FRATELLI D'ITALIA: "IL SINDACO NON CONCEDA IL FORO BOARIO A CHI INSEGNA LA CULTURA DELLA VIOLENZA E DEL NON RISPETTO DELLE LEGGI"
"Sono gli stessi che si sono resi protagonisti della manifestazione contro il G7 durante la quale si sono verificati disordini che fortunatamente non si sono conclusi in tragedia, sono legati ad una pubblicazione dal titolo inequivocabile: 'Il Tafferuglio' e portano avanti una cultura di violenza ed illegalità". Il Circolo di Lucca di Fratelli d'Italia chiede che il Comune revochi l'autorizzazione all'utilizzo del Foro Boario ai promotori della manifestazione del 25 aprile 'Aldo dice 26X1'.
"Il programma prevede la partecipazione di esponenti della comunità rom e sinti di Lucca chiamati ad intervenire 'contro il fascismo' e il concerto di tale Banda Popolare dell'Emilia Rossa che su Facebook ha promosso la non partecipazione della comunità ebraica e del PD alla manifestazione dell'Anpi a Roma per il 25 aprile scrivendo: 'Sionisti e servi dei padroni non sono i benvenuti nel giorno della liberazione degli oppressi dagli oppressori', parole che fanno trapelare odio e spregio per la democrazia che si dice in Italia sia stata ripristinata proprio in quella data" sottolinea Fratelli d'Italia.
"Il Sindaco Tambellini e l'assessore Sichi, che non sono nelle simpatie di questi gruppi, dovrebbero ravvisare che questa iniziativa è organizzata per seminare odio e portare avanti una cultura fatta di violenza e spregio delle regole (tra l'altro questi ragazzi domenica saranno a Viareggio per tenere una lectio ai loro compagni su come si sono mossi durante la manifestazione contro il G7) – chiude Fratelli d'Italia – Il Comune non può concedere uno spazio pubblico a chi porta avanti discorsi anti-democratici, usando con leggerezza e strumentalizzando termini come 'fascismo'. Ricordo all'amministrazione che ora che siamo in campagna elettorale ha iniziato a ravvisare la necessità di chiudere il campo rom di via delle Tagliate, un luogo dove in occasione dell'ispezione del nostro consigliere regionale Giovanni Donzelli si sono sentite minacce e offese dirette anche a Tambellini e al popolo italiano".
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