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domenica 9 novembre 2014

FRANCESCO SAISI - Riforma del Terzo Settore? Si, ma quella giusta......

Lunedì 10 novembre 2014 più di trenta organizzazioni del no profit italiano prenderanno parte all'audizione sulla riforma del terzo settore presso l'aula della commissione Affari Sociali, evento che sarà seguito in diretta anche su vari social network. In alcuni siti dedicati al volontariato si legge di quanto importante sia l'opportunità per individuare i punti nevralgici per la riforma e per suggerire varie modifiche da apportare.

La mia personale avventura nel mondo del volontariato è iniziata da poco tempo, ma un periodo già sufficiente a rendermi conto di quanto complicata e macchinosa sia la gestione nelle varie associazioni. L'ultima doccia fredda, ovviamente non quella riferita per raccogliere fondi a favore dei malati di Sla, che poi visto i tagli imposti dalla Legge di Stabilità gli unici ad averla subita sono proprio loro (1), l'ho ricevuta al termine del corso base per la formazione di volontari della Croce Rossa Italiana. Dopo la partecipazione a tutte le lezioni previste, la sera del ripasso generale in preparazione all'esame finale, mi è stato comunicato che a causa di un regolamento dello Statuto di C.R.I., dove al Titolo III - Soci, Doveri dei Soci, 16.2 d recita così: "non essere iscritti né iscriversi ad associazioni che perseguono finalità in contrasto con i principi del Movimento Internazionale e/o che svolgono attività direttamente concorrenziali a quelle della Croce Rossa Italiana. Le fattispecie di incompatibilità sono disciplinate dal Codice etico", non potrò prendere parte a nessuna attività in quanto già volontario di Misericordie d'Italia.
Inutile dire che la comunicazione mi ha lasciato alquanto perplesso e demoralizzato, tant'è che avevo deciso di non dare l'esame finale, ma visto che generalmente cerco di portare a termine gli impegni presi, se non altro come motivo di orgoglio personale, ho invece partecipato e con successiva comunicazione mi è stato riferito di averlo pure superato. Purtroppo credo proprio che questa nuova esperienza verrà abortita già sul nascere, l'amaro in bocca è tanto come la delusione. Quello che speravo potesse essere anche un modo di trarre vantaggio, come esperienza personale, il prestare servizio sotto un'altra associazione viene quasi da me interpretata come una sorte di spionaggio, tant'è che viene definita proprio attività direttamente concorrenziale.

Credo proprio che una bella riforma ci voglia, in quello che viene definito il Terzo Settore, come hanno comunemente dichiarato a Solferino, in occasione dell'Assemblea dei presidenti della Croce Rossa Italiana il 21 giugno scorso, i presidenti di ANPAS e Croce Rossa Italiana: "Insieme abbiamo la necessità di dare riposta alla domanda di trasparenza che arriva dall'Europa in tema di affidamento dei servizi. Basta con il meccanismo della gare al ribasso, i servizi ai cittadini non possono e non devono essere scadenti. Questo percorso comune coinvolgerà anche il terzo importante elemento del terzo settore, mi riferisco alle Misericordie"(2)

Francesco Saisi


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