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martedì 25 novembre 2014

DISOCCUPAZIONE NELLA MONTAGNA PISTOIESE di Marco Poli .


Oggi vorrei parlare di alcuni dati,che sono contenuti nella relazione-progetto che ho elaborato e presentato all'unione dei comuni dell'appennino pistoiese composta da:Abetone,Cutigliano,San Marcello Pistoiese,Piteglio e Sambuca Pistoiese,rielaborandoli sotto forma di articolo per meglio esporre il problema.

Uno dei principali problemi della montagna pistoiese,è sicuramente il lavoro,o meglio la mancanza di questo;chi vi scrive sa che è un problema comune a tutta l'Italia,ma vorrei rimanere in ambito strettamente locale,e a questo punto vorrei portare l'attenzione sui dati,qui di sotto riportati:


DISOCCUPAZIONE NEI COMUNI CHE COMPONGONO L'UNIONE AL 30 APRILE 2012


Sambuca Pistoiese totale disoccupati 178

Abetone totale disoccupati 83

Cutigliano totale disoccupati 127

Piteglio totale disoccupati 161

San Marcello Pistoiese totale disoccupati 700


Unione dei comuni totale complessivo 1249


La percentuale dei senza lavori ad aprile 2012 era del 17% contro la media nazionale del 13,5% ovvero il nostro territorio può vantare un 3,5% in più dei disoccupati su scala nazionale.

Questa era l'occupazione rilevata dai centri per l'impiego ad aprile

2012,ora di seguito i dati aggiornati al terzo trimestre 2013(settembre):


DISOCCUPAZIONE NEI COMUNI CHE COMPONGONO L'UNIONE AL III°TRIMESTRE 2013


Sambuca Pistoiese totale disoccupati 236

Abetone totale disoccupati 112

Cutigliano totale disoccupati 178

Piteglio totale disoccupati 218

San Marcello Pistoiese totale disoccupati 863


Unione dei comuni totale complessivo 1607



Queste cifre che sono pubbliche e consultabili al link: www.provincia.pistoia.it/indici/el_osservatorio_lavoro.asp


ci indicano che i disoccupati nell'unione dei comuni sono saliti,da 1249 a 1607,ovvero cisono ben 358 persone in più a casa.

In 17 mesi sono stati persi in media 21 posti di lavoro al mese,nei 5 comuni.

Inoltre questi numeri considerano solo gli iscritti al centro per l'impiego,

non considerando per esempio quei giovani,che avendo finito gli studi o

non potendoli più continuare(magari proprio per motivi economici),non

trovando lavoro non sono iscritti al centro dell'impiego.

Ora vorrei presentare degli ulteriori numeri,che però questa volta non presentano l'occupazione ma l'andamento demografico nella montagna pistoiese:


ANDAMENTO DEMOGRAFICO NEGLI ANNI 2012-2013


Sambuca Pistoiese

abitanti 2012 1694 abitanti 2013 1690 calo -4

Abetone

abitanti 2012 678 abitanti 2013 668 calo -10

Cutigliano

abitanti 2012 1559 abitanti 2013 1547 calo -22

Piteglio

abitanti 2012 1794 abitanti 2013 1753 calo -41

San Marcello Pistoiese

abitanti 2012 6641 abitanti 2013 6581 calo -60

Unione dei comuni

abitanti 2012 12366 abitanti 2013 12239 calo -127


Si nota come dal 2012 al 2013,ci sia stato un calo demografico,nell'unione di 127 persone,pari all' 1,03% della popolazione,dato preoccupante se si pensa che la tendenza è al ribasso ogni anno.

Certo c'è anche una parte di deceduti,ma rimane comunque un quantitativo

di gente rilevante,che si è trasferita dalla montagna verso lidi più floridi,

una parte sarà anche per lo smantellamento costante di servizi,che affligge

il territorio montano,ma diciamoci la verità la ragione principale,è la

ricerca di un occupazione.

Ora molte delle amministrazioni locali,tra cui 4 appena insediate,si sono

spese specialmente in campagna elettorale,in proposte per rilanciare il

lavoro in montagna,è anche vero che c'è in atto una vera e propria emergenza sociale,che bisogna tamponare con misure d'emergenza,atte ad evitare,per quanto possibile a forme di autolesionismo,che possano sfociare in gesti drammatici come il suicidio,all'accattonaggio, a delinquere e al lavoro nero,che in questo caso non và condannato,visto che è un sistema di sopravvivenza e non di evasione fiscale,in questo ambito andrebbe finalizzata la proposta che vò ad indicare,propio per diminuirlo ed evitare che invece che le persone,si approfittino di chi è senza lavoro per avere dei lavori a bassissimo costo,ai limiti dello sfruttamento, approfittando della situazione.

So benissimo che non è compito dello stato creare lavoro,ma vorrei ricordare l'articolo 3 della nostra costituzione:


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,economica e sociale del Paese.


È doveroso ricordare anche un altro articolo della costituzione,il primo quello che definisce tutto lo stato italiano:


L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti

della Costituzione


Vorrei ora portare l'attenzione sulla tabella(presente con l'articolo),dove ho raffrontato tutti i dati elencati nelle tabelle sopra riportate,e delle cose altresì descritte, producendo un ulteriore dato,quello del rapporto,in percentuale,tra aumento dei disoccupati e calo demografico,mi rendo conto che è una forzatura,perchè bisognerebbe togliere i deceduti,ma anche immettere i nuovi nati,e che comunque il calo non può essere additato solo alla disoccupazione,ma anche ad un sempre più alto calo dei servizi:poste, banche,sanità,autobus,e di recente persino giornali.

Facendo questo rapporto se ne deduce che il 38,3% di chi a perso il lavoro

tra il 2012 e il 2013, nell'unione dei comuni, si è trasferito in altri posti per

cercare una prospettiva futura migliore.

Ed a parte Sambuca dove vi è un dato molto inferiore rispetto alla media

(un appena 6,9%),la media è rispettata in tutti gli altri comuni,con una preoccupante impennata nel comune di Piteglio,dove quasi il 72% dei nuovi disoccupati ha scelto di trasferirsi,e se la tendenza non cambia,il prossimo anno il dato sarò in aumento(negativo),cosa che porterà negli anni ad una desertificazione demografica della montagna, e quindi alla morte di questo territorio.

In questo si inseriva la mia proposta dei Voucher Inps(che ripeto è a disposizione di chi me la richiederà)come una”misura di emergenza sociale” e non come”la soluzione”;esistono vari possibilità sul territorio,su cui anche io stò studiando,ma che per vari problemi che ben conosciamo: burocrazia,finanziamenti,possibilità attuative,ecc..ecc.. non possono essere realizzate velocemente,non che non vadino eseguite ma bisogna farle tamponando le emergenze sociali di cui parlavo sopra.

Secondo me le proposte migliori però verrano dalla gente volenterosa,che ha cuore questa meravigliosa(ma bistrattata)montagna,a cui la classe dirigente-politica ormai non pensa più,preoccupata ormai di alimentare se stessa,anche se c'è qualche piacevole sorpresa tra i nuovi amministratori come l'attuale Presidente dell'unione Luca Marmo,che dimostra di metterci buona volontà.

Non credo di aver fatto nulla di eccezionale,ho solo dato un piccolo contributo come potevo,ma la vera soddisfazione sarebbe se qualcun altro spinto dal mio gesto facesse altrettanto e chissà che non riusciamo a salvare il territorio.....

Marco Poli



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Distinti saluti
Marco Poli.
 

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