ulivi

ulivi
BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

giovedì 31 luglio 2014

IL PD E LE PREFERENZE... SENZA NON AVREBBERO I SOLDI DELLE PRIMARIE , E' UNA TRUFFA !!!

A MATTEO RENZI DI CERTO NON FREGA UNA MAZZA DEL VOLERE DEI CITTADINI...
PENSA SOLO A FAR CASSA PER IL PD , ORMAI UN CARROZZONE COSTOSISSIMO !!!!
SOLO QUESTO INTERESSA LORO , HANNO PURE TAGLIATO "L'unità" .....
PER NON FAR FALLIRE QUEL COSTOSISSIMO CARROZZONE DEL PD !!!!!

Non gli puo' fregar di meno delle riforme , pensano solo ai loro interessi politici, di partito e di poltrone....
Poi l'italia puo' anche fallire, tanto hanno tutti i fondi all'estero !!!!

mercoledì 30 luglio 2014

LE RICHIESTE DEI CITTADINI ALLE ISTITUZIONI IN SEGUITO ALLA CHIUSURA DEL BRENNERO

LETTERA DI RICHIESTE DEI CITTADINI ALLE ISTITUZIONI
DAL COMITATO PAESANO DI CHIFENTI E VOLENTIERI RIPUBBLICO:

Riunione Cittadini di Chifenti e di comuni limitrofi del 28 Luglio 2014

Durante la riunione indetta a Chifenti, dove hanno partecipato diversi Cittadini di comuni limitrofi come Bagni di Lucca e frazioni come il Piaggione, a causa del principale problema dell’interruzione della Strada Statale, causata da un cedimento del margine del fiume e di metà carreggiata adiacente allo stesso, dopo un acceso dibattito, sono emersi diversi punti e idee da sottoporre all’attenzione delle amministrazioni locali, che di seguito andrò ad elencare.

Punti ed idee da sottoporre all’attenzione dei Sindaci partecipanti:

Interruzione strada al Km 43

1) Mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria, da parte dell’Anas, della strada statale del Brennero dalla frazione Piaggione fino alla Lima.

2) Richiesta primaria dei cittadini di un’esecuzione immediata dei lavori di Ripristino del pezzo di strada statale, soggetto della discussione, consigliando turni di lavoro forzati dalle 06.00 alle 14.00 e dalle 14.00 alle 22.00 al fine di riavviare la viabilità nel più breve tempo possibile così da ridurre al minimo i danni economici e disagi di collegamento che essa sta arrecando alle attività commerciali  e ai cittadini.

3) Richiesta accessoria al punto 2 di esser messi a conoscenza sin da subito del progetto per il ripristino della sede stradale, soggetta al danno, con relativi capitolati di spesa e di appalto, con specifica volontà da parte della popolazione, deciso tramite assemblea, di dare un tempo di 3 al massimo 4 giorni per esser messi in visione dei documenti sopra richiesti, qualora la richiesta non venisse accolta i cittadini di comune accordo si muoveranno seguendo altre strade molto più persuasive.

4) Soluzione alternativa al ripristino immediato, può essere, una struttura temporanea  gestita dal Genio Civile individuata dai Cittadini con il nome del Ponte Militare Bailey che darebbe risoluzione immediata al problema viabilità con contestuale attenzione al commercio delle attività Commerciali nonché al fine di prendersi maggior tempo per fare un lavoro di ripristino più accurato.

5) Sulla stessa linea dei punti 2, 3, richiediamo intervento immediato sui tratti di strada soggetti al solito problema di decadimento fra Borgo a Mozzano e loc. Socciglia prima che avvenga lo stesso problema avvenuto sul tratto al Km 43.

6) si richiede una maggiore e più accurata attenzione al posizionamento dei cartelli di segnaletica, in quanto, come nel caso della frazione Piaggione, ha generato un isolamento inutile della stessa, arrecando gravi danni alle attività commerciali presenti che fanno del passaggio turistico e non solo, il loro guadagno primario, tale da creare un movimento di raccolta firme gestito dal Bar Micheli e Bar la Vela a supporto della cittadinanza locale.

7) stesso problema lo possiamo riscontrare nel tratto di strada adiacente al Ponte del Diavolo, che ha generato analoghi problemi alle attività Commerciali presenti sul tratto e che fanno del passaggio turistico il proprio sostentamento.

8) ricordo che Il Ponte del Diavolo, riconosciuto come probabile candidato al patrimonio dell’ Unesco, versa in gravi condizioni strutturali dovute ad una mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia della struttura in oggetto e sia del letto del fiume Serchio.

9) vista l’emergenza, che si è venuta a creare, con conseguente viabilità spostata sul Ponte di Calavorno, poniamo all’attenzione dei Sindaci presenti, lo stato critico in cui versa il ponte stesso e la pericolosità che si potrebbe generare con l’aumento del traffico soprattutto pesante che si sta verificando in questa emergenza.

10) sottolineiamo il problema grave che si sta riscontrando sulle emergenze sanitarie che a causa del traffico, non riescono a garantire un servizio di emergenza adeguato e dovuto alla popolazione.

11) evidenziamo inoltre il problema che si potrà creare con l’apertura delle scuole nel mese di Settembre  con conseguenti disagi, maggior traffico e con un inevitabile peggioramento delle situazioni che stiamo vivendo.

12) durante l’assemblea è emersa la forte richiesta dei cittadini di conoscere il Responsabile che non ha ottemperato alle normali manutenzioni, vedi danni attuali, vedi chiaviche da pulire, taglio degli alberi sopra strada, poca attenzione ai movimenti franosi, evidenziando un quasi totale menefreghismo nella risoluzione dei vari problemi, non considerando neanche le  relazioni Ufficiali,  come quella fatta dal responsabile dell’Ente Bacino e regolarmente depositata presso l’ufficio tecnico di Borgo a Mozzano, dove si evidenziava l’esigenza di alleggerire la pressione del flusso del fiume.

13) diversi cittadini hanno riscontrato, nel visionare da vicino il danno in questione, la mancanza di armature nel cemento del muro di contenimento del fiume e la conseguente erosione anomala che si sta generando, non solo nei tratti sopracitati ma in tutta la sponda, preoccupando i cittadini di eventuali crolli in altri punti. Si consiglia di controllare eventuali capitolati e renderli pubblici.

14) i Commercianti richiedono, causa l’inevitabile perdita di profitto che questa emergenza ha causato e causerà, una maggiore attenzione da parte delle Amministrazioni in sede di richieste fiscali quali Imu, Tares. I Cittadini richiedono inoltre che lo Stato, in sede di dichiarazione dei redditi, riconosca l’evidente mancanza d’introiti che questa situazione ha  generato  alle attività commerciali, concedendo loro sgravi fiscali.

