Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF | |
TMT ALL'ARCIPELAGO DEGLI ASTRONOMI
Non toccate il sacro monte Manua Kea! Il tribunale hawaiano si pronuncia
contro la costruzione del Thirty Meter Telescope ma gli Stati Uniti hanno
pronto un piano B. Le isole Canarie potrebbero presto ospitare il cantiere
del telescopio gigante americano. Il commento di Emilio Molinari, direttore
del Telescopio Nazionale Galileo dell'INAF a La Palma
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GRAZIE AI DATI DELLO SPETTROGRAFO APOGEE
Uno studio guidato da ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, in
uscita oggi sulla rivista The Astrophysical Journal Letters, conferma il ruolo
fondamentale che le stelle AGB hanno avuto come agenti inquinanti all'interno
degli ammassi globulari
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PREVISTA CON 11 GIORNI DI ANTICIPO
Grazie al "bis" di un'intensa emissione gamma concesso – esattamente nei
modi e nei tempi dettati dalla relatività generale di Einstein – da una lente
gravitazionale, gli scienziati dell'osservatorio MAGIC, fra i quali molti dell'INAF
e dell'INFN, hanno scoperto la sorgente di raggi gamma più distante mai
osservata ad altissime energie
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LO STUDIO SU MNRAS
Una accurata simulazione dell'evoluzione dinamica degli ammassi stellari
nelle galassie nane sferoidali rivela importanti informazioni sulla distribuzione
della materia, compresa quella oscura, all'interno di queste piccole galassie
satelliti della Via Lattea. Lo studio è stato realizzato da due ricercatori
dell'Università La Sapienza di Roma
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NON-CONFERENZA AL POLITECNICO DI MILANO
SpaceUp Milan, convegno non-convenzionale di astronomia, astrofisica,
ingegneria aerospaziale e tematiche connesse allo spazio, approda al Politecnico
di Milano il 5 e 6 novembre. Organizzato da giovani professionisti da tutt'Europa
del settore spazio e della comunicazione scientifica, non ha spettatori
ma solo partecipanti
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RESIDUO DI UNO SCONTRO GALATTICO
«Non abbiamo mai visto nulla di simile in precedenza» dice James Condon
dell'NRAO, primo autore di un nuovo studio che ha scoperto un buco nero
supermassiccio "quasi nudo". A spogliare il buco nero del suo vestito galattico
è stato probabilmente l'incontro con un avversario di taglia maggiore, che gli ha
strappato via il manto stellare. Secondo i ricercatori, entro un miliardo di anni
cesserà ogni attività di formazione stellare, lasciando progressivamente il
buco nero non solo nudo ma anche invisibile. Il commento di Marcello Giroletti (INAF)
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PAOLA SANTINI, DELL'INAF DI ROMA, È UNA DI LORO
Cento donne contro gli stereotipi. Questa l'idea da cui parte il progetto
100esperte.it, un sito che raccoglie cento (per ora) curriculum di altrettante
ricercatrici impegnate in studi nell'ambito della scienza, tecnologia, ingegneria
e matematica. Un'iniziativa dell'Osservatorio di Pavia e dell'associazione di
giornaliste GiULiA
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PARTIRÀ NEL 2018
Gli ingegneri della NASA hanno concluso con successo la prima misurazione
ottica dello specchio primario completamente assemblato del JWST. L'enorme
specchio di 6,5 metri di larghezza è formato da 18 specchi più piccoli, tutti
ricoperti di un sottile strato d'oro
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FATTI DAL SUPERCOMPUTER JUQUEEN
Poche particelle pesanti o moltissime particelle ultraleggere? Fra WIMP e
Axion-like particle, fisici e astrofisici sembrano procedere a tentoni in una
stanza buia. Ma grazie ai supercalcolatori, conti alla mano, forse c'è qualcosa
di concreto su cui lavorare
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DERIVATO DA UNA TECNOLOGIA MILITARE
Si chiama Bili, è una sorta di radar a luce ultravioletta messo a punto al
Goddard Space Flight Center della Nasa e riconosce le molecole organiche
anche a centinaia di metri di distanza. L'obiettivo è sempre lo stesso:
cercare tracce di vita sul Pianeta rosso
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IL CIELO DEL MESE
Più grande e brillante, come mai ci era apparsa negli ultimi decenni: se
volete godervi una Luna piena davvero super, vi basterà alzare gli occhi
al cielo la notte del 14 novembre prossimo. I consigli per osservarla,
insieme agli altri principali fenomeni celesti previsti questo mese
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ESPLOSIONE STELLARE
Le ultime immagini ottenute con lo strumento MUSE, montato sul VLT
(Very Large Telescope) dell'ESO, mostrano la regione R44 all'interno
della Nebulosa Carena, a circa 7500 anni luce da noi. Le stelle massicce
all'interno della zona di formazione stellare stanno lentamente distruggendo
i pilastri di polvere e gas da cui hanno avuto origine
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L'IPOTESI DELL'IMPATTO GIGANTE NON BASTA
Ricercatori dell'Università della California a Davis propongono un nuovo
scenario per spiegare come la Luna abbia raggiunto l'attuale orbita e perché
la sua composizione chimica risulti molto simile a quella del nostro pianeta.
Un unico evento produsse una collisione di più alta energia da cui ebbero
origine la Terra e la Luna. I risultati, pubblicati su Nature, sollevano alcuni
dubbi sulla teoria del grande impatto
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DA MARTEDÌ 1 A VENERDÌ 4 NOVEMBRE
Al via la prima "Pietro Baracchi conference", quattro giorni d'incontri a Perth
fra scienziati italiani e australiani. Fra gli ospiti d'onore, la nipote di Baracchi,
Gilda, produttrice cinematografica. Ne parliamo con Steven Tingay, dell'INAF,
e Oscar Moze, addetto scientifico presso l'Ambasciata d'Italia in Australia
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LE STELLE DI HALLOWEEN, TRA LA LIRA E IL CIGNO
Un campione di rare stelle a rotazione molto rapida, tale da schiacciarle ai poli,
è stato individuato nel corso di una survey condotta con i telescopi spaziali
Kepler e Swift. Fra gli autori dello studio, in uscita il primo novembre su ApJ,
Elena Mason dell'INAF di Trieste
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Gli ultimi video e audio di MEDIA INAF | |
04.11.2016
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04.11.2016
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04.11.2016
"C'è spazio", programma di TV2000 - Puntata 6: A spasso nell'Universo. Con Amedeo Balbi, Marco Tavani, Adriano Fontana e Matteo Murgia
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03.11.2016
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03.11.2016
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31.10.2016
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31.10.2016
Filippo Tognazzo racconta a RAI Cultura lo spettacolo "Starlight" presentato al Festival della Scienza di Genova
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