LE PECORE SI CONTANO A MAGGIO
ANZI A OTTOBRE 2016
Nel
referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si
prescinde dal quorum,
ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi
indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la
maggioranza degli aventi diritto, a differenza pertanto da quanto
avviene nel referendum abrogativo.
Questo
metodo di azione democratica, dovrebbe esistere anche per il
referendum abrogativo.
Il
referendum costituzionale, come sancito dall'artico 138
della Costituzione, può essere richiesto da "un quinto dei
membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli
regionali" . E' caratterizzato, inoltre, dall'assenza
del quorum. La Riforma Costituzionale, quindi, è approvata
se ottiene la maggioranza dei voti validi.
La
riforma del Senato è stata approvata in via definitiva alla Camera
dei deputati, ultimo passaggio previsto dall'iter legislativo. Ma non
è ancora finita, visto che prima di poter considerare compiuta la
riforma del Senato sarà necessario passare dal referendum
confermativo di questo autunno. Servirà la maggioranza di voti
favorevoli, ma senza nessun quorum.
Perché
un referendum confermativo?
Il
ddl Boschi sulla riforma costituzionale, è stato approvato dalla
Camera con 367 voti a favore e 7 contrari. Con la sesta e ultima
votazione il provvedimento, secondo quanto previsto dall'articolo 138
della costituzione, non avendo ottenuto la maggioranza di due terzi
dei componenti di ciascuna Camera, può essere sottoposto a
referendum popolare, che si svolgerà in ottobre. L'ultima
parola quindi spetterà ai cittadini. Con l'approvazione del
ddl finisce di fatto il bicameralismo paritario su cui si basa
la nostra Costituzione.
A
cosa serve il taglio dei senatori. Dai
315 sono previsti 100 inquilini di Palazzo Madama e
saranno così ripartiti: 74 consiglieri regionali, 21
sindaci, 5 personalità illustri
nominate dal presidente della Repubblica. Saranno i Consigli
regionali a scegliere i senatori, con metodo proporzionale, fra i
propri componenti. Inoltre le regioni eleggeranno ciascuna un altro
senatore scegliendolo tra i sindaci dei rispettivi territori, per un
totale, quindi, di 21 primi cittadini che arriveranno a Palazzo
Madama. La ripartizione dei seggi tra le varie Regioni avverrà "in
proporzione alla loro popolazione" ma nessuna Regione potrà
avere meno di due senatori.
La durata del mandato di questi ultimi
sarà di sette anni e non sarà ripetibile. Andranno quindi a
sostituire i senatori a vita e saranno scelti con gli stessi criteri:
"cittadini che hanno illustrato la patria per i loro altissimi
meriti" (forse, coloro che diranno sempre “SIGNORSI')”oppure
i soliti assenteisti.
Con
questa manovra, il Governo avrà una corsia preferenziale per i suoi
provvedimenti, la Camera dovrà metterli in votazione entro 70
giorni. Il potere esecutivo si rafforza ulteriormente a scapito del
legislativo.
I
senatori, non saranno più eletti durante le elezioni politiche, ma
in forma comunque diretta durante le elezioni regionali. Ad esempio
attraverso un listino apposito o attraverso la nomina dei più
votati. Il meccanismo sarà comunque proporzionale ai voti
conquistati a livello nazionale - per evitare uno strapotere che già
ci sarà alla Camera - e i neo-senatori dovranno essere confermati
dal consiglio regionale.
La
farsa dei poteri dello Stato. Il Senato avrà indietro alcuni dei
poteri che gli erano stati sottratti, tra cui il più importante è
quello in materia di politiche comunitarie. Come doveva essere
all'inizio del percorso di questa riforma, insomma, il Senato si
occuperà di enti locali italiani e anche di Europa. Avrà poi il
ruolo di controllore delle politiche pubbliche e di controllo sulla
Pubblica Amministrazione. Potrà infine eleggere due giudici della
Corte Costituzionale.
Soddisfatto
il presidente del Consiglio Matteo
Renzi,
che su questo voto, avrebbe puntato tutto.
"Ora
l'Italia è il Paese più stabile d'Europa. Si è dimostrato che la
democrazia vince e trionfa. È un passaggio importante per la
politica che dimostra di essere seria. Meno politici meno soldi alle
Regioni, più chiarezza nel rapporto tra Stato centrale e il
territorio. Si tratta di un gigantesco passo in avanti per la
credibilità delle istituzioni. È una questione di serietà".
(La casta avrebbe votato per avere meno soldi?)
Va bene essere
ingenui ma così si passa la parte.Cosa pretende in cambio la
minoranza del PD?
Le opposizioni non hanno votato, sono uscite dall'aula dopo le dichiarazioni di voto. In aula sono rimasti solo la maggioranza che sostiene il governo e i verdiniani di Ala.
Le opposizioni non hanno votato, sono uscite dall'aula dopo le dichiarazioni di voto. In aula sono rimasti solo la maggioranza che sostiene il governo e i verdiniani di Ala.
La
Lega è stata
tra i primi gruppi a dichiarare l'uscita dall'aula: "Non saremo
complici di Renzi e del suo governo che usa questo testo, per altro
incostituzionale, per fare passerella politica" ha detto il
capogruppo alla Camera Massimiliano
Fedriga. Sulla
stessa linea, Sinistra
Italiana che
Forza Italia.
Il capogruppo alla Camera Renato
Brunetta
ha parlato di "congiura di palazzo": "Questo
Parlamento doveva fare la riforma elettorale dopo la sentenza della
Corte costituzionale che aveva cassato il Porcellum e invece Renzi,
con una congiura di palazzo, si è impadronito dei parlamentari di
Bersani, del Pd, e con colpi di mano multipli sta distruggendo la
democrazia parlamentare", cioè di tutti coloro che sono lì per
il BENE DELL'ITALIA.
Per Silvio Berlusconi, "la Costituzione andava cambiata tutti
insieme, Renzi è arrogante". Critico in un tweet Matteo
Salvini.
Solo
scene patetiche, sappiamo tutti che se volevano fermare un governo
mafioso avevano avuto TUTTI più di una occasione, non vengano a fare
i falsi moralisti, hanno appoggiato più volte con i loro consensi e assensi a minare la carta della democrazia.
Con
la modifica del Titolo V della Costituzione, viene rovesciato il
sistema per distinguere le competenze dello Stato da quelle delle
regioni. Sarà lo Stato a delimitare la sua competenza esclusiva
(politica estera, immigrazione, rapporti con la chiesa, difesa,
moneta, burocrazia, ordine pubblico, ecc.).
prima
il senato controllava il governo e decideva se le leggi governative
da approvare erano costituzionali o anticostituzionali e poteva
bocciare le proposte del governo o chiederne le
rettifiche.............dopo, il contrario; è il governo .”diciamo
il I° ministro?” che da il benestare al senato di occuparsi o
controllare questo o quel settore.
Secondo
voi cosa sarà il senato?
Un'estensione
del tentacolo del polipo
manovrato ad hoc dal presidente del consiglio.............Mussolini
non avrebbe saputo far meglio.
Gli
italiani quelli veri
che partecipano ad ogni manifesta democrazia saranno chiamati ad
esprimere la Loro opinione in ottobre 2016, e non esiste quorum che
tenga.
Pensa
di cantar vittoria, ”le pecore si contano a maggio”----- anzi
in questo caso in ottobre.
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