Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF | |
ORBITA FINALE DELLA SONDA DAWN Dawn e Cerere: mai così vicini La discesa della sonda Dawn della NASA è iniziata a fine ottobre scorso ed è terminata pochi giorni fa. Attualmente la sonda si trova in orbita attorno a Cerere a una distanza di 380 km dalla superficie e manterrà questa quota fino a fine missione, garantendo la raccolta di dati all'eccezionale risoluzione di una manciata di metri per pixel | |
NUOVO TIPO DI ROCCIA PER IL "CONIGLIO DI GIADA" Quarant'anni dopo le missioni lunari USA e URSS, il rover cinese Yutu ha individuato nel Mare Imbrium una roccia basaltica dalla composizione inedita, diversa da quella dei campioni raccolti e analizzati negli anni Settanta nel corso dei programmi Apollo e Luna. I risultati su Nature Communications | |
AVVISTATO DAL NASA CHANDRA X-RAY OBSERVATORY Un gigantesco nastro di gas caldi si agita nel cielo trascinato da una galassia come una coda colorata: l'osservatorio nei raggi X Chandra ritrae in un'immagine mozzafiato l'ammasso di galassie CGCG254-021 mentre attraversa una densa nube di gas. Il risultato? Una coda di gas estesa per una distanza superiore al doppio del diametro della nostra Galassia | |
LE OSSERVAZIONI DEL VLA Caos magnetico attorno alla protostella Le riprese super dettagliate del radiotelescopio Very Large Array hanno permesso di osservare un turbine di materia e campi magnetici che si aggrovigliano attorno alla stella in formazione IRAS 4A | |
IL FLYBY DI CASSINI Ecco le prime immagini dell'ultimo flyby ravvicinato effettuato su Encelado, uno dei 62 satelliti naturale confermati attorno a Saturno. La sonda ha sorvolato la luna ad una distanza di 4.999 km sabato 19 dicembre. La missione terminerà nel 2017 | |
DA UNA SIMULAZIONE GIAPPONESE Una spiegazione per i breakup aurorali Fischia il vento solare, schiocca il campo magnetico e urla la sottotempesta aurorale: secondo uno studio giapponese, i bagliori improvvisi (breakup) che accendono le tenui aurore boreali sono dovuti a un vortice di particelle cariche messe in agitazione dagli spasmi del campo magnetico terrestre | |
PRIMI RISULTATI DALLA MISSIONE MMS a caccia delle riconnessioni magnetiche A distanza di nove mesi dal lancio della Magnetospheric MultiScale Mission della NASA, sono stati presentati al convegno autunnale della American Geophysical Union a San Francisco che si è concluso nello scorso fine settimana i primi risultati scientifici della missione | |
L'IMMAGINE DI HST La storia della Via Lattea negli ammassi globulari Terzan 1 si trova nella costellazione dello Scorpione ed è uno dei 150 cluster globulari all'interno della nostra galassia. Pensate che normalmente questi oggetti contengono centinaia di migliaia di stelle | |
IL VALORE LIMITE DELLA MASSA Fino a che punto può crescere un buco nero supermassiccio? E' la domanda a cui ha tentato di rispondere un professore dell'Università di Leicester in uno studio, riportato su Monthly Notices Letters of the Royal Astronomical Society, in cui viene suggerito che tali oggetti possono raggiungere, in linea di principio, 50 miliardi di masse solari prima che il gas circostante si trasformi in stelle |
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21.12.2015 | |
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17.12.2015 Blind Injections a Firenze aumenta la sensibilità... artistica | |
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