Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF | |
UNO STUDIO ITALIANO PER UNA NUOVA TECNICA La nuova tecnica si basa su una relazione tra la luminosità di un quasar nelle lunghezze d'onda dei raggi X e degli ultravioletti ed è stata messa a punto da due ricercatori italiani, Guido Risaliti e Elisabeta Russo. Il loro lavoro è stato pubblicato su The Astrophysical Journal. | |
STELLE PER PIANETI ROCCIOSI: INGREDIENTI E DOSI Diciannove elementi per un'altra Terra Anche stelle povere di ferro e silicio possono offrire un ambiente adeguato alla formazione di piccoli pianeti rocciosi come la Terra. Lo suggeriscono i risultati d'uno studio condotto su sette stelle con lo spettrografo HIRES del Keck | |
IL NUOVO OUTFIT DEGLI ASTRONAUTI ESA Moda spaziale: passerella da microgravità Quattro accademie internazionali di Haute Couture lavorano al guardaroba 2.0 degli astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea e guardano al futuro della moda, fra ricadute della ricerca scientifica e wearable technology. Con passerella d'eccezione al Science Museum di Londra | |
LO STUDIO A GUIDA INAF SU MNRAS Supernova con buco nero nella Fenice Un team di ricercatori, molti dei quali dell'INAF, presenta i risultati di un lungo e accurato studio su una supernova esplosa quasi 20 anni fa, ricostruendone in dettaglio la sua evoluzione. Stefano Benetti (INAF): «Potremmo aver osservato per la prima volta la fine di una stella massiccia, altrimenti destinata ad una fine oscura ed anonima. Ora nella zona dell'esplosione ci dovrebbe essere un buco nero avente una massa di circa 7-8 masse solari» | |
OLTRE 6500 LE PERSONE COINVOLTE Grande successo per Light in Astronomy Laboratori aperti, conferenze, spettacoli e osservazioni all'insegna della luce dall'8 al 15 novembre nelle strutture INAF. Hanno partecipato complessivamente più di 6.500 persone - tra le quali numerosissimi studenti - alla settimana "Light in Astronomy" ideata l'Istituto Nazionale di Astrofisica per celebrare l'Anno Internazionale della Luce, nell'ambito del progetto PDIN INAF "From Astronomical light to public enlightment (trough public outreach and education programs)". | |
SRT COMINCIA LE OSSERVAZIONI SCIENTIFICHE. Completata la prima fase di sviluppo del Sardinia Radio Telescope, si apre per la prima volta alla comunità scientifica. E' appena uscita infatti la primissima "Call for proposals" di SRT | |
SCOPERTA DA HUBBLE E SPITZER Quella giovane galassia lontana lontana Si chiama Tayna e si tratta di una galassia giovane esistita 400 milioni di anni dopo il Big Bang. Una scoperta incredibile che è stata ottenuta grazie ad una collaborazione spaziale tra due dei principali telescopi della NASA che ha permesso di individuare, attraverso il fenomeno della lente gravitazionale, l'oggetto più debole mai osservato nell'Universo primordiale. I risultati di questo studio sono riportati su Astrophysical Journal | |
COLPA DELLA CODA MAGNETICA Ecco come il sesto pianeta del Sistema solare ha perso gli ioni d'acqua presenti nella magnetosfera, cioè il plasma intrappolato nello spazio attorno al pianeta dal suo campo magnetico | |
RILEVATI GRAZIE ALL'EVENT HORIZON TELESCOPE Campi magnetici sull'orizzonte degli eventi I buchi neri supermassici situati al centro delle galassie funzionano un po' come dei giganteschi motori che convertono l'energia del materiale che viene da loro "ingurgitato" in intense radiazioni che riescono a coprire la luce delle stelle circostanti. Si ritiene che tali oggetti siano alimentati da campi magnetici e gli scienziati hanno avuto per la prima volta evidenza della loro presenza rilevandoli appena fuori l'orizzonte degli eventi del buco nero che si trova al centro della nostra galassia. Tutto questo grazie all'Event Horizon Telescope. | |