15) i Cittadini richiedono, inoltre, alle Amministrazioni delle delibere ad hoc, rivolte ai vigili urbani che normalmente non possono uscire oltre il confine del proprio comune, al fine di permettere loro di coadiuvarsi in un servizio di sicurezza e di regolazione del traffico maggiormente efficace.

I Cittadini .

“Vogliamo specificare che la natura e la volontà di questa Assemblea che ha voluto la presenza dei Sindaci, non ha lo specifico scopo di additare le Amministrazioni locali come causa del problema, ma quello di ricercare in loro Collaborazione e Coesione d’Intenti nell’ appoggiarci fattivamente nella nostra dovuta e giusta protesta.
Sicuri di un vostro coinvolgimento fattivo e reale nei confronti della vostra popolazione e sottolineando che se le nostre aspettative verranno deluse, ci muoveremo di conseguenza.”

Qui di seguito vi ricordiamo e vi specifichiamo il principale ruolo, funzione e i compiti istituzionali dell’ Ente Anas:

“Gestire le strade e le autostrade di proprietà dello Stato, nonché provvedere alla loro manutenzione. Vigilando, inoltre, sull’esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione.”

Il documento in essere è stato redatto grazie alla collaborazione ed il coinvolgimento dei cittadini delle frazioni di Chifenti, Piaggione, Fornoli, Bagni di Lucca Villa, e la fattiva collaborazione dei cittadini di Borgo in Movimento.
               
 

                                                                                     Vice Presidente Comitato Paesano di Chifenti
                                                                                                           Fabrizio Gugliara

SAGRA DELLA TRIPPA A GHIVIZZANO - 2/3 - 9/10 - 14/15/16 AGOSTO

Vi consiglio vivamente di andarci
Ci si mangia benissimo
Con un bel servizio

ORGANIZZATO DAL:
G.S.D. GHIVIZZANO BORGOAMOZZANO

"oltre alla buonissima trippa , potete gustare:
La polenta incaciata , grigliate di carne , salumi e formaggi tipici , torte coi becchi , e tanto altro ancora....
Ogni sera intrattenimento musicale e domenica 3 agosto:
LA CORRIDA DI GHIVIZZANO !!!!!

https://www.facebook.com/events/835633896447185/?ref=br_rs
_________________________________________________________________________________________

IO CI SARO'......

LETTERA DI FRANCESCO SAISI: NUMEROSI DISSERVIZI IN VALSERCHIO

RICEVO E VOLENTIERI RIPUBBLICO:

Fermiamoci un attimo e ragioniamo tutti insieme... Sanità, viabilità e quant'altro i nostri numerosi politici locali non sono in grado di gestire? L'incapacità dei più riesce a sopperire anche quello che alcuni volenterosi riuscirebbero a fare. I comunicati e le smentite rivolte ad un'associazione di volontariato locale sono l'esempio lampante, la scusa della mancanza di volontari, come se i volontari a mo' di sponsor potessero riempire le casse di un associazione le cui gestioni precedenti hanno messo in ginocchio o per rendere meglio l'idea in mutande. Oggi il volontario ha più responsabilità di quanto non si riesca ad immaginare, il volontariato sta diventando manovalanza a costo zero. Se veramente secondo voi il problema delle associazioni è la mancanza di volontari e sicuramente lo è ma non nella maniera in cui lo evidenziate, cioè sotto il profilo economico, faccio un appello a sindaci, assessori, consiglieri, senatori e chi più ne ha più ne metta, provate a dare il buon esempio dedicandovi all'attività di volontari soccorritori, ovviamente lavorando in prima linea non stringendo le mai e arrivederci, il tempo libero credo non vi dovrebbe mancare, soprattutto a chi tra di voi campa di politica, forse molte altre persone stimolati dal vostro esempio seguirebbero, una volta tanto nella giusta maniera, le vostre tracce. Lo stesso premier Matteo Renzi di cui molti politici nella vallata sono portabandiera, al Festival del Volontariato a Lucca, non mi stancherò mai di dirlo, si gongolava, tra l'altro in piena campagna elettorale, su quanto il volontariato fosse importante. Si fa presto a parlare dall'alto dello scranno, quando una nuova amministrazione prende in mano un ente pubblico in deficit, per risanarlo, applica manovre e contromanovre, tasse e tagli, ed ecco che prima o poi si risana il tutto. Anche il governo dei tecnici ha lavorato più o meno in questo modo, ovviamente mettendo in mutande gli italiani e senza risolvere poi molto. Riallacciandomi al discorso amministrazioni sbagliate mi chiedo come sia possibile che in Italia chi sbaglia difficilmente paga, soprattutto quando gli sbagli vanno a nuocere alla comunità, vedi la superficialità della manutenzione del nostro territorio, e mi limito solo ad evidenziare, visto che è cronaca di questi giorni, come la viabilità in bassa vallata sia difficoltosa a causa di un tratto di strada che da mesi era in balia delle ondate del Serchio, la sanità pubblica che piano piano passerà sempre più ai privati fino ad arrivare ad aziende messe in liquidazione dove enti locali hanno la maggioranza delle quote azionarie. Se non sbaglio ci dovrebbero essere delle figure la cui mansione, o delega, rientra nel far si che questi eventi non accadano. Invece niente, non si sente nemmeno parlare di dimissioni di chi ha fallito clamorosamente. Vorrei chiedere a voi che comandate ed avete in mano il timone della valle di lacrime, come vorrei chiederlo a chi ha in mano quello del Bel Paese, quando riflette, sempre se riuscite a farlo, su come questo territorio vada sempre più alla deriva, non vi sentite ogni tanto come il comandante di una nave da crociera il cui relitto verrà smantellato a breve? Beh, in ogni caso io sto ben attento agli inchini.

martedì 29 luglio 2014

RIUNIONE PER LA CHIUSURA DEL BRENNERO PER FRANA CON I SINDACI DI BORGO, BAGNI E COREGLIA

A CHIFENTI , 29/07/14 martedì , ore 21:15
CON PIU' DI 250 PERSONE INTERVENUTE, UN PESO INCREDIBILE.

PRENDIAMO ATTO DELL'IMPEGNO CONCRETO DEI VARI SINDACI PRESENTI
Andreuccetti ha riportato le promesse di ANAS , che in circa venti giorni riaprirà
Il senso unico alternato ed in due mesi il termine dei lavori.

Hanno promesso di risolvere le varie criticita' presenti , e ci saranno i vigili al ponte di calavorno !!!!

Diamo fiducia , restando come lupi con il fiato sul collo......
Il piano e gli appalti abbiamo chiesto che siano pubblici con l'intervento di Michele Mazzanti.

Con il mio intervento, ho chiesto quale sara' il futuro in questo inverno, visto che la manutenzione e' ormai nulla o minimale , ed ho chiesto che sia fatto un progetto che non ci colga impreparati !!!!
Altrimenti ci ritroveremo ad affrontare tante altre emergenze......

