VOLENTIERI RIPUBBLICO:
L'inutilità di cercare lavoro.....
6 maggio 2013 .....
Quando in cominciai a cercare lavoro per la prima volta, esattamente vent'anni fa, la cosa era relativamente semplice, o almeno paragonata ad oggi; c'è da premettere che ero nato e vissuto vicino ad un grande polo industriale, Prato in Toscana, il grande tessuto fiorentino, come era meglio conosciuto fuori dalle vicinanze , e il lavoro abbondava, anche se non è di questo che voglio parlare ora, in quanto non m'interessa, il lavoro in sé, ma la ricerca di esso. Allora infatti, bastava, se non ci si poneva tanti problemi, andare nella ”via delle fabbriche”, ovvero una via dove c'erano stanzoni, di industrie,dalle più piccole alle più grandi, che era presente più o meno, in tutti i paesi, e iniziare a fare il giro, porta-a-porta (o meglio portone-a-portone), per chiedere se cercavano o avevano bisogno, e anche se uno avesse voluto fare il giro dei negozi, con il medesimo sistema non c'era problema. Solitamente,trovavi subito il responsabile, il titolare o comunque quello, con cui dovevi parlare, al massimo ti potevi sentire dire, di tornare ad un orario diverso , perchè in quel momento non era in ditta; alla fine della giornata potevi tornare a casa già con un lavoro, ma comunque avevi avuto delle risposte,anche se verbali,precise e definite! Nel mio caso, io allora ero diciassettenne, e l'unico vero ostacolo che c'era, è che ero a ridosso del servizio militare, unico vero ostacolo, dei maschietti, della mia età che c'era allora, ma per la cronaca, trovai comunque un posto da apprendista, che lasciai, non appena non ebbi più quell'onere da assolvere. Comunque per riassumere, in breve, quanto detto finora, il sistema per cercare lavoro, era semplicemente cercarlo, facendosi una passeggiata, in molti casi vicino casa, oppure andando a colpo sicuro, con il classico passaparola. Oggi, vent'anni dopo la cosa è degenerata! infatti siamo passati ad un sistema,in cui quello descritto, qui sopra poc'anzi, non è più attuabile, a meno che di non conoscere qualcuno in una ditta, ma dev'essere in una posizione molto vicina alla dirigenza o al titolare. Oggigiorno, di primo acchito, si deve preparare un curriculum, anche per i lavori più semplici, non per dirigenti d'azienda o altro, ma anche per fare il mestiere più semplice, cosa che la maggior parte della gente non sa preparare, e che nel 90% dei casi è inutile; ma anche dopo averlo fatto, si presentano dei problemi: i giovani che fino a quel punto hanno studiato,o che comunque si presentano per la prima volta,sul mercato del lavoro, non hanno di che riempirlo, se non con gli eventuali studi, fatti fino a quel punto, cosa che sarebbe dimostrabile anche esibendo, ed eventualmente lasciandone una copia, del diploma o della laurea, venendo liquidati con la ”mancanza d'esperienza lavorativa”, che se nessuno assumerà mai, quel giovane, continuerà a mancare in quanto non verrà mai impiegato, perchè non ne ha! Invece chi ha svolto il solito lavoro, per anni di seguito, viene inquadrato abile solo per quel dato impiego specifico, senza pensare, che di questi tempi, non ha più quel mestiere, proprio perchè il settore è in crisi, e deve gioco-forza re-inventarsi in un altro settore.
Invece se hai cambiato lavori, e nei hai lasciati, un buon 80% (come me) per motivi indipendenti dalla tua volontà, magari avendo fatto, pure delle vertenze per avere la liquidazione, incominciano il calvario, delle domande: che posto di lavoro? , quale posto di lavoro? , ti domandano perchè lo hai lasciato, e vi assicuro che è una rottura non da poco, senza considerare, che molte volte, da parte di chi pone le domande, vi è un atteggiamento, senza preoccuparsi neanche di nasconderlo, che si potrebbe riassumere nel pensiero: “se ha cambiato tanti posti, è perchè non l'hanno tenuto, dev' essere uno che ha poca voglia di lavorare!!!”, cosa che solitamente, ti fa sentire anche umiliato. Anche avendo superato lo scoglio, di avere preparato, il curriculum, cosa che pur non essendo vecchio, mi resta indigesto anche a me, a cui voglio aggiungere che esistono anche varie scuole di pensiero su come prepararlo: modello europeo, con foto, senza foto, con solo i lavori effettivamente fatti, con hobby, ecc....ecc....
Ma tornando, a quello che volevo dire, la domanda successiva è: come usarlo????
Solitamente lo si può lasciare nelle attività, sempre col metodo porta-a-porta, di cui si parlava all'inizio, ma nel più dei casi, viene preso per liberarsi della persona, senza che poi neanche venga letto, e finisca direttamente nel cestino della carta straccia, cosa che ho potuto constatare, con i miei occhi, in alcune ditte in cui ho lavorato. L'altro metodo è consultare un sito o un giornale di annunci lavorativi, per spedirli online, ma qui ci sono altre fregature e/o delusioni in arrivo: in primo luogo sono nati tanti giornali di annunci,che hanno l'unico scopo di vendere, lucrando sulle speranze delle persone, proponendo annunci improponibili; anche in internet c'è unsacco di siti non affidabili, lo stesso con i quotidiani... vi è infatti un noto giornale (che non nominerò per evitare denunce), che ogni lunedì, nella sua locandina mette in evidenza, in grande e neretto, che c'e sempre un TOT posti di lavoro disponibili, che verrebbe da chiedersi dov'è la crisi?? peccato che andando a vedere le 2 pagine di annunci, vanno tolti quelli delle agenzie interinali, che sono volti a farsi un database di schede di lavoratori, facilmente riconoscibili con un po' d'esperienza;
vanno poi tolti anche una serie di annunci, che poi risultano incompleti, in quanto chiamando, si viene a sapere che ricercano, persone sotto una certa età, o con altri sgravi fiscali, rimanendo con la domanda del perchè mettere annunci imcompleti?? se non per far credere che il lavoro ci sia. E quindi rimangono solo 2-3 annunci veritieri, che solitamente sono lavori particolarissimi, che sappiano magari il giapponese e il finlandese!!!
