La prima tornata referendaria si
è conclusa,ce ne aspettano altre due in montagna,quella sulla
fusione del 8 e 9 maggio e quella ben più importante di ottobre,la
costituzionale.
Indubbiamente quello del 17
aprile è stata una sconfitta,non tanto del referendum in se,ma della
democrazia in sé.Un conto è votare su un quesito si o no,e veder
vincere la risposta opposta alla propria,un altro è veder annullare
il tutto per il non raggiungimento del quorum,sopratutto quando
questo è chiesto da un presidente del consiglio,che paradossalmente
non è stato eletto da nessuno.
Vero che questo referendum era
azzoppato.All'inizio
prevedeva
6 referendum.,5 dei quali molto più importanti ma
annullati con gli abili giochetti tanto cari al PD,ovvero
provvedimenti,deroghe,ecc... studiato a tavolino per annullare la
volontà popolare.
Ma
comunque quando si è chiamati ad esprimere il proprio
diritto/dovere,non ci dovrebbero essere ma che tengono.E se qualcuno
non vuole venire alle urne,non ci dovrebbe essere quorum facendo così
che a decidere siano solo quelli a cui interessa esercitare il
proprio diritto.
Detto
questo le ragioni del fallimento del referendum sullo stop alle
trivelle sono almeno 3:
-
Il menefreghismo della gente sulla questione,tra chi non l'ha capito ma neanche si è preoccupato d'informarsi o comunque pensa che siano questioni che non gli interessano.
-
Quelli che sostengono che”tanto sono tutti uguali”e che l'unico sistema per cambiare sia non andare a votare.La meglio che ho sentito il 17 è di un montanino che non andava a votare per protesta contro un governo che chiede di non andare a votare...come dire che uno tromba per mantenere la propria verginità.
-
La paura!infatti con l'invito da parte del premier non eletto di”astenersi”molti avranno avuto paura che andando a votare,venissero”schedati”come 5 stelle.Con questa paura dovuta a motivazioni più o meno legittimi,se ne sono stati a casa.
Nella
nostra zona,la montagna pistoiese,si è visto un comportamento
vergognoso da parte degli amministratori locali.Il Sindaco di San
Marcello Silvia Cormio,se corrispondessero al vero certi
comportamenti di cui si vocifera nel comune,si sarebbe allineata col
Sindaco d'Italia,ostacolando seppure in maniera velata il
referendum.Peccato che non sappiamo se sia vero o meno.Marmo Sindaco
di Piteglio non ha proferito parola neanche per condannare
l'astensionismo,un comportamento decisamente omertoso;meno male che i
suoi amministrati sono stati più bravi i lui e il comune di Piteglio
sia stato quello con più affluenza nella provincia di Pistoia.Omertà
anche da parte dei sindaci di Abetone e Cutigliano.
Il
segretario PD di San Marcello Innocenti,chiusa anche lei nel
silenzio,il”giorno dopo”non trova niente di meglio da fare che
accusare di incitare all'astensionismo sul referendum sulla
fusione,il meetup montagna a 5 stelle.Ma si sa che quando parla
commette gaf
ogni
volta,non fa più neanche notizia.
E
ora?Siccome ho la testa dura e son qui da anni a lottare si
ricomincia a lottare di nuovo,perchè
si è perso una battaglia,non la guerra e ricordatevi che è
difficile vincere contro chi non si arrende.
Vorrei
chiudere con una nota scritta da Gianroberto Casaleggio.
"Io
non mollo e continuerò a battermi insieme a milioni di italiani
onesti fino al successo del MoVimento che ho contribuito a fondare.
Chi sperava il contrario può mettersi l'anima in pace"
(Gianroberto
Casaleggio)
Distinti
Saluti
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