Abbiamo recepito e registrato gli interventi e ci ricorderemo.....
Speriamo davvero che lavorerete bene , cari sindaci, e speriamo che starete con il fiato sul collo agli enti preposti, come noi faremo con voi !!!!

Stasera i cittadini hanno fatto pesare la loro forza con  il numero delle presenze , presenze che se forti muovono le montagne.
Buono il  contraddittorio che si e' creato , che anche se con critiche , ma anche consigli , speriamo che quest'incontri si possano ripetere.

LA SERATA E' STATA COSTRUTTIVA , MA I CITTADINI SONO INCAZZATI , HA CONCLUSO MICHELE MAZZANTI !!!!

Speriamo che da queste serate nasca un comitato , che consigli , e che anche controlli cio' che i politici fanno.....

ANCORA PROBLEMI DA BIOGAS, UN NUOVO CASO DALLE MARCHE

VOLENTIERI RIPUBBLICO:

BIOGAS MARCHE: SCOPPIA UN ALTRA BOMBA

Da tempo, anche assieme agli amici dei comitati e dei coordinamenti di altre regioni appartenenti al Coordinamento Nazionale Terre Nostre, abbiamo evidenziato presunte irregolarità riguardanti le emissioni a camino di impianti a biogas.

Nello specifico, la questione è molto chiara: la legge (All. 1 alla Parte V del Dlgs 152/2006) prevede un limite di 150 mg/Nm3 per i COT (Carbonio Organico Totale), ricomprendendo in questo la componente metanica, come sancito anche dalla sentenza del TAR Piemonte n.1046 del 9 ottobre 2013 e confermato dal Consiglio di Stato con sentenza n. 3316 del 02.07.2014.

Talvolta, nelle autorizzazioni rilasciate in alcune Regioni, risulta invece siano state considerate le emissioni di COT prive della componente metanica, che costituisce la gran parte delle stesse.

E notizia di questi giorni che due impianti marchigiani (Loro Piceno e Corridonia) già costruiti ed in esercizio, sottoposti ai controlli a camino dell ARPAM, avebbero fatto rilevare il superamento dei limiti di legge sopra indicati per i COT (misurato 1292 mg/Nm3 a fronte del limite di 150 mg/Nm3 del Dlgs 152/2006, cioè quasi 9 volte il limite di legge !!!).

La notizia è gravissima: va ricordato che il rispetto della legge, anche e soprattutto per quello che riguarda le emissioni in atmosfera è imprescindibile ai fini della tutela dell Ambiente e, quindi, della Salute e dei diritti dei cittadini.

Bene hanno fatto, quindi, i sindaci dei comuni interessati ad avviare una istruttoria con il coinvolgimento dell ASUR al fine di verificare la procedibilità di una eventuale ordinanza di sospensione dellattività.

Vorremmo però segnalare un altro aspetto a nostro parere molto grave che fa emergere la vicenda odierna.

Entrambi questi impianti sono stati sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale postuma, con tutte le criticità che abbiamo più volte rilevato in merito alla percorribilità di tale procedimento ex post (vedere, a titolo esemplificativo, qui, qui qui).

Avevamo già lanno scorso inviato una nota di diffida a tutti le province delle Marche, prima dell avvio dei diversi procedimenti di VIA ex post, al fine di ritenere irricevibili le istanze di screening e/o VIA postume. A conferma della fondatezza delle nostra nota, va detto che, come è noto, il Governo Regionale prima e Statale oggi, hanno successivamente tentato di fare approvare delle norme per rendere appunto possibile la VIA postuma, con ciò chiarendo quindi, all evidenza, la sua presumibile precedente improcedibilità.

Nonostante il nostro invito a non procedere, per altro inoltrato per conoscenza anche alla Procura della Repubblica (tutti i procedimenti delle Pubbliche Amministrazioni possono infatti essere aperti se fondati su pieni requisiti legittimazione, la cui verifica spetta al responsabile del procedimento ai sensi dell Art. 6 della L. 241/90) i funzionari della provincia di Macerata (ma anche di altre Province) hanno comunque ugualmente ritenuto di andare avanti con lavvio dei procedimenti di VIA postuma.

Per l impianto di Corridonia, ovvero uno dei due impianti per i quali, dalle notizie odierne, risulterebbero superati i limiti di legge, non solo si sarebbe proceduto comunque con la VIA postuma, ma addirittura la Provincia di Macerata avrebbe dato pochi giorni fa un parere positivo (con prescrizioni) alla VIA, per la compatibilità ambientale del progetto (v. Determinazione Dirigenziale n. 234 del 07.07.2014).

Alla luce di quello che è apparso oggi, ovvero che il riscontro dell ARPAM avrebbe evidenziato come limpianto non rispetterebbe i limiti delle emissioni, chiediamo al Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, al responsabile del procedimento Roberto Ciccioli ed al Dirigente del Settore Ambiente Dott. Luca Addei come ciò sia stato possibile. Come cioè sia stato possibile dare il parere di VIA positivo per la compatibilità ambientale ad un impianto per il quale l ARPAM ha oggi dimostrato e misurato il mancato rispetto dei limiti di legge per le emissioni in atmosfera.

Chiediamo inoltre alla Regione Marche come sia stato possibile rilasciare l Autorizzazione Unica di questi impianti che dimostrerebbero di non rispettare le normative ed i limiti per le emissioni ivi previsti. Chiediamo inoltre se tutto ciò non costituisca motivo ulteriore, oltre a quelli che abbiamo più volte già ben dettagliato, sia agli atti degli Enti interessati, sia pubblicamente, di revoca/sospensione dellattività e/o dell autorizzazione.

Chiaramente, le sopra riportate richieste di informazioni, che oggi anticipiamo pubblicamente ed alle quali ci auguriamo che altrettanto pubblicamente venga data risposta dai diretti interessati, verranno presentate a stretto giro dal Coordinamento Terre Nostre Marche anche formalmente agli enti interessati, oltreché inviate per conoscenza ai magistrati che stanno seguendo la mega indagine Green Profit riguardante tutta la vicenda biogas.

Jesi, 26 luglio 2014

Per Terre Nostre Marche
(Coordinamento regionale di Comitati a tutela dellAmbiente, della Salute e del Territorio, aderente al Coordinamento nazionale Terre Nostre)

Il Presidente MASSIMO GIANANGELI
www.terrenostremarche.wordpress.com

TANTA GENTE, CIRCA 200 PERSONE A CHIFENTI PER LA CHIUSURA DEL BRENNERO

IERI SERA , LUNEDI 28/7/14 , TANTA GENTE A CHIFENTI, RIUNITA DAL LOCALE COMITATO PAESANO CON PERSONE VENUTE DA TUTTO IL TERRITORIO:
Borgo a Mozzano, Bagni di lucca, Lucca, Coreglia, alta val di Lima.

