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martedì 12 maggio 2015

MPS e Banche, Tav e Grandi Opere: tutte commissioni d’inchiesta da fare. di Francesco Fedi

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"MPS e Banche, Tav e Grandi Opere: tutte commissioni d'inchiesta da fare" di Francesco Fedi
 
«C'È BISOGNO di fare luce, di capire bene cos'è accaduto … … Se si vuole fare una commissione d'indagine su Mps la si faccia pure, da parte mia nessuna contrarietà.. … la Regione ha degli intrecci societari incredibili.. … danno solo perdite… ». Personalmene sposo in toto le parole di Giacomo Giannarelli, candidato alla Presidenza della Regione Toscana, con le quali ha annunciato la richiesta: una commissione d'inchiesta sul Monte dei paschi.
 
Penso che Giaco Giannarelli abbia fatto proprio centro nell'interpretare un sentimento assai diffuso tra i cittadini toscani. Ne sia prova la tiepida reazione di esponenti di altre forze politiche, come il  Segretario del Pd Dario Parrini e del portavoce del 'Popolo toscano' Marco Manneschi, sostenitori del Candidato Presidente Enrico Rossi, i quali hanno da subito corretto il tiro, parlando invece di "commissione di studio", ripiegando, in particolare quest'ultimo, anche sulla questione per cui, quanto al caso MPS, la  Regione non è stata chiamata in causa dalla magistratura.
 
Ormai per il PD e forse per Rossi in particolare, una vicenda fumosa è meglio di una vicenda ben chiare e dove la magistratura non indaga, già è sufficiente a al bene placido di tutti. Tanto per intendersi con buona pace della trasparenza e della moralità della politica. Tutte questioni che ad PD, o non interessano, o danno proprio l'orticaria.
 
Poi ieri, nella visita fiorentina del Vice Presidente della Camera, Luigi Di Maio e il deputato fiorentino Alfonso Bonafede, Giannarelli ha fatto un sopralluogo ai cantieri Tav, dove tutti sono tornati a parlare della lievitazione dei costi dell'opera, con i conseguenti danni per le Casse dello Stato; denari pubblici buttati al vento visto che come da anni dicono gli agguerriti Comitati No-TAV, il tunnel  sotterraneo di attraversamento della città èdel tutto inutile, visto che i treni ad Alta velocità passano già in superficie.
 
Di fronte ai temi messi sul piatto dal M5S, Rossi sembra un topolino imaputo: non parla di Tav, perché l'argomento non imbarazza certo meno di quanto non faccia MPS e pensa al proprio orticello, o meglio, agli orticelli :" Costruiremo 100mila nuovi orti per migliorare la salute e anche per combattere un po' di povertà e di solitudine… .. Potremo utilizzare anche i fondi del Piano rurale per portare acqua e servizi". Un'evidente mossa elettorale suggerita da qualche esperto di comunicazione, che a Enrico Rossi avrà sicuramente fatto notare che il suo consenso  si amplia più che altro tra gli elettori non certo poi così giovani… Rossi parla alla "Orticello-Generation", e tira in ballo la ruralità e l'agricoltura, quando dopo lunghi anni trascorsi seduto sule vari poltrone della Regione Toscana, ben poco ha fatto per un settore. Un settore, quello della produzione agricola ed agro-alimentare toscana, per il quale si dovrebbe prevedere un percorso verso la qualità e l'eccellenza, basato su scelte radicali come la lotta all'uso di pesticidi e diserbanti e un urbanistica che davvero parta dal presupposto del CONSUMO DI SUOLO ZERO.
 
Tutti punti che, nella realtà, sono ben lontani da Enrico Rossi e dalla politica targata PD.
 
Voglio però tornare alla proposta della commissione d'inchiesta su MPS, visto che da pratese, credo che male non sarebbe l'istituzione di una commissione d'inchiesta sull'affaire Ca.Ri.Prato-BPV.
 
In questi giorni, dopo lo smacco dello svuotamento delle opere della Galleria degli Alberti, che un paio d'anni fa, dopo l'acquisto di Ca.Ri.Prato da parte di BPV, furono trasferite alla sede di quest'ultima a Vicenza, con un pesante danno per la città di Prato, in questi giorni irrompe sulla scena la questione del taglio delle 150 filiali, dove trovano impiego ben 370 addetti, per 200 dei quali già si prevede l'allontanamento dall'azienda, .nonostante BPV sia un gruppo che continui ad espandersi, avendo da poco aperto nuove filiali a Napoli e Lecce.
 
Alla base della vicenda, ci sono verifiche della Consob e della BCE, sull'aumento di capitale operato nel  2014, e sul trattamento riservato ai risparmiatori che hanno acquistato quelle azioni della banca stessa, poi   crollate lo scorso aprile (oltre -20%). Ancora una volta sembra che non si sia tenuto conto delle caratteristiche degli investitori, dubbi sui criteri di fissazione del prezzo, pressing sui clienti cui gli addetti agli sportelli sarebbero stati costretti, nell'intento di piazzare i titoli, non quotati.
 
Non posso definirmi un esperto in materia, ma certi elementi mi riportano alla memoria i casi di Cirio e Parmalat…
 
Forse, l'idea di Giacomo Giananrelli e del M5S, è da riprendere in senso anche più espansivo, perché se pensiamo anche ai casi di BCC-Area Pratese, allora c'è da pensare che c'è tanto marcio e anche assai diffuso in molte delle banche che operano sul nostro territorio…
Ma forse anche questa non è la sola, perché di certo non guasterebbe anche una commissione d'inchiesta tanto sulla TAV, quanto più in generale sulle grandi opere in Toscana…
 
MA in fondo non sarebbe male neanche recepire la proposta degli orti di Enrico Rossi.. ..con tanto che, non plus ultra, a trascorrere le sue giornate nell'orto, ci andasse lui per primo..
 
Sarebbero molti i toscani che gliene renderebbero il merito… Enrico Rossi: PIU' ORTAGGI E MENO DANNI!...

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