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sabato 31 maggio 2014

ARANCE: ACCORDO MAROCCO-UE ,DURO COLPO ALLA NOSTRA AGRICOLTURA !!!!

Arance del Marocco, via libera della Ue "E' la fine dell'agricoltura siciliana" Coltivatori sul piede di guerra per la decisione di ridurre drasticamente i dazi doganali su ortofrutta e prodotti ittici. paura per la corsa al ribasso dei prezzi !!!!

Adesso il rischio, per i produttori siciliani, è di trovare sui mercati siciliani un chilo di arance a 17 centesimi al chilo. Passa a Strasburgo l'accordo tra Unione Europea e Marocco sulla liberalizzazione di alcuni prodotti ortofrutticoli e ittici. L'opposizione degli europarlamentari dei Paesi mediterranei non è bastata: i sì sono stati 369, contro 225 no e 31 astenuti. "È la fine dell'agricoltura siciliana", tuona Alessandro Chiarelli, presidente di Coldiretti Sicilia. L'accordo prevede l'eliminazione immediata del 55 per cento (dal 33 per cento attuale) dei dazi doganali sui prodotti provenienti dal Marocco. Mentre i dazi in uscita su frutta, verdura e pesce prodotti nei paesi dell'Unione Europea verranno ridotti del 70 per cento solo nei prossimi dieci anni. L'accordo, comunica Coldiretti, dovrebbe entrare in vigore da maggio.

Numeri che, tradotti in euro, fanno paura agli agricoltori. Critiche piovono da tutte le associazioni, da Coldiretti a Cia, Confagricoltura e Copagri. "Oggi - spiega Chiarelli - le arance dal Marocco sbarcano a Palermo a 30, 35 centesimi al chilo. Un prezzo che, grazie agli attuali dazi doganali, equivale più o meno a quelli applicati sulle arance siciliane. In futuro potrebbero arrivare a 17, 18 centesimi al chilo". Una corsa al ribasso insostenibile per i produttori dell'Isola. Discorso simile per i limoni, il cui prezzo al chilo potrebbe scendere, secondo Coldiretti, "a 15 centesimi al chilo contro i 30 attuali", e le zucchine, la cui quotazioneprecipiterebbe "anche a 40 centesimi contro i 90 centesimi di oggi".

Il Parlamento europeo, dopo le preoccupazioni espresse dalle associazioni di categoria e da alcuni settori dell'Ue, ha posto delle misure di salvaguardia per determinati prodotti sensibili, come fragole, pomodori, cocomeri e aglio. Nell'elenco non comparirebbero gli agrumi. "Sarebbe un fatto gravissimo - denuncia Chiarelli - la dimostrazione che i gruppi industriali del Nord Europa fanno lobby su quello che conviene a loro, riuscendo a difendere, ad esempio, i prodotti in serra olandesi".

La maggioranza dei politici europei approva l'accordo che, scrivono, "svolgerà un ruolo chiave per lo sviluppo economico e la stabilizzazione politica del Marocco, mentre creerà nuove opportunità per l'industria agricola della Ue". Non ci stanno, invece, i deputati dei Paesi mediterranei. In prima fila sul fronte del no, spagnoli e portoghesi. Lo stesso relatore del testo, il francese Josè Bovè, dei Verdi, contrario all'accordo, ha ritirato il suo nome dalla relazione. Mentre l'europarlamentare del Pdl, Giovanni La Via, lamenta "diverse defezioni tra i deputati italiani" al momento del voto. "Non si può difendere -accusa La Via - l'agricoltura di un Paese e di una regione a parole e poi non essere presenti al momento dei fatti".

Di "guerra tra poveri" parla Rosario Crocetta, europarlamentare del Pd, che ha votato no. "Una Germania che si scopre improvvisamente filomediterranea - afferma Crocetta - è riuscita ad imporre un accordo che favorisce le sue industrie a danno dell'agricoltura meridionale e dei consumatori marocchini". Nella risoluzione, il Parlamento Europeo si sofferma sulla necessità di "applicare rigorosamente i contingenti" e sull'obbligo per i prodotti non europei di "conformarsi alle norme dell'Unione in materia di misure sanitarie". Più controlli, dunque, anche per evitare frodi. Proprio su questi punti le associazioni di categoria chiedono, adesso, l'impegno del governo nazionale. Confagricoltura siciliana annuncia prossime manifestazioni di protesta a cominciare dall'1 marzo.

DEI TRADITORI DELLA PATRIA QUASI TUTTI PD TRA CUI ASSENTI RITA BORSELLINO , E SONIA ALFANO (PROBLEMI CON IL VOLO ). LA LEGA VOTA CONTRO.

