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giovedì 29 maggio 2014

SCIOPERO MEZZI PUBBLICI INDETTO DA USB ED ORSA 29/30 MAGGIO

Sciopero dei mezzi pubblici il 29 e 30 maggio: tutti gli orari e le informazioni.

Ultimi giorni della settimana (e appena prima del ponte) molto difficili dal punto di vista dei trasporti, a causa dello sciopero che tra giovedì 29 e venerdì 30 coinvolge il settore ferroviario e anche il trasporto pubblico locale, con modalità e orari che cambiano di città in città. Giovedì e venerdì neri, quindi, a causa dell'agitazione indetta dai sindacati Orsa e Usb.

Giovedì 29 a scioperare sono i lavoratori del trasporto ferroviario di Trenitalia, Rfi, Trenord e Ntv. I dipendenti si fermeranno dalla mezzanotte fino alle 21 della sera, mentro già dalle 21 di mercoledì è cominciato lo sciopero del settore Cargo Trenitalia. Le fasce di garanzia saranno rispettate, ma sono possibili ritardi e cancellazioni.

Il 30 maggio è invece la volta del trasporto pubblico locale, per uno sciopero dei mezzi indetto da Usb in tutte le città italiane: a Milano l'agitazione è prevista dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. A Roma invece ci saranno due modalità di sciopero differenti: le agitazioni territoriali sono in programma dalle 8.30 alle 12.30, mentre quella nazionale sarà di 24 ore e quindi autobus, ferrovie dell'Atac e metropolitane si fermeranno dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Negli orari esclusi dall'agitazione è garantito il servizio.

A Napoli lo stop dei mezzi colpirà la metropolitana, la funicolare e il servizio di autobus. Trasporti garantiti dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17.00 alle 20.00. A Torino il servizio urbano e la metropolitana saranno attivi dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 12.00 alle 15.00.

Le motivazioni dello sciopero le spiega la stessa Unione Sindacale di Base: "Uno sciopero contro il business delle privatizzazioni, realizzate sulla pelle dei cittadini e del reddito indiretto, e dei lavoratori del settore con l'azzeramento dei contratti e l'attacco ai livelli di sicurezza degli autisti, senza intervenire sulla politica clientelare che sta distruggendo un bene comune".

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