Il comitato di Chifenti, che stasera incontrera' i vari sindaci di Borgo, Bagni e Coreglia
Unito da una comunione di intenti ha deciso la strada da seguire in una civile riunione di persone
Cerchera' di collaborare con le istituzioni, ma gli stara' con il fiato sul collo.
Chiedera' che in tre giorni si diano risposte coerenti ed esaustive per una celere soluzione della tragedia in atto.

QUESTO IL TESTO INVIATO A:
Comune di Abetone, Comune di Cutigliano, Comune di San Marcello P., Comune di Piteglio, Comune di Borgo a Mozzano, Comune di Coreglia Ant., Comune di Bagni di lucca, Unione Comuni Mediavalle, Comune di Lucca, Provincia di Lucca.

CHIUSURA BRENNERO

APPELLO DAL COMITATO PAESANO DI CHIFENTI

Chiediamo a tutti gli amministratori interessati di farsi carico del problema,
Di fare pressioni affinche il problema sia risolto il prima possibile,
Con celerita' e senza spreco di soldi.

Chiediamo pure che facciate richiesta per uno scudo fiscale per proteggere
Le numerose attività colpite da questo tragico evento e gia messe in ginocchio dalla crisi.

Ieri sera , 28/7/14 , a chifenti circa 200 persone si sono riunite per una comunione di intenti,
E stasera incontreranno i sindaci di Borgo a Mozzano, Coreglia e Bagni di lucca.

Concludiamo facendovi presente che il disagio per i cittadini, per le attività commerciali e per il turismo invernale sciistico e' enorme, gia' ora al ponte di calavorno si denotano tante criticita', pure per i mezzi di soccorso, torniamo , accoratamente , a chiedervi di interessarvi attivamente per il bene di tutti.

Grazie.
Il comitato paesano di chifenti

riunione del 28/7/14 a chifenti , circa 200 persone , oltre ogni aspettativa degli organizzatori dell'evento !!!

lunedì 28 luglio 2014

INGORGHI AL PONTE DI CALAVORNO, PROBLEMI PURE PER LE AMBULANZE !!! URGE SOLUZIONE.

OGI POMERIGGIO IN ORARIO NON DI PUNTA....
SERVONO 7 - 8 min. SOLO PER PASSARE IL PONTE.....
E NELLE ORE DI PUNTA E' PEGGIO , PERCHE' SI FORMANO ANCHE CODE DI UN KILOMETRO
CHE BLOCCANO PURE IL TRAFFICO DI CHI E' DIRETTO IN GARFAGNANA !!!!
SUBISCONO RITARDI PURE I MEZZI DI SOCCORSO !!!! (vedi foto).

Tutto cio' per l'incompetenza e lo scarica barile fatto dai politici che in sei mesi sono stati buoni solo a piazzare un semaforo.....
Forse se avessero deviato il corso del fiume , esso non avrebbe eroso quel piccolo buchetto che c'era !!!!
E non credo che sia un problema enorme visto che piu' a monte , per far fare guadi , scavano in lungo ed in largo .... Riempiendo il corso del fiume di numerosi tubi di ferro portati via dalle piene !!!! (vedi foto allegate).

Oppure sarebbe bastato anche fare i lavori quando il danno era minimo !!!!
Ma forse la cricca dei cento non ci avrebbe mangiato , adesso vedremo come ed a chi saranno assegnati i lavori, e ne trarremo le dovute conseguenze, perche' a me hanno insegnato che 2 + 2 fa sempre 4 !!!!!

ERA SEMPLICE , MA L'HANNO COMPLICATA......
ED ADESSO NOI CITTADINI SIAMO NELLA MERDA.......
MA VEDRETE CHE I VARI AMMINISTRATORI , CON BELLE PAROLE , VERRANNO A PROMETTERVI LA LUNA.....
SPERO CHE PESERETE BENE LE LORO PAROLE , VISTO CHE NELLE COLPE CI SON DENTRO FINO AL COLLO !!!!

EMILIO LAMMARI PREMIATO CON IL SAN CRISTOFORO !!!! UN ESPLORATORE DELLA STORIA DI BARGA.

Grande gioia per la premiazione di Emilio Lammari
Per le sue scoperte negli angoli piu' sperduti del nostro comune

Vi ricordiamo anche le scoperte dei forni fusori del ferro lungo la corsonna
Che pero' nessuno ha valorizzato , a presto faremo un servizio completo.

Emilio Lammari e' un esempio per il territorio di barga e i suoi studi e lavori andrebbero ben valorizzati....
Speriamo che questo San Cristoforo sia solo l'inizio !!!!

Un augurio ad Emilio e tanti complimenti gli arrivano anche dal Gruppo storico di Ghivizzano castello
Di cui e' un membro molto apprezzato per le sue tante e molteplici nozioni sull'epoca medievale nelle nostre terre , ricche di storia, di miti e di leggende.....

Grazie tante Emilio...... ......i tuoi amici........

SAN GINESE , GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA FESTA MEDIEVALE 27/07/2014

CON IL GRUPPO STORICO DI
GHIVIZZANO CASTELLO

Una bella giornata.......

Galleria fotografica di San Ginese
sul loro sito ufficiale:
http://casteldurante.altervista.org/
___________________________________________________________________________________________

ECCOCI QUA !!!!!

sabato 26 luglio 2014

IL RIMPALLO DEGLI ENTI INUTILI , PIU' POLTRONE = PIU' DEGRADO !!! DIMETTETEVI !!!!

I QUESTI GIORNI DI PIOGGIA, CHE SEPPUR FUORI STAGIONE , NON E' DA ALLUVIONE , ABBIAMO ASSISTITO AL RIMPALLO DELLE RESPOSABILITA' .....
NESSUNO DEVE PULIRE I FIUMI , MA SE CI VA LA GENTE LA MULTANO !!!
NESSUNO RIPARA I BUCHETTI CHE DIVENTANO FORAGINI !!!
NESSUNO TOGLIE I TRONCHI AL PONTE DEL DIAVOLO !!!
NESSUNO PULISCE FOSSI E TORRENTI !!!!
NESSUNO FA NULLA !!!!!

TUTTI PRENDONO LO STIPENDIO !!!!
TUTTI CI MANGIANO !!!!
TUTTI SI FANNO BELLI A PAROLE !!!!
TUTTI PROMETTONO !!!!

SI DEVONO DIMETTERE TUTTI !!!!!

Si rimpallano le colpe tra un ente e l'altro.....
Ma a cosa servono tutti questi enti, non ne basterebbe uno solo ???

PROVINCIA , UNIONI DEI COMUNI , AUTORITA' DI BACINO , CONSORZIO DI BONIFICA , AGENZIA DEL TERRITORIO , COMUNI , ECC.
( e non e' facile capirci fra tutti )

ECCO A COSA SERVONO:
Servono a trovar posto a parenti, amici e trombati alle votazioni.
Servono ad arricchire le solite aziende , semre le solite.
Servono a poter fare lo scarica barile , perche' un ente solo sarebbe chiaro.....
Servono a confondere le competenze perche' nessuno paghi mai per gli errori !!!!
Servono per fregare i cittadini.... Fregarli di servizi e di soldi !!!!!

