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mercoledì 6 maggio 2015

Giuseppe Nicolosi: il nuovo procuratore arriva a Prato e si parla subito di mafia cinese. di Francesco Fedi

"Giuseppe Nicolosi: il nuovo procuratore arriva a Prato e si parla subito di mafia cinese" di Francesco Fedi
 

Lunedì scorso, 4 Maggio 2015, il Dott. Giuseppe Nicolosi, nuovo Procuratore capo, ha fatto il proprio giuramento: "«Arrivo a Prato senza pregiudizi.. … conoscerò la sua realtà giudiziaria con il tempo. Non posso dare giudizi sul sentito dire o sulle chiacchiere».

Dunque dopo il pensionamento di Piero Tony, da ieri Prato ha il suo nuovo procuratore, proveniente dalla Procura generale della Corte d'Assise di Firenze, dove in passato è stato anche nella direzione distrettuale antimafia, occupandosi di casi di rilevanza nazionale come la strage dei Georgofili del 1993.
 
Da ricordare anche come a Tony, in via transitoria, fosse succeduto il sostituto, Antonio Sangermano, del quale le cronache hanno parlato per le sue affermazioni durante l'inaugurazione del corrente anno giudiziario., circa le forti carenze di organico del Tribunale di Prato.
 
Un punto questo su cui Nicolosi sembra invece non voler drammatizzare: "essere sotto organico', purtroppo è una costante della realtà giudiziaria».
 
Nella stessa occasione, quella dell'apertura dell'anno giudiziario, Sangermano si era spinto anche a parlare anche dell'argomento del quale la politica locale si gurad ben da esprimere posizioni nette e inequivocabili: la mafia cinese.
 
Prato è una città di mafia e di corruzione, con un  pericoloso intreccio criminale fra rappresentanti della comunità cinese e affaristi italiani. Ingredienti questi che sono alla base della vicenda del Rogo di via Toscana, con la morte dei sette operai cinesi, l'atro episodio cardine, ovvero quello del pubblico ufficiale che consentiva a cittadini cinesi di ottenere l'iscrizione anagrafica nel Comune di Prato, obliterando le necessarie procedure e verifiche.
Una città intrisa di episodi di "vendita" della residenza a centinaia di cittadini extracomunitari, parte dei quali, nel quadro di un collaudato meccanismo, sono stati posti nella condizione, sulla scorta di un presupposto illegittimo, di aprire la partita Iva ed iscriversi alla Camera di commercio.
Questi i concetti espressi quel giorno 24 Gennaio 2015, da Antonio Sangermano, quando aveva spiegato la "…la polivalenza criminosa del "sistema Prato", lasciando altresì inferire, a monte, la sussistenza di incessanti e rilevanti attività di favoreggiamento della immigrazione clandestina, ed a valle, imponenti fenomeni di evasione fiscale e riciclaggio … ….  Nell'anno 2013 su 9.367 persone indagate ben 4.833 erano di nazionalità straniera, per quanto riguarda il primo semestre 2014 su un totale di 4.341 indagati ben 2.410 sono di nazionalità straniera. A ciò si aggiunga che gli indagati oggetto di misure cautelari custodiali sono per la stragrande maggioranza di nazionalità straniera… …. 43.016 i cittadini stranieri con permesso di soggiorno, di cui 27.823 di etnia cinese (nell'intera provincia di Prato), 19151 asiatici ed il resto di etnia albanese, rumena, africana (per questi ultimi, con un sommerso di circa 10.000 cittadini irregolari e di circa 15mila cinesi" con tanto che "emergenze investigative fanno ipotizzare un forte coinvolgimento di cittadini italiani, taluni svolgenti attività professionali, nelle attività collegate all'indotto dell'immigrazione clandestina e del lavoro regolare svolto da cittadini stranieri… …Non si può escludere ma, anzi, taluni preoccupanti indici lo fanno ipotizzare, che nel circondario pratese operino cellule della criminalità organizzata cinese".
Sul punto, Nicolosi sembra aver voluto mantenere un profilo più basso : «Posso dire solo che si riscontrata una mafiosità che si riflette verso l'interno e che non ha legami con l'esterno. E' chiaro che anche su questo punto aspetto di conoscere meglio al realtà».
 
Per chi vuole, quella di Prato e del "CASO-PRATO" o del "SISTEMA-PRATO", è una realtà così dilagante che si conosce anche in fretta… …con i suoi interi quartieri, i vari MACRLOTTO ZERO, MACROLOTTO UNO o MACROLOTTO DI IOLO, trasformate in vere e proprie zone franche, poi le bische clandestine, il pullulare di centri benessere, che altro non sono che autentici bordelli, poi gli orti e serre abusive, dove si usano sementi importate illegalmente.
 
Dunque al Dott. Nicolosi non si può che fare il nostro più sincero in bocca al lupo, visto che da ieri è il Sostituto Procuratore  di una città dove sono insediati decine di immigrati di nazionalità cinese soggiogati dai loro mafiosi connazionali e dalle loro mafie, circostanza questa che, anche viste le indagini che ci sono state in giro per l'Italia da oltre un decennio, ci appare come del tutto inconfutabile: il "Caso-Prato" o "Sistema-Prato", non trova spiegazione senza una forte presenza mafiosa ed episodi di corruzione.
Certo, è vero, che una persona di comprovata esperienza come il Dott. Nicolosiha ben chiaro che un'accusa di 416 bis (associazione a delinquere di stampo mafioso occorrono solide prove e non banali dicerie.
 
In ogni caso, un "in bocca al lupo" serve anche perché c'è da aspettarsi che l'avvio di una seria azione in tal senso, non potrà certo riscontare il favore della politica locale, che, anche per le proprie (poche) copetenze da sempre si trastulla inun'attività di contrasto assolutamente inadeguata, unita ad una pompa mediatica volta a far apparire tutto come una "situazione sotto controllo"
 
Quindi, sempre e comunque: IN BOCCA AL LUPO…
 
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