SERAVEZZA - Pochi giorni fa è stato reso pubblico il bilancio al 31 dicembre 2018 della Fondazione Terre Medicee.
La realtà dei dati contabili conferma ciò che il centrodestra di Seravezza va denunciando da anni, e cioè che siamo di fronte all’ennesimo passo falso dell’Ente di diritto privato al quale l'allora amministrazione Neri affidò la gestione dell’Area Medicea e che ogni anno beneficia di un contributo pari a 250.000 euro da parte del Comune di Seravezza.
Ripetendo cose già dette in più occasioni, ancora una volta rileviamo che niente è stato fatto per ridurre i debiti della Fondazione.
Al netto degli impegni assunti verso altri Enti nell’ambito del progetto I-Com, nel giro di un anno i debiti sono passati da 268.314 euro a ben 402.216 euro.
Il problema del notevole livello di indebitamento, pesante fardello che la Fondazione si trascina da quando il direttore era Manrico Nicolai, è ben noto agli organi della stessa.
In particolare al professor Franco Carli, attuale Direttore, che in occasione della “Convenzione regolante i rapporti tra il comune di Seravezza e la Fondazione Terre Medicee per la gestione delle attività culturali 2017-2021” ha disposto e firmato un piano di rientro che impegna l’Ente a ridurre progressivamente i debiti.
Secondo quanto leggiamo nel medesimo piano di rientro, alla fine del 2018 la Fondazione Terre Medicee avrebbe dovuto avere debiti pari ad euro 157.015 invece dei 402.216 effettivi, sempre al netto degli impegni con gli altri enti del progetto I-Com.
A fronte di questo fallimento epocale si contrappongono i boati di silenzio del sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella, che secondo quanto disposto dallo statuto della Fondazione Terre Medicee è anche il Presidente della stessa.
Premesso che le nomine di Manrico Nicolai e Franco Carli sono scelte ascrivibili alla volontà dell’ex sindaco Ettore Neri, ci chiediamo se l’attuale sindaco di Seravezza si deciderà finalmente ad affrontare il problema in occasione del prossimo consiglio di amministrazione della Fondazione Terre Medicee.
Se non vuol farlo per rispetto alla cittadinanza seravezzina le cui tasse finanziano questo costoso giocattolo, allora lo faccia per rispetto verso quanto scritto dal Revisore dei Conti, che ricordiamo essere un Organo della Fondazione, nella relazione che accompagna il bilancio al 31 dicembre 2018: «L’indebitamento continua ad apparire allo scrivente piuttosto elevato e deve essere perseguita una sua progressiva riduzione».
Francesco Speroni
Lega - Seravezza
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