E DI TASSE SE NE PAGA SEMPRE DI PIU' , TROPPE......
MA DOVE VANNO TUTTI I NOSTRI SOLDI ????

CHIEDIAMO TUTTI INSIEME DELLE INDAGINI CHIARE E DECISE !!!!
ED INTANTO SOSPENDIAMO I PAGAMENTI DELLE TASSE A TALI INUTILI ENTI !!!!

Pero' permettono guadi e strade sul fiume con dighe e tubi di ferro, che poi alla prima piena vengono dispersi lungo il corso , ed il fiume e' pieno, l'ho segnalato pure alla provincia, non ho piu' saputo nulla......
Insabbiano tutto !!!!

VKONTAKTE - VK.COM, UN BUON SOCIAL, VI CONSIGLIO DI ISCRIVERVI, FACCIAMO RETE !!

VI CONSIGLIO DI ISCRIVERVI A QUESTO SOCIAL NETWORK SEMPLICE E VELOCE:

Il mio nuovo profilo su Vk.com :

http://vk.com/id262782572

Ed i miei primi gruppi:

http://vk.com/club74793119 valle del serchio blog
http://vk.com/club74785005 notizie italia

Per ora un working progress ....
Comunque in social tipo fb ma senza troppi paletti....
Vi consiglio di iscrivervi e' facilissimo, chiedetemi amicizia e facciamo rete !!!!
Albano Fini , ed altri amici vi aspetto....
_____________________________________________________________________________________

ISCRIVETEVI !!!!!

venerdì 25 luglio 2014

IL CIBO NEL MEDIOEVO , I CIBI NEI VARI CETI E L'ACCOGLIENZA PER I PELLEGRINI

Nel Medioevo (periodo storico di passaggio tra l'età antica e quella moderna compreso convenzionalmente tra il 476, anno della caduta dell'Impero romano d'Occidente, e il 1492, anno della scoperta dell'America) non si può più parlare di unità culturale, economica e politica del Mediterraneo, caratteristica dell’epoca antica, formandosi nel continente europeo organizzazioni politiche ed economiche profondamente diverse da quelle presenti nel Medio Oriente e nell’Africa settentrionale. Iniziando dall’Alto Medioevo (periodo temporale collocato rispettivamente prima dell'anno 1000) fino a giungere all’età moderna, pian piano nacque e si sviluppò una base comune di cibi in Europa che, benché proponga piccole diversità fra le zone geografiche del continente, mostra parecchi fattori di uniformità.

I raggruppamenti sociali autonomi germanici e celtici che, con proprio ordinamento e proprio capo e formati da più famiglie unite da identità di lingua e costumi, in gran numero si insediarono permanentemente nell’Impero Romano d’Occidente, si occupavano in special modo dell'allevamento di animali oltre che della caccia a bestie selvatiche. Da queste attività si ricavava l'alimento ritenuto piú importante e la caccia era considerata appropriata ai combattenti (il ceto sociale più importante). La carne infatti possiede un notevole valore, fornendo all’organismo umano le sostanze necessarie alla sua crescita e al suo normale funzionamento come proteine, vitamine, fosforo, calcio e ferro. I Germani con il passare del tempo fecero uso del vino piuttosto che della birra nelle aree in cui si poteva coltivare la vite. Il pane, alimento che si ottiene cuocendo al forno un impasto di acqua, farina di frumento, sale e lievito, ebbe una grande diffusione in tutto il continente europeo, sebbene non fosse preparato con il grano, così come lo era quello ai tempi degli antichi Romani, ma con cereali più miseri come l’orzo, la segale e l’avena. Nell’Europa meridionale vi fu un incremento della quantità consumata di carne, ma pure si iniziarono ad usare il burro e il lardo che in diverse circostanze presero il posto dell’olio. Gli alimenti mangiati, costituiti dalla parte commestibile degli animali macellati, erano abitualmente maiali nell’Europa centro-settentrionale e pecore e capre nella zona meridionale. Asportazioni di terreno, per riportare alla luce monumenti ed oggetti, effettuate in località alto-medioevali europee hanno dimostrato un consumo anche di considerevoli quantità di carne di bue. È opportuno rammentare che i Romani non prediligevano consumare carne di bue e questa bestia era perlopiù adoperata in attività agricole. Nell’alto medioevo erano apprezzate anche le carni di polli, oche, anatre e delle bestie non addomesticate (cervo, cinghiale ed orso). Pure gli animali acquatici (pesci, crostacei, molluschi) erano apprezzati, però l’attività economica diretta alla loro cattura era fortemente limitata dal momento che a cominciare dal VII secolo il mare Mediterraneo era, purtroppo, quasi del tutto sotto il dominio degli Arabi. Anche il cacio, conosciuto e tenuto in grande considerazione dagli antichi Greci e Romani, ebbe una notevole rilevanza nelle comunità alto-medievali, poiché consentiva di conservare il latte per lunghi periodi. Questa sostanza ha un grande valore nutritivo per la notevole presenza di grassi, fosforo, calcio e proteine.

Per quanto riguarda l’approntamento degli alimenti non si hanno notizie esaustive. Si ritiene che vi fosse una cucina povera, a base di cibi poco costosi e a basso contenuto calorico. Non scarseggiava il pane ottenuto cuocendo al forno un impasto di acqua, farina di frumento (o di altri cereali), sale e lievito, ma quello bianco gonfiatosi per effetto della fermentazione del lievito non era molto conosciuto. Le erbe ed ortaggi, perlopiù coltivati e costituiti da piante intere o da loro parti, come foglie, radici o frutti, erano consumati come primo piatto di un pasto o posti nelle minestre in brodo che potevano avere le più diverse composizioni. La carne fresca era solita essere cotta a fuoco vivo mentre si preferiva la bollitura nel caso fosse stata conservata con l'impiego del sale.