METÀ DEI "GIGANTI" DI KEPLER NON SONO PIANETI Credevo fosse un Giove e invece era una stella Una campagna osservativa, durata cinque anni, condotta con lo spettrografo SOPHIE mostra che, fra i candidati pianeti giganti individuati dalla sonda Kepler della NASA, i falsi positivi sono più della metà. Aldo Bonomo (INAF Torino): "Si tratta perlopiù di stelle binarie a eclisse" | |
CONFERMATI I MODELLI TEORICI Ecco l'anello mancante negli ammassi globulari La scoperta di stelle ricche di alluminio ed evolute in quattro agglomerati stellari nella nostra Galassia contraddice precedenti osservazioni e conferma la correttezza degli attuali modelli di evoluzione stellare. Nel team di ricercatori che ha condotto l'indagine anche due astrofisici dell'INAF | |
C'E' MOLTA ITALIA SPAZIALE IN QUESTO 3 DICEMBRE Da VEGA a Cygnus parlando italiano Il lancio della missione LISA Pathfinder con il vettore VEGA, il cargo Cygnus realizzato a Torino con a bordo una stampante 3D di produzione italiana, destinazione la Stazione Spaziale Internazionale. Per il presidente dell'ASI, Roberto Battiston, «Oggi è una grande giornata per lo spazio italiano!» | |
DALLE OSSERVAZIONI DI COROT E KEPLER Come ti studio la variabilità stellare Una serie di osservazioni realizzate dai satelliti CoRot e Kepler suggerisce che due casi mettono in discussione l'attendibilità di uno strumento che viene comunemente utilizzato per gli studi sulle pulsazioni stellari. I risultati, riportati su Astronomy & Astrophysics, implicano che sarà necessaria una revisione dei metodi di analisi dei dati | |
ANALISI DEI DATI D'ARCHIVIO GBT Nuova luce sui Fast Radio Burst Sfruttando oltre 650 ore di dati d'archivio del Green Bank Telescope e un nuovo software di analisi sistematica, un team di astronomi ha potuto osservare con un dettaglio senza precedenti il segnale di un Fast Radio Burst. I risultati indicano che l'esplosione da cui ha avuto origine è avvenuta in una regione di spazio fortemente magnetizzata al di fuori della nostra galassia | |
LE MIGLIORI SIMULAZIONI MAI REALIZZATE Nel cuore freddo degli ammassi di galassie Nuove simulazioni, ottenute da un team di ricercatori in gran parte composto da astrofisici dell'INAF di Trieste, riescono a modellare ciò che le altre finora avevano fallito, ovvero le proprietà delle regioni centrali negli ammassi di galassie. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Astrophysical Journal Letters | |
IL CLIMA LEGATO ALLE MACCHIE SOLARI? Quando il Sole ci fa sentire freddo Un gruppo di scienziati russi ha analizzato tre cicli di attività solare dal 1976 al 2009, prevedendo l'inizio di un periodo di attività minima proprio in questi anni. Si potrebbe affermare che man mano che le macchie solari diminuiscono, le temperature sulla Terra si abbassano. L'attività solare è fondamentale per la vita sul nostro pianeta | |
1000 VOLTE PIÙ GRANDE DI QUELLI CHE CONOSCIAMO Superflare solare: tecnicamente possibile La fisica che ha prodotto i superflare su KIC 9655129 è la stessa che governa l'attività del nostro Sole: secondo i ricercatori della Warwick la nostra stella ha le potenzialità giuste per produrre una bomba da un miliardo di megatoni che potrebbe causare un gigantesco blackout, qui, a Terra. Ma fortunatamente le probabilità che si verifichi un evento simile sono molto basse | |
PRIME FASI DI VITA DI UN SISTEMA PLANETARIO HD 106906b: il pianeta esiliato Un team internazionale di ricercatori ha analizzato i dati raccolti dal Gemini Planet Imager e dal telescopio spaziale Hubble, scoprendo che il giovane esopianeta chiamato HD 106906b potrebbe essere stato allontanato dalla sua orbita originaria da una perturbazione gravitazionale. I risultati sono apparsi sulla rivista The Astrophysical Journal |
Gli ultimi video e audio di MEDIA INAF | |
04.12.2015 | |
03.12.2015 | |
03.12.2015 Aldo Bonomo, ricercatore all'INAF di Torino, sui falsi positivi di Kepler | |
02.12.2015 | |
01.12.2015 | |
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