Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF | |
IL NUOVO CATALOGO DI SORGENTI X
2RXS, appena rilasciato dagli scienziati dell'Istituto Max Planck per la
Fisica Extraterrestre (MPE), è la più profonda e dettagliata visione del
cielo X nella sua interezza oggi disponibile, e contiene osservazioni di
potenti buchi neri in fase di accrescimento, ammassi giganti di galassie,
stelle attive e resti di supernova. Il commento di Patrizia Caraveo (INAF)
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DA LUNEDÌ 28 A GIOVEDÌ 31 MARZO
Il programma "Memex – La scienza raccontata dai protagonisti", trasmesso
da Rai Scuola, dedica un focus alla radioastronomia e spiega i traguardi
raggiunti da questa branca della ricerca astrofisica. Le quattro puntate
vedranno come conduttore in studio Nicolò D'Amico, presidente dell'INAF
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TUTTA COLPA DELL'EFFETTO MAREALE
Alcuni dei satelliti principali potrebbero essersi formati circa 100 milioni
di anni fa. Dunque successivamente al regno dei dinosauri, che risale al
Triassico superiore, quindi circa 230 milioni di anni fa. Lo studio su
The Astrophysical Journal
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COLPA DEI QUASAR
Circa 11 milardi di anni fa il ritmo a cui le stelle nascevano nell'universo
è rallentato, ma perché? Lo studio di un team di ricerca della Johns Hopkins
sembra aver trovato la soluzione al mistero: il colpevole è il vento di materia,
anzi, i quasar che lo emettono
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TRE MILIARDI DI ANNI FA IL CAMBIO DI ROTAZIONE
La Luna ci mostra sempre la stessa faccia, grazie alla rotazione sincrona
con la Terra. Ma uno studio appena uscito su Nature dimostra che
3.5 miliardi di anni fa lo scenario era molto diverso. La scoperta potrà
aiutarci a indagare il passato del nostro satellite e del nostro pianeta,
e forse anche a svelare l'origine dell'acqua che si trova sulle loro superfici
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SUPERFLARES DAL SOLE? NON SI PUÒ ESCLUDERE
Pubblicato su Nature Communications uno studio sui superflares:
intense tempeste stellari che, se investissero la Terra, darebbero origine
a distruzioni apocalittiche. Nel gruppo di ricerca internazionale anche
due ricercatori dell'INAF di Catania, Antonio Frasca e Alfio Bonanno
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LA ROADMAP EUROPEA
John Brucato (OA-Arcetri) illustra i punti attorno ai quali coordinare la
ricerca europea: studiare l'origine ed evoluzione dei sistemi planetari,
capire come si sono formati i composti organici nello spazio, comprendere
le interazioni tra rocce e materia organica, definire quali ambienti nel
nostro Sistema solare o in altri sistemi planetari sia abitabile e trovare
tracce di vita nei corpi del Sistema Solare
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ECCO LE GALASSIE PIÙ LUMINOSE MAI VISTE
Le ha scoperte, spigolando fra dati di Planck, un laureando della University
of Massachusetts Amherst. Hanno circa dieci miliardi di anni e, commenta
Carlo Burigana dell'INAF, «appaiono davvero come dei "mostri astrofisici": si
tratta probabilmente di galassie con una straordinaria attività di formazione stellare»
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SI TROVA SUL FONDO DEL CRATERE OXO
Scoperta dal team della missione Dawn della Nasa. Fondamentali per individuarla
sono state le osservazioni condotte dallo spettrometro italiano VIR, fornito
dall'agenzia Spaziale Italiana (ASI) sotto la guida scientifica di Maria Cristina De Sanctis
dell'INAF-IAPS di Roma
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LO SUGGERISCE UN ECCESSO DI LUCE BLU SOSPETTO
Un team internazionale di ricercatori, monitorando la supernova di tipo
Ia SN 2012cg per diverse settimane, potrebbe aver catturato per la prima volta
l'emissione proveniente dalla stella compagna. «Un risultato importante,
ma forse è ancora presto per cantare vittoria», commenta Filippo Mannucci
dell'INAF di Arcetri
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NUOVO MODELLO PER STELLE SIMILI AL SOLE
Raggiunta una certa età, tutte le stelle simili al Sole tendono ad assomigliarsi,
assumendo comportamenti assai prevedibili. Su questa considerazione si basa
un nuovo modello teorico che prende la stella a noi più vicina come riferimento
per determinare l'età di tutte quelle simili presenti nella galassia
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AL VIA I PROGETTI PER SPETTROGRAFI HI-TECH
E' stato firmato nella sede dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri
dell'INAF l'accordo tra ESO e il consorzio HIRES guidato dall'Istituto
Nazionale di Astrofisica, con il quale prende ufficialmente il via lo studio
di progettazione dello spettrografo ad alta risoluzione che equipaggerà il
futuro telescopio europeo E-ELT. Il 18 marzo invece è stato siglato il contratto
per lo studio di progettazione dello spettrografo MOS, sempre per E-ELT
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NON HA MAI INTERAGITO CON ALTRE GALASSIE
La galassia nana irregolare Wolf-Lundmark-Melotte si è sviluppata da sola,
lontana dall'influsso delle altre galassie e delle loro popolazioni stellari.
Il commento di Enrico V. Held (INAF-OAPd): «Il confronto delle proprietà
delle galassie nane isolate, come WLM, con altri satelliti della nostra Via Lattea,
aiuterà gli astronomi a capire l'evoluzione di questi affascinanti oggetti»
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È tutto, un saluto dalla redazione e buona lettura!
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