Simonini: avanti a testa alta e orgoglioso di quanto fatto.
Con una nota Simone Simonini, ex candidato Sindaco della lista "Prima Barga" interviene dopo il risultato elettorale delle amministrative di Barga.
Per fugare ogni dubbio, dichiara Simonini- mai è stata in discussione una mia personale permanenza attiva nel mondo e nel percorso politico intrapreso in questi anni.
Credo che il lavoro e il buon agire alla fine paghi sempre, ne
sono testimonianza tutti gli attestati di stima ricevuti in questi giorni, sia da cittadini, sia da personaggi con ruoli politici e istituzionali locali e nazionali di varie estrazioni politiche.
sono testimonianza tutti gli attestati di stima ricevuti in questi giorni, sia da cittadini, sia da personaggi con ruoli politici e istituzionali locali e nazionali di varie estrazioni politiche.
Siamo prima di tutto persone che si impegnano gratuitamente per portare le istanze dei cittadini nelle sedi opportune, quali i Consigli Comunali.
Oggi però, più che mai, dobbiamo intensificare la presenza attiva sul territorio, per colmare le lacune viste in questo giro elettorale.
A Barga eravamo consapevoli di tutte le difficoltà, in primis la tempistica di lavoro, troppo pochi i 20 giorni concessi per preparare una lista e sbrigare tutta la parte burocratica.
Non giudico invece il percorso dei miei competitori, ma la scelta di avere un centrodestra spacchettato sicuramente non ha pagato.
Non è bastata la volontà di trovare un candidato Sindaco unitario, che potesse guidare un gruppo di centrodestra (ribadisco di centrodestra), con chiara espressione dei partiti della classica coalizione.
Più volte ho ribadito di essere a disposizione, ma di essere anche disponibile a fare un passo indietro, qualora si fosse riusciti a trovare la giusta unità.
Sfumati gli accordi, seppur in netto ritardo, ho deciso di partecipare alla competizione, portando chiara identità e riferimento politico verso l'elettorato.
Visto i numeri elettorali, il nostro risultato è nettamente inferiore ad ogni logica di calcolo preventiva.
Sicuramente, andrà fatta una seria riflessione sull'azione politica futura, per avvicinare la politica Romana e Fiorentina ai territori anche più marginali, in virtù del distacco tra i risultati nazionali, europei e locali.
Se qualcosa non ha funzionato, va ricercato ad un maggiore livello, poiché non è pensabile bruciare continuamente nuova classe dirigente territoriale.
Non nego che, a livello personale questa esperienza mi ha dato molto, ho finalmente maturato quella consapevolezza e sicurezza che in altre occasioni era venuta meno.
Con Barga al momento si conclude un percorso istituzionale sempre in crescita, che avrei voluto proseguire, sia per i cittadini che per curriculum politico personale.
Un percorso che però non azzera quanto di buono fatto fino ad oggi.
È giusto fare autocritica, ma con la consapevolezza del nostro buon agire in questa tornata, ripartendo dalle cose positive fatte.
Chi sbaglia paga, ma chi non partecipa o critica sbaglia due volte.
Non presentarsi sarebbe stato sicuramente più dannoso e pericoloso per una mancata e diversa offerta politica al cittadino.
Per amor di militanza e di partito, orgogliosamente ho sacrificato tutto, tempo, soldi energie e ruoli istituzionali.
Non mi accontento certo del 7.20% preso, però esco da questa esperienza fiero dei riconoscimenti delle persone di Barga e non solo, che pur non avendomi votato mi hanno ringraziato per lealtà, correttezza, impegno e capacità.
Adesso si apre una nuova pagina per me, vado avanti a testa alta e consapevole delle mie capacità.
Un ringraziamento doveroso oltre ai cittadini, va a chi si è speso sul territorio.
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