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SECONDA ED ATTESISSIMA PARTE....
E NON FINISCE QUI........
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"Ex-Banci, Prato e la discussione politica: QUINTALI DI STRONZATE (PARTE 2- ..vediamo se s'arriva in fondo… portate pazienza…)" di Francesco Fedi (Candidato M5S al Consiglio Regione Toscana)
Ho concluso la parte 1 del presente articolo, ricordando le primarie del PD per la scelta del candidato Sindaco nel 2009 e la lotta fratricida tra Abati (leggi "Consiag") e Carlesi (leggi "Resto del PD-Mondo")… Un lotta il cui risultato più palpabile fu la sconfitta elettorale di quel partito e della coalizione di centro SX e la vittoria del Centro-Destra e di Roberto Cenni.
Di Roberto Cenni possiamo dire che è stato per Prato l'"UOMO DEI GRANDI ERRORI". Tra i più grandi c'è sicuramente l'aver pensato che soggetti come la partecipata Consiag o Regione Toscana, potessero essere dei soggetti con i quali egli avesse potuto discutere in modo pacifico e disteso. Sarà infatti questa false convinzioni a condurlo in autentiche paludi come la questione Aerea Ex-Ospedale Misericordia e Dolce,. Ex-Banci ed altro ancora.
E' vero che sarebbe stato impensabile che da Sindaco di Prato si fosse messo in una posizione di interlocuzione-zero, ma il vero problema è stato un eccesso di dialogo che lo ha condotto a vagare per cinque anni lungo un percorso di riunioni e incontri, più adatti ad una fumeria di derivati della cannabis o dell'oppio, che non altro.
Quanto all'operazione Ex-Banci, da un lato a Cenni si potrebbe anche a arrivare a riconoscere il merito dell'essere riuscito a scombinare i nefasti piani della sinistra, ma dall'altro, nel pensare di riuscire a riconvertire questi a proprio piacimento, si è rivelato un politico drammaticamente ingenuo.
Cenni infatti, tanto in campagna elettorale, quanto dopo, nei fatti, in qualità di Sindaco in carica, seppe dire NO al PROGETTO-NON-PROGETTO, che aleggiava intorno all'area Ex-Banci… …Ricordiamo infatti che intorno all'Area ex-Banci nessuna idea è mai andato oltre al denso fumo della più acida flauto lenza… D'altronde questo è in genere il modus operandi della sinistra e forse in particolare, proprio di quella pratese….
Ma andiamo avanti: come non ricordare, anno 2010, gli starnazzamenti convulsi di del Consigliere Regionale ed Ex-Sindaco Fabrizio Mattei, e dell'allora Segretario PD Provinciale, Bruno Ferranti? "…La frittata dei fondi Piuss è fatta e ora l'assessore Caverni si arrampica sugli specchi per dire che i soldi dalla Regione arriveranno lo stesso, per altri progetti, senza chiarire in quali atti ufficiali si parli di queste che, al momento, sembrano solo scuse per tentare di giustificare lo smacco subìto dalla città… … L'amministrazione comunale di Prato - aggiunge Mattei - ha la responsabilità di aver rinunciato a decine di milioni per l'unico progetto di sviluppo e di crescita economica che era in campo… ». Diceva Fabrizio Mattei (18 giugno 2010) e poi gù Ferranti: «La giunta ha perduto, per immobilismo, il finanziamento di 19 milioni per il polo ex Banci…. … La difesa d'ufficio del Comune sarà dire che i soldi non coprivano l'intera spesa, che gli studi di fattibilità andavano approfonditi ed altro ancora ….»
Tutte parole che, se da un lato non possono che invitarci a grasse risate, le parole di Mattei ci spiattellano davanti quello che abbiamo detto essere stato il grande errore di Roberto Cenni… Era fin troppo chiaro che quei famosi finanziamenti del PIUSS, dovevano avere un qualche destinatario ben preciso e che dalle casse regionali si sarebbero smossi solo nel caso in cui a quel destinatario sarebbero davvero arrivati.
Detto anche che quello che ho appena scritto è un'assurda illazione che chi scrive non può provare e che dunque RITIRO QUI TUTTO QUELLO CHE HO DETTO, avendo al contempo la certezza che siano in diversi quelli che leggendo il precedente paragrafo inizieranno ad avvertire un irrefrenabile BRUCIOR DI 'ULO ….
