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mercoledì 28 febbraio 2018

INTERVISTA AL CANDIDATO DI NOI CON L'ITALIA PER LA CAMERA DEI DEPUTATI FRANCESCO PIFFERI

Intervistato da Andreotti Roberto.

1) Ci spieghi il perchè di questa scelta di campo con il centrodestra?
Credo molto nella riflessione del Presidente Pertini che, interpellato sul significato del valore della coerenza,rispose:"coerenza è comportarsi come si è è non come si è deciso di essere". Nella mia esperienza politico-amministritativa ho sempre cercato di comportarmi come sono realmente:un moderato,che si è formato nel solco della tradizione del cattolicesimo democratico e liberale e sugli scritti di De Gasperi,Gobetti e Rosselli;e che in vita sua ha avuto solo due tessere di partito,quelle di Rinnovamento Italiano e della Margherita,che ne ha ricevuto il testimone. Non riconoscendomi nell'esperienza del Partito Democratico, soprattutto dell'ultimo periodo,ho deciso che i valori e gli ideali nei quali credo fossero meglio rappresentati,in questo momento storico,da una forza moderata quale Noi con l'Italia-Udc.

2) In breve cosa si prefigge di fare per la sua terra, la Garfagnana?  
La Garfagnana ha una grande storia di cultura, dignità, coraggio:la sua gente,nei secoli,ha dovuto sempre affrontare un sacrificio maggiore rispetto a chi abitava altre terre, economicamente più forti. Ma ha in sè grandi energie e ricchezze,umane e naturali,che devono solo essere valorizzate compiutamente. La priorità in questo momento è il lavoro,ma parimenti importanti sono i servizi pubblici e sociali,quali sanità, scuola e sistema della mobilità,sia viaria ,che ferroviaria,che soli possono consentire alla nostra gente non solo di resistere in montagna,ma anche di imboccare finalmente la strada della rinascita.

3) Il suo collegio è molto esteso pensa di essere un riferimento per tutte le criticità che potranno essere presenti sul territorio da Pontremoli a Prato?
Questa pessima legge elettorale,tra le tante criticità presenta anche quella di collegi troppo vasti ed eterogenei,sia alla Camera,che al Senato. Se eletto, cercherò di rappresentare tutte le istanze dei vari territori, concentrandomi inevitabilmente di più sulla realtà della mia provincia.

4) Ha intenzione di aprire una segreteria territoriale per continuare ad avere un filo diretto con i cittadini?  
Certamente,se eletto, organizzerò una segreteria territoriale. Ma anche in caso contrario, cercherò di consolidare, insieme ai molti amici che si riconoscono in questo stesso progetto,un coordinamento politico stabile,in grado di continuare quanto fatto in campagna elettorale,in un rapporto costante con i cittadini.

5) Lei è sindaco di un piccolo comune montano, se eletto ha intenzione comunque di portare a termine il suo mandato? 
Il mio mandato scadrà tra poco più di un anno e,in piena sintonia con i miei consiglieri,lo porteremo a termine,anche per completare i molti progetti iniziati o in cantiere.

6) Una domanda scomoda... nell'ultima legislatura abbiamo visto tanti cambi di casacca ed intrallazzi, pensa che sosterra il centrodestra fino alla fine?
La nostra Costituzione, all'art. 67,per garantire l'autonomia e l'indipendenza del parlamentare,ha inserito la frase inequivocabile "senza vincolo di mandato". Ritengo, tuttavia,che se la coalizione rispetterà il programma che ha sottoscritto con gli elettori,si debba rimanere fedeli e coerenti con essa e non dar vita agli "squallidi balletti" delle ultime legislature,che non poco hanno contribuito ad allontanare i cittadini dalla politica.

7) Perchè è utile votare centrodestra nella nostra valle del Serchio?
Perché in democrazia non è utile,ma assolutamente essenziale sottrarsi alla omologazione, culturale prima ancora che politica:il pensiero unico non è positivo per nessuno,neppure per chi ne è il depositario.

8) Come vede le possibilità di essere eletto?  
Le possibilità ci sono,ma dipendono chiaramente non solo da me e dal risultato che riusciremo a fare in questo collegio,ma anche da quello che il partito otterrà a livello nazionale e regionale. Comunque,ce la metterò tutta,non lasciando niente di intentato, perché,come ho detto,in ogni caso il mondo non finisce il 4 marzo ed il progetto politico che sto cercando di realizzare insieme a tanti amici ha certamente una grande potenzialità espansiva, perché fortemente radicato nella storia e nella cultura della nostra provincia.

Infine faccia un appello al voto a quanti la leggeranno.
L'appello finale è contenuto nello slogan che ho utilizzato in questa campagna elettorale:credo nella mia terra,nella mia gente e nella voglia di ricostruire insieme un presente ed un futuro. Non credo,invece,nelle facili promesse,ma garantisco il massimo impegno di cui sono capace per assicurare il diritto ad un lavoro stabile, sicuro,dignitoso;ad una scuola di qualità,nella quale si decide veramente il livello di civiltà di un popolo;e ad una sanità efficiente,vicina ai bisogni dei cittadini e ricca di umanità per chi soffre. Insieme ce la possiamo fare!

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