E comunque occorre ricordare che il fatto di doverli spedire per mail, di fatto, taglia via una buona parte di persone, solitamente rappresentata, dai non più giovanissimi, poco avezzi all'uso del computer, a cui vanno sommati una certa percentuale di gente,che anche se giovane è imbranata, con il computer, o che non può permettersi la connessione ad internet.
Oltretutto,quando si spedisce il Curriculum, via e-mail, raramente si riceve una risposta,di qualsiasi genere, negativa o positiva che sia; neanche i centri per l'impiego (enti inerti ormai), che sarebbero preposti a trovarti un lavoro, ti rispondono ... o se raramente lo fanno, è perchè hanno messo il risponditore automatico, al che viene anche il dubbio, se sia arrivato il messaggio!! Anche rivolgersi alle agenzie interinali, è ben poco fruttuoso, in quanto dopo aver fatto l'iscrizione, che richiede il portare il curriculum (che poi secondo me, dovrebbero essere queste agenzie ad aiutarti a farlo) e di compilare un modulo, dove oltre a porti nuovamente domande, che sono già nel curriculum, ti fanno altre domande molto creative, tipo quelle che fanno alla visita di leva (anche se questo accostamento sarà capito per lo più dagli uomini); poi c'è il colloquio, fatto da gente neolaureata, che non si è mai fatta neanche un giorno di lavoro, e che hanno dell'incredibile!!! Di recente ho trovato pure delle agenzie, che facevano mettere direttamente i dati nel computer, allepersone che si rivolgevano direttamente a loro, non facendo neanche più quella fatica; e alla fine raramente si viene richiamati, anzi si viene invitati a consultare i loro siti, e a mandare mail per candidarsi, alle offerte che ci sembrano adatte a noi (e allora loro esattamente cosa fanno???????); senza contare che molte di esse fanno semplicemente, i contratti alle persone, che hanno già esaminato le aziende, che li mandano da loro per non assumerli direttamente. Anche i supermercati e i centri commerciali, non hanno più i moduli per fare domanda di lavoro, ma invitano a fare la domanda on-line, ritornado quindi alle problematiche, che ho descritto prima, anzi peggiorandole!!!!!!! perchè i questionari sono lunghi da compilare e ostici anche per chi ha dimestichezza con i computer; c'è quello di una nota catena di fast-food, che è forse tra i più complicati, che ho mai visto (ammessoche nel frattempo non sia cambiato), che fa sembrare più semplice, mandare razzi sulla luna, che preparare panini.
La cosa peggiore di tutto , di questo sistema che si è sviluppato oggigiorno, è che dopo aver speso soldi per internet, per cartucce e carta per stampare curriculum, benzina e parcheggi per andare ad agenzie interinali (che sono quasi sempre collocate nel centro dei paesi e prive di parcheggi gratuiti), e per girare per aziende,non ti rimane nulla a dimostrazione di tutto questo, e anzi quando ti rivolgi alle istituzioni sociali, ti viene rivolta la domanda: ” ma lo stai cercando lavoro?”, ignorando tutto questo meccanismo, che invece loro dovrebbero conoscere e combattere, in quanto inefficace, umiliante elesivo,per quelle persone che si impegnano a trovare un lavoro. Non sorprende che al giornod'oggi,ci sia una percentuale sempre più alta,di gente che ha rinunciato a cercarlo! senza considerare la mitica frase: ”chi ha voglia di lavorare, lo trova”, pronunciata da gente a cui ancora va bene, o che prende, secondo me, indebitamente una pensione (non dianzianità) da vent'anni, e che non vede la tv, i giornali, internet o anche le semplici chiacchere della gente, dove la disastrosa situazione finanziaria e i suicidi di imprenditori e di ex-lavoratori, sono diventati una triste routine quotidiana.
Se siete delle persone senza lavoro, senza alcun ammortizzatore sociale o se semplicemente ne avete di care, in questa situazione, non abbattetevi, non date peso a chi vi dice che siete voi, e sopratutto non incolpate voi stessi , ve lo dice uno che ha subito, e subisce tutt'ora queste cose, ma non si è ancora voluto arrendere, anche grazie al sostegno di poche, ma buone persone, c'è la crisi è vero è innegabile, ma il sistema della ricerca del lavoro, che abbiamo oggigiorno, è uno delle cose più ignobili che esistano; io cerco di combatterlo come posso, e di diffondere il verbo, e a chi vi dice che volendo si trova, invitatelo a trovarvelo dietro compenso, che darete dopo aver riscosso il primo stipendio, per vedere cosa fa. E ricordate che non siete voi, non è colpa vostra, e se invece avete una persona cara, in queste condizioni cercate di sostenerla il più possibile, e sopratutto, vi chiedo con tutto il cuore di non fare gesti estremi, che non voglio neanche nominare, anche se sono comprensibili e vi si viene spinti, da questa società. E come ultima cosa voglio invece dedicare un pensiero, a chi invece ha scelto questa via, che non considero suicidi, ma omicidi della società, cerchiamo di cambiare le cose, in onore di queste persone e per tutelare le nuove generazioni per il futuro.
Marco Poli.
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