Toscana, Stella (FI) e Casucci (LN): "Incomprensibile bocciatura mozione corsi autodifesa donne"
"Pd e sinistra fanno ideologia, noi vogliamo risolvere problemi concreti"
"Pd e sinistra fanno ideologia, noi vogliamo risolvere problemi concreti"
Firenze, 12 aprile 2017 - "E' grave, e incomprensibile, la bocciatura da parte del Pd e della sinistra della nostra mozione che impegnava la Giunta regionale a promuovere corsi di autodifesa femminile. Ancora una volta hanno prevalso posizioni ideologiche datate, su un tema che invece non ha nulla di ideologico, ma che risponde a una necessità reale in una società in cui i crimini e le violenze contro le donne sono in costante aumento”. Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e il consigliere regionale della Lega Nord, Marco Casucci, commentando la bocciatura in aula della mozione (primo firmatario Stella) che chiedeva di incentivare i corsi di autodifesa femminile.
"Il trend delle violenze sulle donne, sia domestiche che esterne, è costantemente in crescita, e che anche nella nostra regione sono quotidiane le denunce di aggressioni subite da donne - ricordano Stella e Casucci -. La lotta alla criminalità, alle violenze e ai soprusi deve essere, oggi ancor di più, una priorità per chi governa. Per questo chiedevamo, tramite la mozione, un'attenzione particolare per questo tema. Facciamo davvero fatica a capire come il Pd e la sinistra si siano rifiutati di approvare un indirizzo che invece è già stato approvato da Comuni di ogni colore politico, da Milano, a Torino, da Livorno ad Arezzo (in quest'ultimo caso, grazie a una mozione presentata dallo stesso Casucci nelle vesti di consigliere comunale aretino)".
"I corsi di autodifesa femminile possono aiutare in molti casi le donne a difendersi da eventuali aggressori, e indubbiamente accrescono la sensazione di sicurezza e protezione", sottolineano i due consiglieri regionali, che nella mozione chiedevano alla Giunta Regionale Toscana di "aumentare l’attenzione nei confronti del tema delle violenze sulle donne, sia domestiche che esterne, incentivando il sistema di protezione sociale, le politiche di welfare e quelle di sicurezza", e di "attivarsi urgentemente per organizzare e promuovere corsi di autodifesa femminile, programmando in contemporanea relative campagne informative".
"Il trend delle violenze sulle donne, sia domestiche che esterne, è costantemente in crescita, e che anche nella nostra regione sono quotidiane le denunce di aggressioni subite da donne - ricordano Stella e Casucci -. La lotta alla criminalità, alle violenze e ai soprusi deve essere, oggi ancor di più, una priorità per chi governa. Per questo chiedevamo, tramite la mozione, un'attenzione particolare per questo tema. Facciamo davvero fatica a capire come il Pd e la sinistra si siano rifiutati di approvare un indirizzo che invece è già stato approvato da Comuni di ogni colore politico, da Milano, a Torino, da Livorno ad Arezzo (in quest'ultimo caso, grazie a una mozione presentata dallo stesso Casucci nelle vesti di consigliere comunale aretino)".
"I corsi di autodifesa femminile possono aiutare in molti casi le donne a difendersi da eventuali aggressori, e indubbiamente accrescono la sensazione di sicurezza e protezione", sottolineano i due consiglieri regionali, che nella mozione chiedevano alla Giunta Regionale Toscana di "aumentare l’attenzione nei confronti del tema delle violenze sulle donne, sia domestiche che esterne, incentivando il sistema di protezione sociale, le politiche di welfare e quelle di sicurezza", e di "attivarsi urgentemente per organizzare e promuovere corsi di autodifesa femminile, programmando in contemporanea relative campagne informative".
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