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mercoledì 27 maggio 2015

Addio al Parco degli Aquiloni – ANCORA TANTO CEMENTO A GALCETELLO di Francesco Fedi (Candidato M5S al Consiglio Regionale)

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"Addio al Parco degli Aquiloni – ANCORA CEMENTO A GALCETELLO" di Francesco Fedi (Candidato M5S al Consiglio Regionale)
 
Stiamo parlando di un terreno di alcuni ettari, dove ogni giorno molti cittadini della zona portano i propri cani a scorrazzare, e spesso, i fine settimana, da una decina d'anni circa, la comunità pakistana si ritrova per organizzare tornei di cricket, ai quali partecipano connazionali provenienti anche da altre parti d'Italia.
 
Un luogo dunque davvero caratteristico, tanto da aver richiamato attenzioni ed usi così particolari, come, forse soprattutto, quello di essere una sorta di "campo volo" per gli appassionati di aquiloni. Una particolarità legate a circostanze di condizioni di vento generalmente ottimali e dovute al fatto di trovarsi in una zona dove le vallecole che alimentano le acque dei Torrenti Vella e Bardena, incontrano la pianura delle zone Nod di Prato.
 
Ma questi sono particolari dei quali decenni di politica "cotta e mangiata" al chiuso dei palazzi comunali, non possono che aver trascurato.
 
Un peccato dunque imperdonabile e del quale non può certo fare da capo espiatorio il povero Assessore Barberis, perché è più che vero che a Prato abbiamo ufficialmente 500 persone in emergenza alloggiativa, ma c'è da aspettarsi che nella realtà siano anche molto di più, ma il fatto è che questa questione si trascina da lungo tempo, senza mai essere affrontata con l'attenzione che richiederebbe.
 
Questo "qualunquismo urbanistico", per cui si arriva, più o meno velocemente a dire che c'è bisogno di alloggi e (per spendere meno) si schiaffano nel primo fazzoletto di libero terra che si vede sulla carta, non è certo opera di Valerio Barberis. La questione ha attraversato più di una Ginta del passato e oggi Barberis è solo un mero esecutore. Certo è vero, che Barberis è un incaricato del Sindaco di Prato. Proprio quel Matteo Biffoni che nel suo programa elettorale parlava di "partecipazione" e di "consumo di suolo zero", ma che in questo primo anno di governo a già spalancato le port a interventi come questo, alla costruzione della Nuova Chiesa di Galciana e dell'ampliaento di quella porcheria che risponde al none di Interporto delal Toscana Centarale.
 
Insoma, signori, una bella contraddizione!... 
 
E' vero che in quelle stanze dove "l'urbanistica si scrive", nel leggere queste mie parole, ci sarà sicuramente chi si sentirà indispettito, avvertendo in pancia qualche piccolo travaso bile, ma invece di mettere una pezza, mi vien da dire che queste persone ben farebbero a capire che sulle carte, purtroppo per loro, non si leggono i sentimenti della popolazione.
 
Ancora non si è capito che ragionamenti per cui (dice Barberis, ed io non condivido)  "…A Prato abbiamo standard di verde pro capite altissimi. Il piano Secchi ne ha previsto il doppio proprio per lasciare spazio a servizi futuri come le scuole", sono ragionamenti che non possono essere riscontati dai cittadini che vivono il territorio. Questo visto anche che a questi  non si può dire di andare a giocare con gli aquiloni in Piazza Ciardi, o invitare la comunità pakistana ad andare ad organizzate i tornei di cricket in cima alla Retaia…
 
Ritorna qui l'annosa del valore dei beni che sono nelal disponibilità della collettività… Ricrdate la battaglia per salvare gli alberi di Piazza Mercatale?... Vi ricordate le dichiarazioni aberranti dell'Ex-Sindaco Romagnoli?.. Se la cosa non fosse tragica, a qualcuno potrebbe scappare anche da ridere, visto che per chi non lo ricorda, vorrei portae alla memoria che l'abbattimento degli alberi di quello che oggi abbiamo preso a chiamare il "Tondo" di Piazza Mercatale, sarebbero stati compensati dagli insediamenti arborei, realizzati da quella Giunta lungo la Tangenziale..
 
Si capisce bene che questa politica non ha cultura, Non conosce e non vuole vedere. Talmente è lontana dall'idea che esitano dei valori, che il concetto stesso di "valore" gli sfugge. Tutto può essere abbattuto, sacrificato, compromesso, azzerato…
 
Le soluzioni, su come e dove si possa trovare spazio per questi alloggi e soddisfare l'esigenza allogiativa, con una città sempre più preda del disagio economico e all'indigenza, ci sarebbero eccome. Basterebbe fare quello sforzo in più, forse anche economico, magari drenando anche da altri interventi infrastrutturali decisamente  e troppo spesso fagocitano anche inutilmente la discussione politica.Abbiamo un'intera città da riqualificare, interi quartieri da riscrivere ed edifici produttivi dismessi da riconvertire.
 
Non c'è volontà come non c'è partecipazione. Ci sono soluzioni banali, propinate secondo l'assunto che i cittadini sono dei dementi che debbano semplicemente attenersi al prodotto avariato di questa politica.
 
Mi fa ribrezzo.
 
E mi viene da concludere solo dicendo che domenica prossima tutte queste persone inascoltate e da lungo tempo gabbate, hanno la possibilità di utilizzare l'unica arma a loro disposizione. Domenica prossima ci sono le elezioni regionali e allora bisogna ricordarsi che questi alloggi, queste case, saranno costruite ricorrendo a dei fondi regionali.
 
Dunque ricordiamocelo, andiamo a votare ed esprimiamo un voto utile a dire che chi finanzia opere che comportano altro consumo di suolo e la cementificazione di un parco che da lungo tempo è usato da tanti cittadini per il loro tempo libero, non è degno di governare la Regione Toscana!
 
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