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giovedì 28 maggio 2015

PRATO: multe, sequestri, clandestini al lavoro e “TRIBUNALE-FAI-DA-TE” – Dopo due settimane, il “TAVOLO-PRATO” sa già di fallimento… - di Francesco Fedi (Candidato M5S al Consiglio Regionale)

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"PRATO: multe, sequestri, clandestini al lavoro e "TRIBUNALE-FAI-DA-TE" – Dopo due settimane, il "TAVOLO-PRATO" sa già di fallimento… - di Francesco Fedi (Candidato M5S al Consiglio Regionale)
 
Anche oggi il solito bollettino di guerra: multa di 4.200 Euro a una rosticceria cinese nella località di Iolo (..vi ricordate il nostro precedente articolo!?...) per tutta una serie di infrazioni alla norme sanitarie e sigilli per roulotte e baracche usate anche come dormitori, in un terreno di due ettari, con al lavoro operai in nero, dediti alla coltivazione di sementi importate illegalmente (altro argomento di cui abbiamo già parlato). ..
 
Come c'era da aspettarsi, in entrambi i casi, i lavoratori non solo erano in nero, ma qualcune era anche clandestino.
 
Quanto alla vicenda del terreno, interessante riportare come dai controlli sia emerso che le sementi utilizzate, circa 170 confezioni, fossero prive d'indicazioni in lingua italiana ed importate illegalmente nell'Unione Europea. Dunque per queste è scattato immediatamente il sequestro amministrativo ed al titolare dell'impresa è stato notificato un verbale con una sanzione di duemila euro, oltre ad un provvedimento di sospensione dell'attività
 
Sotto sequestro penale preventivo, anche le varie roulottes e manufatti adibiti a deposito attrezzi, oltre che, con ogni probabilità, utilizzate come alloggi.
 
 
Insomma, in altre parole, la solita bolgia di sempre…
 
Ma il clima esasperato non è solo per le strade o le piazze della città, ma anche in luoghi simbolo, dove si dovrebbe tessere la legalità e la giustizia: nasce infatti proprio oggi, al Tribunale di Prato, l'associazione "Giustizia e Territorio", una sorta di task-force civina che riunisce l'Ordine degli Avvocati, dei commercialisti,  la Confartigianato e tante singoli cittadini,  con lo scopo di sostenere il Tribunale di Prato, fornendo un aiuto concreto per porre rimedio al gravoso stato di carenze in cui versa la struttura pretese. Uno stato di cui abbiamo anche più volte parlato in passato.
 
Caso unico in  Italia, che certifica in modo inequivocabile la caporetto del Governo Renzi e delle istituzioni locali. Alla fine per tentare di risollevare le sorti del Tribunale di Prato, sono dovuti intervenire dei soggetti esterni all'Amministrazione Pubblica. Mai la politica si era dimostrata tanto incapace prima d'ora.
 
"Sono contento e orgoglioso di questa iniziativa… … che ha un significato più profondo e importante al di là del sostegno finanziario che l'associazione ci può dare. In Italia non conosco altre iniziative analoghe e in questo momento dove il tribunale e l'amministrazione della giustizia versano in difficoltà dimostra che il territorio è vicino. Tra l'altro l'associazione non si propone solo una vicinanza ideale ma anche mette in moto saperi, conoscenze e approfondimenti su tematiche con tavole rotonde dove i magistrati potranno intervenire con sinergismo virtuoso…." Queste alcune parole di commento del Presidente del Tribunale, Nicola Pisano. Indubbiamente più incisive quelle del presidente degli Avvocati Lamberto Galletti: "…il carico di lavoro da svolgere non viene mandato avanti e si fa finta di non considerare la realtà sociale prateseL'ordine degli avvocati ha deciso così di indire un'assemblea straordinaria aperta a tutti lunedi 15 giugno per unire ancor di più le forze e cercare di trovare le coperture per le esigenze di Prato. Ora il funzionamento è impossibile. Noi vorremo che non si perdesse il Tribunale di Prato questo come la nuova associazione devono essere segnali forti per chi a Prato non ci pensa".
 
Ha ragione Galletti. Prato è una città dimenticata abbandonata a sé stessa e tutto quello che ci stiamo dicendo sono l'ennesima riprova dell'inconsistenza, di quello che qualche settimana fa, con l'approdo a Prato del grottesco gruppetto formato dai tre sottosegretari capeggiati da Luca Lotti, è stato presentato come "Tavolo Prato": un documento di una ridicolezza incommentabile e la cui sintesi sarebbe quella per cui la soluzione del problema dalla sicurezza, della legalità e delle carenze del Tribunale a Prato, si risolverebbe con il trasferimento di 25 uomini tra prsonale dell'arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza e 3 nuovi addetti, alcuni con qualifica di personale ausiliario, ossia più volgarmente (ci perdoneranno gli interessati, ma si fa per capirsi) degli uscieri…
 
Insomma, per chi non l'avesse capito, siamo proprio alla frutta…
 
…e poi diciamo anche che domenica ci sono le elezioni, e di questi dettagli, sarà mene fare mente locale…  
 
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