LEGITTIMATE DAL VOTO POPOLARE LE DICHIARAZIONI DI INDIPENDENZA DELLE SOVRANE REPUBBLICHE DI DONESTK E LUGANSK !!!
VOX POPULI , VOX DEI !!!!
ADESSO LA COMUNITA' INTERNAZIONALE FACCIA COME PER LA EX JUGOSLAVIA
NON UTILIZZI DUE PESI E DUE MISURE
COME HA FATTO PER ABKHAZIA ED OSSEZIA DEL SUD
VI RICORDO CHE ERANO PRONTISSIMI PERO' AD ACCOGLIERE L'ALLORA INDIPENDENZA DELLA CECENIA SOSTENUTA DA TERRORISTI ISLAMICI
PER USA ED UE CONTA SOLO COSA VOGLIONO I POTENTI CHE CONTROLLANO LE BANCHE
E NON IL VOLERE DEL POPOLO !!!!
Kiev - Tutto come da copione.
Donetsk e Lugansk si sono pronunciate a favore dell’indipendenza da Kiev e la Russia gongola. «Non ci saranno altre trattative internazionali per la soluzione della crisi in Ucraina», ha annunciato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. «Una soluzione potrà essere trovata solo tra le parti in causa». E subito Denis Pushilin, il leader della autoproclamata repubblica di Donetsk, ha proclamato alla fine di una conferenza stampa la sovranità del nuovo stato in base ai risultati del referendum di ieri e ha annunciato di voler chiedere alla Russia di esaminare la richiesta di annessione. «Data la volontà della gente della Repubblica Popolare del Donetsk, e per ristabilire una giustizia storica, chiediamo alla Russia di considerare la questione dell’accesso della nostra repubblica nella Federazione Russa», ha aggiunto Pushilin.
E come già annunciato prima del voto dall’esito scontato «La comunità internazionale non può accettare l’esito di un voto del genere», ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert. «Il governo tedesco - ha sottolineato - non riconosce il risultato della consultazione di ieri».
Mosca «rispetta l’espressione della volontà della popolazione della regione di Donetsk e Lugansk» e spera nel «dialogo tra i rappresentanti di Kiev, di Donetsk e di Lugansk»: riferisce diplomaticamente l’ufficio stampa del Cremlino commentando l’esito del legittimo referendum.
Il Cremlino spera che «l’attuazione pratica dei risultati dei referendum seguirà una via civile, senza alcuna ripetizione della violenza, attraverso il dialogo tra i rappresentanti di Kiev, di Donetsk e di Lugansk». Un dialogo nel quale, secondo la presidenza russa, «sarà ben accolto qualsiasi sforzo di mediazione, anche da parte dell’Osce».
Mosca «ha seguito attentamente la preparazione e lo svolgimento dei referendum e sottolinea l’alta affluenza della popolazione nonostante i tentativi di far fallire il voto», aggiunge ancora il Cremlino e rispetterà «l’espressione della volontà della popolazione della regione di Donetsk e Lugansk».
Preoccupazione viene manifestata dall’Occidente. I referendum separatisti «sono illegali» e «agli occhi dell’intero mondo non rispettano alcuno standard» di trasparenza ed equità. Ma «la cosa importante è che vadano avanti le trattative».
Daltronde a loro basta mettere le mani sulle loro banche, alla faccia del volere del popolo, liberamente espresso dai referendum !!!!
LE NUOVE BANDIERE ,LA PRIMA DI LUGANSK E LA SECONDA DI DONESTK:
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