Tuttavia, in quel frangente, Cenni fu molto abile a veicolare nell'opinione pubblica il concetto, assai condivisibile, che per Prato il NO ALLE FLAUTOLENTE IDEE SULL'EX-BANCI, non significava avere perso i 19 Milioni del PIUSS (…che poi non sarebbero arrivate in busta chiusa, e contanti di medio taglio, ai singoli cittadini pratesi, ma a tutti quelli che i lavori del PIUSS si sarebbero aggiudicati…), bensì aver risparmiato un cifra che si aggirava intorno ai 300 Milioni di Euro…
..Eh, già, perché quello che ancora non abbiamo detto è che il balocco "Ex-Banci" sarebbe costato quella cifretta che ci siano appena detti e con tanto che, sempre in linea con il modus operandi della sinistra e forse, in particolare, proprio di quella pratese, anche quando si sa abbastanza bene cosa si vuole fare (…parliamo almeno delle "COSE IN GRANDE"…) nulla o assai poco si sa di come lo si intende finanziare, con la conseguenza che poi a a doversi frugare le tasche è sempre Pantalone…
Parallelamente, nei confronti Consiag, inizia la vicenda della "Guerra del Gas", che poi si concluderà positivamente per l'Amministrazione del Comune di Prato e di Roberto Cenni: a legislatura inoltrata, il Tar della Toscana dà ragione al Comune di Prato sulla gara del gas metano, giudicando in parte imprevedibili e in parte respinti i tre ricorsi presentati contro il Comune di Prato da Consiag, Estra e dagli altri comuni soci di Consiag. Una condanna pesante, per la quali ci potrà essere anche chi sarò chiamato a rispondere di danno erariale. Solo 30 mila euro, per le spese legali.
La decisione dei giudici amministrativi attestano la bontà dell'operato di Roberto Cenni di bandire una gara per la gestione del servizio di distribuzione e le reti del gas sul territorio comunale.
Una vittoria storica, epocale, che avrebbe potuto garantire a Cenni una popolarità senza pari, anche perché ci saranno anche altri risvolti favorevoli per il Comune di Prato, per i quali occorrerebbe un maggiore approfondimento.
Alla fine, anche in seguito ai più recenti sviluppi, accade che il Comune di Prato incasserà da Consiag/Estra la ragguardevole cifra di 18 Milioni di Euro. Un "bonus" che però rischia di essere già bruciato sul nascere visto che mentre si sviluppava la vicenda "Gara del Gas" al contempo, dentro l'assemblea dei soci di Consiag si giocava la partita della cessione dell'area ex Banci al Comune di Prato. Un'altra questione che ha infatti attraversato buona parte della Giunta Cenni è stata la valutazione dell'opportunità di alleggerire, (se non addirittura uscire), dalla partecipazione in Consiag/Estra. Una valutazione, alla quale va riconosciuto di non mancare di presupposti logici : il Comune di Prato pur essendo il socio detentore del maggior numero di quote, non ne detiene la maggioranza assoluta, trovandosi così destinato a soccombere nell'assemblea dei soci, di fronte agli altri, coalizzati in ogni ipotesi di volere contrario al proprio… Detto in altre parole, il Comune di Prato, con il suo 40 % scarso di quote di proprietà di Consiag, nell'assemblea dei soci finisce per trovarsi a fare la parte di quello "GROSSO E BISCHERO"… Da qui, l'idea di capitalizzare tutta o parte delle proprie quote…
Allora accade che la moneta di scambio, per chiudere baracca e burattini, diventa sempre di più il trasferimento di proprietà dell'Area Ex-Banci e da qui a chiedersi: ma QUESTA "AREA-EX-BANCI" al di la' dei quintali stronzate che nel tempo su questa sono state nel tempo proferite e detto anche che su questa nessuno ha mai dimostrato di avere le idee chiare, QUANTO VALE?!!!...
Apriti cielo e spalancati terra! Perché per stabilire quanto vale un immobile serve una perizia e per avere una perizia servono dei periti…
Detto questo, visto che il pezzo s'è fatto già lunghino, diciamo che ci fermiamo qui e che sarà bene rimandare tanti altri bei ragionamenti e discorsi alla parte terza…
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