Sembra doveroso rammentare che nel Medioevo le persone istruite erano solite suddividere la comunità organizzata degli individui in «bellatores» (guerrieri, cioè la aristocrazia), «oratores» (coloro che si rivolgevano a Dio con la mente e con parole al fine di implorarne l'aiuto, cioè i sacerdoti) e «laboratores» (coloro che esercitavano un mestiere, soprattutto agricoltori). Ciascun ceto sociale usava mangiare cibi diversi. L’aristocrazia, specialmente se originaria della Germania, prediligeva le carni arrostite, come viene chiaramente detto in molte occasioni nella forma storiografica, tipica del Medioevo, in cui gli avvenimenti vengono descritti in ordine cronologico senza valutazione critica. Gli alimenti del clero erano differenti. In modo particolare coloro che si consacravano a Dio abbracciando la vita in comunità in monastero, come si deduce dalla Regola di Benedetto da Norcia, creatore del monachesimo occidentale, mangiavano pani di cereali e minestre in brodo con erbe ed ortaggi. Non consumavano carne, tanto come dimostrazione di modestia, quanto come disponibilità a privarsi di un cibo che in quel momento era l’emblema dell’autorità. Per i «laboratores» invece la penuria di alimenti o la loro totale assenza non erano una precisa volontà ma sovente una condizione di impossibilità di fare diversamente. L’agricoltore dell’Alto Medioevo aveva sicuramente un regime alimentare più variegato di quello del lavoratore della terra dell’Età moderna. Utilizzava cereali, erbe ed ortaggi, legumi e alimenti costituiti dalla parte commestibile degli animali macellati in minuscole porzioni. È opportuno rammentare che la carne usata dall’agricoltore era quella conservata mediante salamoia o fumigazione, mentre quella consumata dagli aristocratici era fresca. Nell’Alto Medioevo il lavoratore della terra aveva la facoltà di usare il bosco, potendosi così procurare cacciagione e i frutti del castagno, in molte zone assai diffuso. Quindi l’agricoltore, sebbene fosse in una condizione priva di garanzie, mangiava a sufficienza e poteva disporre di una molteplicità di cibi. Nell’Europa alto-medievale il numero di abitanti per unità di superficie non era elevato (dai 40-45 milioni del II secolo d.C. si era finiti ai 20 del VII secolo d.C.) e perciò il consumo di carne (seppure non quotidiano) non era ritenuto dal lavoratore della terra un eccesso rispetto alle sue possibilità economiche.

Il transito dall’Alto al Basso Medioevo produsse nell’alimentazione un mutamento decisivo. Accadde un significativo aumento della popolazione a cui coincise un accrescimento di beni prodotti dall’agricoltura. Perciò si modificò il regime alimentare degli agricoltori, degli aristocratici e dei borghesi (ovvero coloro che esercitavano un'attività lavorativa a livello familiare o con un numero limitato di operai e commercianti), i quali risiedevano in centri abitati che divenivano sempre più affollati ed erano in continua espansione. I lavoratori della terra cominciarono a nutrirsi solamente di cereali, erbe ed ortaggi. Le opere continue di deforestazione consentirono di coltivare zone dove prima vi erano boschi, ma tutto questo comportò la diminuzione delle foreste utilizzabili per la cacciagione ed il lavoro indirizzato al mantenimento e alla riproduzione di animali. Nel Basso Medioevo l’impasto del pane assunse un ruolo fondamentale nella nutrizione della gente ed in special modo degli agricoltori. Si riteneva che esso, insieme alla bevanda alcolica ottenuta dal mosto d'uva fatto fermentare, facesse da accompagnamento a qualsiasi cibo. Per il lavoratore della terra il solo «companatico» indispensabile era la carne, anche se essa si otteneva con molta più fatica che nell’Alto Medioevo. Generalmente l’agricoltore nel suo piccolo appezzamento preparava il terreno affinché vi crescessero legumi, erbe e ortaggi. Quindi fra l’XI e il XIV secolo il cibo dei lavoratori della terra diminuì notevolmente, specialmente per la riduzione della quantità consumata di carne. Questa però non era reputata un cibo non comprabile a motivo del suo prezzo, come al contrario sarebbe successo dal XVII fino al XIX secolo.

I nobili ed i borghesi più ricchi stimarono che fattore caratteristico del proprio ceto non fosse solamente il gran numero di alimenti collocati sulle loro tavole, ma pure le virtù e l’attività di approntamento dei cibi. L’aristocratico, allo scopo di manifestare a chiunque le sue qualità, aveva l’obbligo di presentare ai suoi convitati vivande ricercate, sistemate su recipienti e stoviglie da tavola di pregio. Non scarseggiavano sicuramente momenti in cui si faceva passare il tempo in modo piacevole attraverso rappresentazioni teatrali o musicali per allietare gli ospiti nel corso dei pasti. Nel Basso Medioevo ebbero grande diffusione le droghe per insaporire i cibi, che offrivano sapori insoliti agli alimenti, e vi fu un forte incremento di testi di cucina e sull’educazione da tenere durante i pasti. Analizzando le raccolte di ricette presenti sui libri, risulta manifesta la rilevanza progressiva della carne, da cui si deduce l’incidenza durevole della tradizione germanica. Erbe ed ortaggi divengono sempre meno importanti. La cosa che più stupisce è il valore conferito alle droghe per insaporire i cibi, trovandosi nella maggior parte delle ricette ed in quantità molto più considerevoli in confronto ad oggi. La differenza tra pietanze dolci e salate è una peculiarità della cucina europea così come si è sviluppata negli ultimi tre secoli, ma nella cucina medievale era trascurabile. Ogni vivanda era dolcificata con il miele, o insaporita mediante l'uso di droghe o di diversi prodotti commestibili di alcune piante.

Nelle abbazie di che cosa si nutrivano? Esaminando gli scritti di quel periodo storico si ricava che il consumo di carne avveniva solamente in certi giorni dell’anno. Rilevanti erano i precetti ecclesiastici medievali che costringevano tutta la gente a non consumare carne in certi giorni di contrizione. Per esempio il mercoledì ed il venerdì erano giornate in cui le uova, il cacio, i legumi e soprattutto il pesce prendevano il posto della carne. Pure nel tempo quaresimale (ovvero i quaranta giorni antecedenti alla Pasqua) questa era proibita.

Nei centri abitati le famiglie aristocratiche e quelle borghesi più ricche assumevano personale apposito per la preparazione dei cibi, mentre la maggior parte del popolo affibbiava alle donne questo compito. Nelle città più grandi si potevano trovare «esercizi pubblici» che cucinavano vivande. La più remota figura in questo settore è sicuramente quella del proprietario di osteria in cui si serviva ai frequentatori vino e alimenti modesti come cacio e pane. In certe situazioni era a disposizione ache una stanzetta dove poter pernottare. Con il passare del tempo il proprietario di una osteria cittadina divenne solamente un addetto alla vendita di vino, che poteva essere consumato sul posto o portato nella propria abitazione. Altre professioni fortemente collegate alla somministrazione di alimenti sono quella del panificatore e del macellaio. I panettieri avevano in proprietà gli unici forni esistenti nei centri urbani, costruzioni a volta in muratura e scaldati a legna per cuocervi il pane, con la sola deroga di quelli edificati nelle abitazioni nobiliari. Perciò ai panettieri ricorrevano tutti coloro che volevano sottoporre a cottura un cibo. I fornai di dedicavano alla cottura dell'impasto di farina di semola di grano duro (o altri cereali) e acqua, tagliato in varie forme. La loro associazione professionale era talmente influente e facoltosa da elargire ingenti somme di denaro per la costruzione di chiese nei centri abitati. Anche i macellai godevano di una considerazione e una disponibilità di denaro non indifferente, dal momento che nel Medioevo l’alimento costituito dalla parte commestibile degli animali macellati era ritenuto il cibo più importante. In origine le macellerie non facevano commercio solamente di carne ma pure di pesce. Con il passare del tempo si ebbe una sempre maggiore specializzazione che portò alla comparsa della professione di chi vende pesce al minuto.

