RICEVO E VOLENTIERI RIPUBBLICO:
Troppe teste a discapito di tutti ......
Con la mancata presenza di un numero considerevole di sindaci (giustificati o no?), tant'è che la conferenza tenutasi venerdì scorso a Monte San Quirico è stato flop assoluto, porta nuovamente alla luce un problema che si trascina da decenni, cioè che nella nostra valle ci sono troppe teste che vorrebbero comandare. Il tutto si traduce in una guerra di campanili con il risultato di numerosi disservizi per i cittadini come la riduzione delle prestazioni presso l'ospedale Santa Croce di Castelnuovo di Garfagnana e, da quanto si legge in questi giorni, anche la riduzione di molti servizi al San Francesco di Barga, il tutto contornato dal sempre più lontano miraggio di un ospedale unico serio e non un agriturismo, visto che il San Luca di Lucca è stato costruito con la consapevolezza di lasciare aperti i due presidi in zona Valle del Serchio. La valle di lacrime è ormai lo specchio limpido di quello che è la politica italiana, il menefreghismo dei più a discapito del popolo, un esempio su tutti, sempre in ambito nazionale, la vicenda dei due marò italiani prigionieri in India, dove l'impotenza dei governi italiani che in questi anni si sono avvicendati ci fa capire quanto i nostri governati, o presunti tali, siano considerati a livello internazionale; così come per l'operazione "Mare Nostrum" dove, purtroppo, spesso si contano vittime della disperazione, un operazione umanitaria dove l'Europa ha lasciato l'Italia in balia, è il caso di dirlo, delle onde. Tornando ai problemi nostrani, nella valle del bello e del buono, anche ieri purtroppo abbiamo assistito ad un tragico evento, la morte di un giovane motociclista, ora è risaputo che noi centauri siamo utenti della strada spesso indisciplinati, o almeno questo è il luogo comune che dobbiamo portarci dietro, fatto sta che anche le nostre "mulattiere" spesso mettono in difficoltà non solo motociclisti ma anche altri utenti, soprattutto nei periodi di forti piogge. Si festeggia e si inaugurano, in piena campagna elettorale, bretelle, varianti, ponti, ma una vera viabilità degna di questo nome è sempre un lontano miraggio, stile ospedale unico. Se da Castelnuovo scendiamo verso la Piana di Lucca e siamo preceduti da un mezzo molto più lento di noi dobbiamo seguirlo fino a destinazione o sperare che sia lui a cambiare strada, perchè seguendo alla lettera il codice della strada sono pochi i punti dove potremmo superarlo in sicurezza. Le vie principali da noi, fondovalle e S.R.445, attraversano centri abitati dove sono stati costruiti centri commerciali, il più famoso della vallata addirittura nelle immediate vicinanze di una centrale idroelettrica, chi negli anni si è avvicendato alla guida di enti pubblici non ha pensato ad una viabilità veloce ma ad una viabilità proficua. Le intersezioni come in zona Turritecava e Calavorno sono da sempre teatri di vicende drammatiche, fino a scendere più a valle dove recentemente gli abitanti del Piaggione hanno richiesto la presenza di autovelox per contrastare l'eccessiva velocità di veicoli all'interno dell'abitato. Se invece di pensare al proprio tornaconto gli amministratori degli innumerevoli enti pubblici e qui mi rivolgo a tutti, nessuno escluso, comuni, unioni dei comuni, consorsi di bonifica e tutti gli altri, provvedessero a fare gli interessi della valle e di chi in un modo o nell'altro ha dato a loro fiducia, forse ci troveremmo con viabilità migliore a beneficio di tutti, non saremmo costretti ad affrontare i mesi invernali con la paura di frane, pure la sanità sarebbe migliore con presidi ospedalieri efficienti, e per ultimo voglio aggiungere, visto che siamo in periodo di riforme, una riforma da hoc mirata ad un sostanzioso taglio ai costi che gravano su di noi contribuenti, come i numerosi comuni nella valle e gli inutili enti sopra menzionati. Ma forse queste non sono cose da Italia, ed io continuo a sognare ad occhi aperti.
Francesco Saisi. 07/07/2014
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