Confagricoltura ha diramato ai suoi associati l’esito dettagliato della votazione di giovedì scorso con cui il Parlamento europeo ha approvato l’accordo bilaterale col Marocco, che abbatte i dazi doganali sui prodotti agricoli, dagli agrumi agli ortaggi, diretti concorrenti dei prodotti delle aziende siciliane. Hanno un nome ed un cognome i parlamentari che, con il loro comportamento dentro e fuori l’aula, hanno spinto ancora di più verso il baratro la nostra agricoltura, favorendo l’invasione del mercato di prodotti coltivati senza il rispetto dei criteri qualitativi e con un costo del lavoro ai limiti della schiavitù.
Registrata una spaccatura quasi trasversale fra i partiti, sono stati i Democratici in larga parte a votare a favore del Marocco, e l’unica pattuglia di deputati che non ha registrato defezioni contro l’accordo è stata quella della Lega. I parlamentari siciliani assenti alla votazione sono stati Sonia Alfano, di Italia dei Valori, e Rita Borsellino del Pd.
“Vorremmo capire come sia stato possibile che su un voto così importante per la sopravvivenza della nostra agricoltura – ha denunciato Massimo Franco, presidente di Confagricoltura Siracusa – ci siano stati comportamenti così difficili da spiegare. Vorremmo capire che ragioni hanno mosso questi parlamentari ad agire contro gli interessi dei cittadini e delle aziende che dovrebbero rappresentare. Qualcuno non si è nemmeno presentato in aula, qualcun’altro ha cambiato decisione in corso d’opera e altri hanno addirittura preferito palesemente andare contro il futuro dell’agricoltura italiana e siciliana, in particolare.
Sono scelte di cui l’agricoltura dovrà tenere memoria per i prossimi appuntamenti elettorali”. Qui di seguito inviamo la lista degli europarlamentari italiani che hanno votato a favore dell’accordo UE-Marocco, di quelli che hanno votato contro, di coloro che si sono astenuti e di quelli che erano assenti.

FAVOREVOLI ALL’ACCORDO UE-MAROCCO :
Partito Democratico: SALVATORE CARONNA, LEONARDO DOMENICI, ROBERTO GUALTIERI, ANTONIO PANZERI, GIANNI PITTELA, DEBORA SERRACCHIANI, DAVID SASSOLI, FRANCESCA BALZANI, LUIGI BERLINGUER, SERGIO COFFERATI, VITTORIO PRODI, SILVIA COSTA, GIANLUCA SUSTA, PATRIZIA TOIA, FRANCESCO DE ANGELIS, GUIDO MILANA. FLI: SALVATORE TATARELLA, CRISTIANA MUSCARDINI. UDC : TIZIANO MOTTI, VITO BONSIGNORE (ora PdL). PdL: GABRIELE ALBERTINI, ANTONIO CANCIAN. SVP: HERBERT DORFMANN.

CONTRARI:
PdL: Roberta Angelilli, Carlo Fidanza, Mario Mauro, Erminia Mazzoni, Lia Sartori, Marco Scurria, Raffaele Baldassarre, Paolo Bartolozzi, Sergio Berlato, Elisabetta Gardini, Salvatore Iacolino, Giovanni La Via, Barbara Matera, Alfredo Pallone, Enzo Rivellini, Sergio Silvestris, Iva Zanicchi. Area Centrista Antonello Antinoro (PID, eletto nell’UdC) Clemente Mastella (Popolari per il Sud, eletto nel PdL) Gino Trematerra (UdC) PD: Pino Arlacchi, Rosario Crocetta, Mario Pirillo (corretto al termine delle votazioni, prima favorevole) Lega Nord: Francesco Speroni, Mara Bizzotto, Mario Borghezio, Lorenzo Borghezio, Lorenzo Fontana, Claudio Morganti, Fiorello Provera, Oreste Rossi, Giancarlo Scottà. IDV: Vincenzo Iovine (ApI, eletto nell’IdV), Giommaria Uggias, Gianni Vattimo (IdV, indipendente), Andrea Zanoni

ASTENUTI :
PdL: Licia Ronzulli, Laura Comi PD: Paolo De Castro (favorevole alla prima dichiarazione di voto, corretto poi in astenuto) corretto poi in astenuto)

ASSENTI :
UDC: Carlo Casini, Ciriaco De Mita, Giuseppe Gargani (UdC, eletto nel PdL), Magdi Cristiano Allam (Io amo l’Italia, eletto nell’UdC)
PdL: Alfredo Antoniozzi, Aldo Patriciello, Fli: Potito Salatto (FLI, eletto nel PdL) PD: Rita Borsellino, Andrea Cozzolino . Lega Nord: Matteo Salvini IDV: Sonia Alfano, Niccolò Rinaldi (assente in aula alla votazione, sebbene presente alle altre della giornata) Andrea Cozzolino Lega Nord: Matteo Salvini.

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