ORGOGLIO
COMUNE
Giornata indimenticabile A
Volterra.........
Una piccola cittadina ha
abbracciato un'intera Nazione, erano presenti alla chiamata a
raccolta 106 sindaci rappresentanti tutte le regioni d'Italia, ad
esclusione del Trentino. Purtroppo abbiamo notato l'assenza dei
sindaci di Abetone e Cutigliano.
Vista l'importanza
dell'avvenimento, è stato ancora un successo sperato da Marco
Buselli sindaco di Volterra, l'infermiere sindaco come ama definirsi
lui stesso.
Due i temi cari ad
amministratori e cittadini uniti per lo stesso scopo:Sanità e
Fusione dei comuni.
Chi meglio di lui a parte
dei cittadini interessati può sottolineare la distruzione totale da
parte di questo governo e delle Regioni complici di tanto sfacelo
nella sanità pubblica e dell'entità orgogliosa dei piccoli comuni
d'Italia.
Oltre ai sindaci e loro
collaboratori, erano presenti le organizzazioni e le associazioni
delle varie località toscane presenti sul territorio.
A dire il vero, per dare
la giusta risonanza all'evento, alcune televisioni locali tra cui
Rai 3 e Canale 50, avevano dato la disponibilità ad effettuare
delle riprese ma evidentemente, caso ha voluto che forse per motivi
di traffico o per veti del padrone di turno, non erano presenti per
documentare una giornata dove cittadini e sindaci si erano uniti ed
avevano fatto sentire democraticamente la loro voce per dire no, alla
scempiaggine delle piccole realtà italiane.
Non è stato il solo
obiettivo della sanità a mantenere vivo l'interesse dei
partecipanti, ma anche la fusione dei piccoli comuni, fino ad oggi
non sappiamo quantificare il numero del piccolo, medio e grande
comune.
Si è parlato della
fusione passata ormai alla storia dei comuni toscani di Abetone 697
abitanti e Cutigliano 1580 abitanti.. Dopo referendum consultivo,
il comune di Abetone si è espresso per il NO! Alla fusione mentre al
comune di Cutigliano è emerso il SI!
La regione Toscana con un
intervento antidemocratico, ha deciso per la fusione a prescindere, non rispettando la
volontà popolare. Insomma una partita giocata da sola a tavolino. I cittadini
sono decisi a far rispettare le loro volontà senza decisioni
arbitrarie calate dall'alto, e senza imbrogli e false ideologie.
Esistono comuni con 36.000
abitanti che sono stati indicati come bottino di fusione dei comuni
limitrofi, con un evidente falsità sui numeri tanto sbandierati. Non
esiste ad oggi un'idea di quali comuni fondere e quali restano in
piedi; sono sicuro che il lettore ci arriva da solo quali sono i
comuni da eliminare, ovvero quelli scomodi alla compagine
governativa.
Il vero risparmio
attraverso la fusione è di valore irrisorio visto che per i comuni
montani ed i piccoli comuni ogni consigliere viene saldato con un
gettone di presenza di un valore simbolico di circa 9/10 euro; il
corpo di Polizia Urbana composta da 2/3 unità, eppure i servizi
vengono svolti con diligenza e puntualità al contrario dei grandi
centri.
Tutto ciò ci porta a
sospettare quale vera ragione si sia insinuata nella mente di chi ha
ideato la fusione di alcuni piccoli comuni, d'Italia.
Tutti conosciamo quali
sono gli enti e quali carrozzoni sono la ragione dello sperpero di
risorse degli italiani; Province e le Regioni? In alcune regioni si
annida covo di malaffare e malcostume come evidenziato in alcune
regioni dagli ultimi sviluppi e le ultime indagini portati alla luce.
Mentre i piccoli comuni lasciati volutamente nel dimenticatoio, con
tanti oneri e senza onori. Si sa, la presenza di attori governativi
latita là dove poche risorse impegnate nella gestione di pubblica
utilità sono già destinate al funzionamento della cosa pubblica e
difficilmente restano quantitativi di facile distrazione.
La manifestazione è stata
ben supportata dalla presenza di piccole ma importanti associazioni
dei comuni montani quali: C.r.e.s.t- Zeno Colò-Montagna Pistoiese è
qui che voglio vivere.
I cittadini insorgono
uniti...... Dignità e orgoglio dei comuni.
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“ARRENDETEVI SIETE CIRCONDATI”-
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