Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF | |
INGANNEVOLI SONO LE GALASSIE LINERS Si travestono da buchi neri supermassicci. Alla scoperta, presentata oggi da Francesco Belfiore all'AAS227, in Florida, hanno preso parte tre astrofisici italiani tutti quanti all'estero: oltre allo stesso Belfiore, Claudia Maraston e Roberto Maiolino, che Media INAF ha intervistato | |
IMMORTALATO PRIMA E DOPO LO SPEGNIMENTO Lo strano caso del quasar mancante Grazie alla lunga durata della Sloan Digital Sky Survey è stato possibile osservare un quasar a distanza di dodici anni. Il risultato è stato sorprendente: il quasar ha diminuito di 50 volte l'intensità della sua emissione in questo breve lasso di tempo. Il commento di Andrea Merloni del Max-Planck Insitute for Extraterrestrial Physics | |
CAPTATI DA WISE E SPITZER Segnali infrarossi dalle stelle in fuga I due telescopi spaziali della NASA hanno osservato il comportamento di alcune stelle fuggitive, espulse a velocità supersonica dai loro siti di formazione | |
I DATI DI HUBBLE, CHANDRA E SPITZER Quanto "pesa" un ammasso di galassie? IDCS 1426 si trova a 10 miliardi di anni luce dalla Terra: è così lontano da noi che la luce rilevata dai telescopi risale a quando l'Universo aveva circa un quarto della sua età attuale. Pensate che la sua massa è pari a quella di 500 trilioni di stelle simili al nostro Sole. E se questo non bastasse a renderlo speciale, IDCS 1426 è anche l'ammasso di galassie più massiccio rilevato ad un'età così precoce | |
SOTTO LA LENTE DEL TELESCOPIO SPAZIALE CHANDRA È un buco nero supermassiccio che sta attraversando una fase di violente eruzioni. Si trova all'interno della galassia NGC 5195, nel sistema Messier 51, e i dati sembrano indicare che stiamo assistendo a una fase intermedia del processo di feedback, ovvero il rimescolamento del gas interstellare da parte dei getti del buco nero | |
RISCRITTO IL SOFTWARE DEL SATELLITE DELLA NASA Grazie a PASS 8, il nuovo software che ricostruisce l'interazione dei fotoni gamma con i rivelatori di Fermi, il satellite della NASA, cui l'Italia collabora con ASI, INAF e INFN, dedicato allo studio della radiazione gamma di alta e altissima energia, l'esperimento è ora in grado di fornire prestazioni senza precedenti | |
IL SALUTO DEL DIRETTORE Cambio alla guida di Media INAF A dirigere Media INAF non sarò più io, ma due validi componenti di una redazione che ha permesso a questo giornale on line dedicato all'astronomia e all'astrofisica, ma non solo, di raggiungere un certo successo nell'ambito di questo settore, di nicchia certo, ma forse è proprio questo che ne caratterizza il valore | |
PRESENTE NEL CUORE DEI GIGANTI GASSOSI Ecco l'idrogeno metallico, o quasi Ricercatori dell'Università di Edimburgo sono riusciti a ottenere una forma iniziale di idrogeno metallico, un "materiale" che esiste solo a pressioni elevatissime e che si ritiene costituisca molta parte interna dei pianeti giganti gassosi | |
RISOLTO UN VECCHIO MISTERO La natura delle antiche nubi di gas Osservazioni profonde realizzate con i maggiori telescopi terrestri hanno permesso di individuare antiche nubi di gas freddo. I risultati di questo studio, riportati su ApJ Letters, forniscono nuovi indizi per la soluzione di un vecchio problema che riguarda la natura dei cosiddetti 'damped Lyman alpha systems' | |
LE IMMAGINI DI SPITZER Nel 2015 un team di esperti ha trovato ben due candidati nella galassia M83 e altri tre oggetti candidati nelle galassie NGC 6946, M101 e M51. Questi cinque oggetti imitano le proprietà ottiche e infrarosse di Eta Carinae, indicando che ognuno contiene molto probabilmente una stella molto massiccia sepolta da un alone di gas e polvere 5 o 10 volte la massa del Sole | |
UNO STUDIO INTERNAZIONALE MULTIBANDA Un team internazionale di scienziati, guidato da ricercatori dell'Università di Kyoto, afferma che i buchi neri possono essere osservati anche nella banda visibile. Lo studio ha riguardato V404 Cygni, un sistema binario che contiene un buco nero, ed è stato condotto da una rete mondiale di telescopi da Terra e satellitari. I risultati sono apparsi oggi sulla rivista Nature | |
DOVE CERCARE LE CIVILTÀ INTERSTELLARI? Opportunità dell'ammasso globulare Uno studio recente, presentato oggi al 227° meeting dell'American Astronomical Society, suggerisce che gli ammassi globulari, sistemi stellari molto densi e compatti che risalgono all'epoca di formazione della Via Lattea, potrebbero rappresentare luoghi particolarmente speciali dove cercare pianeti potenzialmente abitabili. Lo scopo è quello di individuare la presenza di segnali artificiali generati da qualche civiltà intelligente |
Gli ultimi video e audio di MEDIA INAF | |
08.01.2016 | |
08.01.2016 Nane bianche travestite da buchi neri? Ce ne parla Roberto Maiolino | |
08.01.2016 Intervista a Federica Bianco su V404 Cygni, il buco nero che si vede | |
05.01.2016 | |
04.01.2016 | |
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