Pagavano meno tasse sull’estrazione del marmo. Avvisi di conclusione indagini a imprenditori e amministratori:
29 maggio 2014 13:54
Imprenditori delle cave pagavano la tassa marmi in misura inferiore a quanto prescritto dalla legge provocando un danno al Comune di Carrara. Il tutto, secondo quanto accertato dalla procura della repubblica di Massa Carrara, sarebbe avvenuto “sulla base di un accordo tra lo stesso Comune e rappresentanti delle associazioni di imprenditori del marmo”.
Lo ha reso noto il procuratore Aldo Giubilaro che in una nota spiega che “a conclusione delle indagini preliminari sono state individuate responsabilità penali”. Quindici gli indagati.
La procura sta notificando gli avvisi di conclusione delle indagini ipotizzando il reato di abuso d’ufficio a imprenditori e amministratori. L’importo versato, secondo la procura, non sarebbe in linea con il valore di mercato dei beni estratti ma ben maggiore come prescritto dalla legge: “da ciò l’ingiusto vantaggio conseguito dagli imprenditori e del correlativo danno subito dal Comune di Carrara”.
LA tassazione del marmo negli ultimi 5 anni, è l’ipotesi dell’accusa, sarebbe stata inferiore a quanto stabilito dalla legge regionale toscana del 1998, provocando un danno al Comune di Carrara e un vantaggio per gli imprenditori delle cave. Tutti quanti stanno ricevendo l’avviso di conclusione delle indagini.
Secondo quanto appreso fra gli indagati figurerebbero amministratori del Comune di Carrara e rappresentanti delle categorie degli imprenditori delle cave che nel 2009 firmarono un accordo sulle tariffe del marmo da corrispondere allo stesso Comune.
Secondo la procura l’accordo non terrebbe conto del valore di mercato dei beni estratti e cosi’ nelle casse comunali sarebbero finiti meno introiti. Nel 2013 il gettito della tassazione a favore del Comune di Carrara e’ stato di 19 milioni di euro: ne sono stati incassati pero’ 14 milioni a causa di ritardi nei pagamenti da parte degli imprenditori.
CANCELLIAMO IL MALAFFARE , SALVIAMO LE APUANE !!!!!
Nessun commento:
Posta un commento