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domenica 2 novembre 2014

FUSIONE COMUNI MONTAGNA PISTOIESE, ATTO II° di MARCO POLI

RIPUBBLICO ARTICOLO DI MARCO POLI
DI SAN MARCELLO PISTOIESE

A proposito di fusione in montagna ATTO II°

2 novembre 2014 alle ore 13.34

La”febbre della fusione”non si vuole proprio arrestare e la cosa bella è che si leggono le opinioni più variegate di politici ed amministratori vari,anche di chi farebbe bene a stare zitto,almeno per decenza. Stamani per l'appunto leggevo un articolo sulle dichiarazioni del consigliere Mucci,in merito alla votazione della giunta di San Marcello avvenuta lunedì scorso,e sulla presentazione di un documento del PD, sempre sulla questione;ora il PD sanmarcellino che è una degna rappresentazione del Partito Democristiano nazionale,penso che prima di parlare o diramare comunicati stampa dovrebbe riflettere almeno due volte (o anche più),in quanto i casi sono:o manca di memoria o manca l'onestà intellettuale(o magari anche tutte e due le cose insieme),sembra che ogni volta ci scordi di varie cose,abbastanza gravi a mio avviso,primo che di tre circoli di paese,ci sono tre posizioni diverse sulla fusione a 4:Piteglio è sempre stato per il sì,Cutigliano per il no(e qui non è cambiato nulla),la sezione di San Marcello,paese che deve farsi sempre riconoscere un anno fa disse si alla fusione ma prima l'unione(come dire poche idee ben confuse),quindi come si può parlare di progetto comune?ci vuole abbastanza coraggio! E come scordare che fu,proprio più di un anno fa,il comune di San Marcello a far saltare il referendum per la fusione?se fosse avvenuto a quest'ora ci sarebbero i risultati e in caso di risposta positiva,probabilmente la prossima primavera ci sarebbero state le amministrative per il nuovo comune,quindi mi piacerebbe chiedere al consigliere Mucci dove era la “democrazia”di cui tanto gli garba pienarsi la bocca,l'anno scorso? Inoltre in questo periodo trascorso da allora,specialmente nell'anno toccato a San Marcello come presidenza,non mi sembra che ci sia stata volontà di far funzionare neppure l'unione dei comuni,che a cominciato a fare dei timidi passi,solo da quando la presidenza è toccata al sindaco di Piteglio Marmo,a cui và riconosciuto un grande impegno e che sicuramente non si meritava la coltellata effettuata dal duo Braccesi-Danti. Quest'ultimi due non si sono comportati bene,nè nei confronti degli altri sindaci,nè verso il Presidente dell'unione,visto che non hanno detto nulla e hanno fatto trapelare la notizia solo attraverso i giornali,ma come ho già detto sono stati molto furbi,dato che probabilmente se avessero fatto tutto alla luce del sole sarebbero stati bloccati dal loro stesso partito. C'è comunque del vero nelle parole del sindaco dell'Abetone,quando parla del non funzionamento dell'unione e che probabilmente la fusione a 4 penalizzerebbe tutti i comuni all'infuori di San Marcello,e se è vero che da una parte il duo Braccesi-Danti ha fatto questa mossa per cercare di rimanere indipendenti da tutto e tutti,è altrettanto vero che la giunta sanmarcellina ha mosso l'acceleratore solo per non perdere i territori di Abetone e Cutigliano in una eventuale fusione. Capibile,e non a”sorpresa”,come diceva l'articolo di stamani il voto contrario dei consiglieri d'opposizione di San Marcello,anche se favorevoli alla fusione,in quanto a questo punto si vuole”imporre”una decisione a chi ne ha già presa una,senza voler fare autocritica sui propi sbagli,o meglio voler ammettere che la giunta di San Marcello,ci ha fatto su una campagna elettorale sul comune unico,per poi fare tutt'altro. In generale mi sembra che la vera spaccatura della montagna,sia stata provocata dal comune a guida Cormio e dal PD sanmarcellino,la cosa poi che m'incuriosisce di più è che aldilà delle varie”frecciatine”che si tirano sui giornali,ma non si parlano nelle sedi di partito?di recenti molti politici coinvolti nel”caso-fusione”hanno postato foto,su social e altro,della loro partecipazione alla”Leopolda”(festa auto-celebrativa renziana),ma non si sono parlati neanche lì(della serie più uniti che mai). Se si analizza bene,con tutti i sindaci della montagna del PD o filo-renziani si può tranquillamente dire,che il casino è in casa loro,poi non ci saranno spaccature,ma in dei comuni,unione,provincia e regione a guida del solito partito,se avvengono di queste cose,non è che si può dare colpe ad altri. Io sono favorevole alla fusione a 4,ma se questa avverrà sarò sempre in prima linea per non far rieleggere questa classe politica o comunque continuerò a denunciare queste cose,perchè ricordate io(e il web)non scordiamo niente....

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