese Andrea Dami,nel
cosiddetto parco delle stelle mi pare
degli stecchi secchi con sopra stelle o simila.
Ripeto
sarò io che non capisco,ma proprio non mi riesce di capire questa
opera e probabilmente la gente la capirà più di me,ma non ci vedo
questa gran valorizzazione e comunque più che su qualcosa di
incomprensibile ai più,avrei fatto delle altre cose più pratiche e
più gradite nell'immediato.
Superato
l'impatto di questa”opera”volgo lo sguardo al resto del
parco,quello che i primi di maggio fu seminato dai migranti,volontari
e associazioni varie su indicazione di un botanico indicato dal
comune e di cui il sindaco Cormio si vanta di averci
lavorato,nonostante più testimonianze dicano che si sia fatta solo
una foto con la zappa in mano.Si lo so che questa è roba da sindaco
di New York,ma la modestia non è nelle corde di questa donna e
comunque un risultato dal mio punto di vista l'ha ottenuto,mi ha
tolto anche la voglia di mandarla a zappare la terra e visti i
risultati direi anche che sia un bene.
Infatti
di piante e fiori non vi è traccia e neanche di quell'erba che si è
piantata, ma solo della classica erbaccia che sarebbe cresciuta
comunque come tutti gli anni,magari sarebbe bello anche andare a
tagliarla,anche se effettivamente farlo sciuperebbe l'armonia con il
resto del comune.
L'osservatorio
astronomico di Gavinana è un piccolo gioiello del nostro
territorio,rinato grazie sopratutto grazie al gruppo degli astrofili
della montagna pistoiese e anche a onor del vero di un certo impegno
da parte di tutti i comuni, che deve essere valorizzato,ma ad onor
del vero mi sembra che sia l'occasione più per fare propaganda
politica che altro.
Onor
del merito all'opera di Dami,che ripeto non capisco,ma forse sarebbe
stato meglio partire dalla sistemazione della strada e di una
miglior”semina”del parco circostante anche per non sprecare il
lavoro dei volontari a cui come al solito vanno i miei
complimenti,anche perché se non avessimo almeno loro,con questi
amministratori staremmo freschi!
Distinti Saluti
Marco Poli
marcopoli76@gmail.com 3349069101
Nessun commento:
Posta un commento