Indagando sulla nutrizione europea medievale, non è possibile non ricordare gli Arabi che diffusero nella zona mediterranea alcuni frutti quali le albicocche e gli agrumi). Gli agrumi più famosi sono il cedro, il pompelmo, il limone, l’arancio e il mandarino la cui provenienza è quasi certamente dell’Asia sud-orientale. La caratteristica più importante degli agrumi consiste nella notevole concentrazione di vitamina C. Gli Arabi fecero inoltre conoscere ortaggi come le melanzane, gli spinaci, i carciofi e due cereali (sorgo e riso). Il riso risulterà nei periodi successivi un componente di grande importanza nella preparazione e cottura degli alimenti europei.

La cucina araba influenzò l'alimentazione nel medioevo europeo? Gli studiosi rispondono in maniera differente. Gli Arabi erano in rapporti commerciali con l’Asia centrale ed orientale, perciò consentirono a parecchie spezie di arrivare in Europa anche se molte erano già famose presso gli antichi Romani. Un caso significativo è il pepe. In certe ricette medievali si menziona la «salsa alla saracena o il riso alla turca». Tutto questo dimostra la consapevolezza del periodo di come alcune tradizioni culinarie arabe avessero condizionato la cucina europea.

Nell’Alto Medioevo si viaggiava raramente: pochi commercianti compivano corti percorsi; coloro che facevano un pellegrinaggio per visitare i luoghi santi si potevano contare sulle dita di una mano; gli spostamenti marittimi erano praticamente inesistenti a motivo degli Arabi, che spadroneggiavano su quasi tutto il Mediterraneo. Le sole persone obbligate a muoversi da un luogo a un altro erano i «missi dominici» del sovrano. I centri urbani si trovavano in una fase di declino per cui anche i locali pubblici, dove si servivano vino e spesso pasti alla buona, si erano notevolmente ridotti. È universalmente noto che nell’Impero Romano chi compiva viaggi poteva pernottare in pensioni dietro corresponsione di una somma di denaro e consumare un pasto nelle bettole. Nell’Alto Medioevo pensioni e bettole cessarono praticamente di esistere. Per contro si sviluppò l’opitalità senza ricompensa. Ma in che cosa si caratterizzava? Il viaggiatore veniva ospitato gratis per alcuni giorni dal proprietario dell’abitazione che gli metteva a disposizione un vestito pulito e un posto a mensa. Chi compiva viaggi, arrivando da paesi remoti, era davvero una persona fuori dal comune. Dava informazioni su ciò che accadeva nel mondo allora conosciuto, anche se le notizie erano frequentemente alterate o non esatte. L’uso dell'accoglienza senza ricompensa si protrasse sino all’XI-XII secolo, soprattutto da parte dei nobili nei confronti di coloro che erano pure aristocratici o di ceto sociale più elevato.

Gli individui che compivano un pellegrinaggio per visitare i luoghi santi diventarono un numero rilevante a cominciare dall’XI secolo. Nell’Impero Romano la tolleranza nei confronti della religione cristiana divenne tutela giuridica dello Stato quando questa fu riconosciuta come religione ufficiale. Crebbe quindi il numero di pellegrini che ambivano a giungere nelle località venerate dai fedeli cristiani. La chiesa cattolica volle pertanto realizzare edifici in cui coloro che compivano questi viaggi potessero mangiare, bere e dormire. Le pensioni "comuni", dove abitualmente andavano i pellegrini, erano infatti ritenute posti frequentati da prostitute. La Chiesa e lo Stato ritennero opportuno edificare abitazioni destinate ai pellegrini, denominate in greco «xenodochia» (case d’ospiti), sovente situate nei pressi delle abbazie e amministrate dai monaci. Gli «hospitia o hospitalia», strutture abitative che ospitavano persone per un determinato periodo, ebbero Occidente una grande diffusione a cominciare dall’undicesimo secolo. Queste case, è giusto rammentarlo, non erano messe a disposizione solamente dei pellegrini, ma pure degli indigenti e degli infermi che non avevano una loro dimora e di coloro che si mettevano in viaggio spinti dal desiderio di rendere migliore la propria situazione economica e lavorativa.

Nell’Alto Medioevo si cominciò a discettare e imporsi un diverso modello di accoglienza, la cosiddetta «accoglienza doverosa». L’ospitante non stabiliva in maniera libera di offrire un alloggio, ma vi era costretto. In queste occasioni coloro che venivano ospitati erano i re o chi esercitava il proprio dominio su un territorio, mentre gli ospitanti erano i titolari di un feudo, le abbazie, i piccoli centri abitati degli agricoltori e le «urbes». Chi ospitava era obbligato a spendere denaro in quantità, visto che i re o coloro che esercitavano il proprio dominio su un territorio portavano con se moltissimi individui che svolgevano le più svariate mansioni. Non stupisce che i centri urbani progressivamente, soprattutto dal XII-XIII secolo, si rifiutassero di offrire accoglienza senza ricompensa e domandassero ai governanti la dispensa dal dovere di accoglienza.

A cominciare dall’anno Mille, in seguito ai considerevoli mutamenti nel settore economico e sociale, crebbero notevolmente gli spostamente dei commercianti da un luogo all’ altro. Pertanto i mercanti decisero di dare ospitalità (sotto forma di cibo, casa e tutela) ai colleghi provenienti da altri paesi, insieme alla possibilità di rapportarsi con i commercianti del posto. Le dimore dei mercanti divennero così i luoghi sovente deputati agli scambi commerciali.

Moltiplicandosi le attività di commercio, gli organi che si occupavano del governo delle città desiderarono aumentare la sorveglianza sui traffici e sui commercianti provenienti dai diversi paesi. Furono edificate abitazioni comuni per ciascuna categoria di mercanti, disposte come i ricoveri per carovane presenti nei paesi del Medio Oriente. Erano enormi edifici che accoglievano i convogli dei commercianti in transito fungendo sia da magazzino delle mercanzie che da abitazione comune. A cominciare dall’XI secolo costruzioni simili a quelle orinetali furono edificate anche in Europa. In Italia vennero chiamati «fondaci», dal vocabolo arabo che significa «zona di commercio». Nel XII-XIII secolo località come Venezia, Genova, Pisa possedevano parecchi «fondaci», riservati a determinate comunità di commercianti: il fondaco dei tedeschi, dei francesi, dei greci, ecc. Con il passare del tempo i «fondaci» non vennero più adibiti a punti di accoglienza ma diventarono soltanto punti di custodia delle mercanzie. A cominciare dal XIII secolo le pensioni in Europa crebbero di numero ancora una volta, diventando i più importanti luoghi di sosta non gratuiti per chi compiva viaggi. Inizialmente furono frequentate soprattutto da mercanti, ma in seguito sostituirono pressoché tutti i diversi tipi di accoglienza presenti. Difatti gli «hospitia» e gli «hospitalia», amministrati dalla chiesa, decisero di accogliere solo infermi e indigenti (da cui il significato odierno della parola «ospedale») e coloro che erano in viaggio per pellegrinaggio furono costretti a ricorrere alle pensioni per trovare accoglienza.

