Camaiore è diventata un continuo cantiere, il 2017 è l'anno durante il quale il mandato del sindaco Del Dotto termina e durante il quale lo stesso ha da riacquistare un po' di popolarità per la sua corsa verso la seconda legislatura che, siamo sicuri, sarà fermata dai camaioresi. Nel 2017 dunque l'amministrazione comunale ha dato il via a una lunga serie di lavori pubblici sulle strade del territorio (peraltro fatti male), viene da chiedersi perché dall'insediamento di Del Dotto nel 2012 ai giorni nostri la manutenzione stradale non sia stata fatta. Gli interventi effettuati dal Comune sono stati programmati in fretta e furia, proprio con una prospettiva elettorale, e senza tenere conto dell'impatto sulla quotidianità di cittadini e lavoratori che spesso si ritrovano in coda agli ingressi della città e sulle arterie principali del territorio camaiorese. L'ultimo esempio è la via Italica che, per un paio di settimane, è interessata dalla riasfaltatura del manto stradale con sensi unici alternati che provocano disagi nelle ore di punta. Insomma, un caos sul quale non possiamo soprassedere non essendo Camaiore una città dove dovrebbero verificarsi ingorghi che ricordano Roma o Milano. I lavori vanno eseguiti costantemente e programmati in maniera razionale, cercando di limitare al massimo i disagi per l'utenza, non vanno fatti solo per accaparrarsi qualche voto dai residenti (anche perché in questo caso probabilmente sortiranno l'effetto boomerang).
È proprio da una programmazione seria che Fratelli d'Italia, all'interno della coalizione di centro-destra a sostegno del candidato sindaco Giampaolo Bertola, vuole ripartire: stiamo lavorando su progetti concreti quali la riapertura di piazza XXIX maggio (la cui chiusura ad opera dell'amministrazione in carica ha messo in ginocchio i commercianti e, anche in questo caso, la circolazione). Coloro che hanno un'attività sono una delle risorse fondamentali per un Comune e devono essere aiutati non ostacolati. Fratelli d'Italia sta lavorando anche per facilitare la vita agli esercenti, ad esempio, proponiamo che i ristoratori che intendono posizionare un gazebo e dei posti a sedere all'esterno del proprio locale non debbano pagare il suolo pubblico per i primi 2 anni, che il terzo anno lo paghino al 50% e dal quarto anno inizino a pagare la tariffa piena.
Fabrizio Pellegrini
membro del direttivo provinciale di Fratelli d'Italia
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