MANGIA PANE A TRADIMENTO IN PARLAMENTO, ALLA FACCIA NOSTRA, VERGOGNA !!!!!

ECCO A VOI I PARASSITI PEGGIORI
NOMINATI DAL FACENTE FUNZIONI DI PRESIDENTE DELLA CASTA

Non sarebbe giunto finalmente , ed in periodo di grave crisi , di eliminare definitivamente questi inutili e costosissimi privilegi per gli amici dei partiti della casta ?????

Non sara' mica che lo fanno alla faccia nostra per prenderci ancora di piu' per il culo ???

Non sara' il momento che apriate finalmente gli occhi ????

Oppure che futuro lasceremo ai nostri figli ??

giovedì 24 luglio 2014

LETTERA DI FRANCESCO SAISI: VIABILITA' DISASTROSA NELLA VALLE DI LACRIME

RICEVO E VOLENTIERI RIPUBBLICO

Viabilità disastrosa nella valle di lacrime :

Possibile che nella valle di lacrime dobbiamo sempre arrivare al peggio perchè qualcuno si svegli? Sono mesi che nelle nostre strade, anche se meriterebbe chiamarle mulattiere visto il loro stato di degrado, il traffico è regolato da semafori causa frane dovute alle passate alluvioni ed ecco che oggi la SS 12 del Brennero ha ceduto ed ora rimarrà chiusa non si sa bene per quanto tempo, causando problemi che si andranno a ripercuotere su tutte le nostre strade principali. Un altro tratto del Brennero regolamentato da semaforo è pochi chilometri più avanti, in direzione Lucca, poco prima di raggiungere località Socciglia nel comune di Borgo a Mozzano.

Se vogliamo includiamo pure l'altro semaforo. Dove? Sulla fondovalle... Lo stesso tratto che nel passato inverno ha tagliato in due la Valle del Serchio. Visto la piovosa estate che stiamo vivendo, che molti danni ha causato in lucchesia nei giorni scorsi, non dobbiamo meravigliarci se prima o poi questi tratti malconci ci crollano sotto i piedi, o peggio ancora in testa. Vorrei lanciare un appello a tutte le autorità, locali e non, di non prendere sottogamba la gravità della nostra viabilità.

Anche se non sembra mai essere arrivata, ormai pochi giorni ci separano dal termine dell'estate e con l'arrivo dell'autunno che accompagnato da piogge, immagino torrenziali, come ogni anno metterà nuovamente in ginocchio la valle di lacrime, ma le lacrime che mai vorremmo versare sono quelle che potrebbero accompagnare qualche disastroso incidente e se fino ad ora l'abbiamo scampato credo sia solo per puro caso. Per cui smettiamo di giocare a dadi col destino.

Francesco Saisi.

CHIUSO IL BRENNERO A CHIFENTI, HANNO ASPETTATO FINCHE' NON CROLLAVA, VERGOGNA

SUL BRENNERO VI ERA UN BUCHETTO DA TEMPO , CIRCA 6 MESI.....
IN TANTI AVRETE NOTATO IL SEMAFORO, CHE ANCHE QUESTO HA UN COSTO !!!!
MA E' GIUNTA LA PRIMAVERA E POI L'ESTATE MA HANNO ASPETTATO CHE UN NORMALE INNALZAMENTO DEL FIUME SIA STATO LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO......
PERCHE' NESSUNO MI VENGA A PARLARE DI PIENE ED ALLUVIONI !!!!!
SERVONO SOLO A GIUSTIFICARE LA MANCANZA DELLA MANUTENZIONE CHE DOVREBBERO FARE.....

MA DOV'E' LA MAGISTRATURA ???
PRONTA AD INTERROGARE E A CONVOCARE CHI PARLA DI PUZZA A GALLICANO , MA QUA NON SE NE PARLA DI APRIRE DELLE INDAGINI !!!!
QUESTI POLITICI CHE SI SON VOTATI TRA LORO (vedi allegati) , HANNO IL SOLO OBBIETTIVO DELLE POLTRONE , ORMAI DA GALLICANO AL CHITARRINO DI FORNACI , DAL PONTE DEL DIAVOLO ALLA VALFREDDANA , TUTTO SEMBRA RIMANDARE ALLA SCARSISSIMA MANUTENZIONE DI FOSSI E CANALI....
BUONI SOLO A METTERE SEMAFORI E DEVIAZIONI:
-FONDOVALLE PER CASTELNUOVO DOPO LA GALLERIA.
-BRENNERO PER CHIFENTI, OGGI FRANATO.
-BRENNERO AL GALLO D'ORO , BLOCCHI PER FRANA.
-BRENNERO PER SOCCIGLIA , SEMAFORO PER CEDIMENTO SEDE STRADALE.
-TRONCHI ANCORA PRESENTI AL PONTE DEL DIAVOLO.
-E TANTI ALTRI ANCORA , CHI PIU' NE HA PIU' NE METTA !!!!

SOLO CON LE SPERANZE E LE PREGHIERE SI FA DA POCHE PARTI.....
CHI SI DEVE OCCUPARE DELLA MANUTENZIONE E' RESPONSABILE DEI DANNI E DEI MORTI SE CI FOSSERO !!!!
MA NESSUNO PAGA MAI , FANNO COME SCHETTINO , CHE FESTEGGIA AI PARTI CON 34 MORTI SOTTO TERRA !!!

ED INTANTO DI TASSE SE NE PAGA SEMPRE DI PIU'..........

FORSE E' GIUNTA L'ORA DI DIRE BASTA , BASTA DAVVERO !!!!!

P.S. vedrete che forse la magistratura convoca me ed altri che si lamentano, vi faro' sapere.....

IL TRABOCCO UN ARMA MEDIEVALE , FOTO DALLA FESTA DI ALTOPASCIO

A CURA DEL GRUPPO STORICO GHIVIZZANO CASTELLO

Il trabocco era un arma potente , capace di sparare massi molto pesanti e molto lontano
in grado di ledere anche le potenti mura di citta' e castelli
Caduto poi in disuso con l'avvento dei cannoni......