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venerdì 18 marzo 2016

ASTRONEWS 18/3: La newsletter di Media INAF (astrofisica ed astronomia)

 

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Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF

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L'ARRIVO PREVISTO PER IL 4 LUGLIO
In piena corsa verso Giove, la sonda della NASA ha attivato per dei test,
 perfettamente riusciti, lo strumento italiano dedicato allo studio delle 
emissioni aurorali e termiche del pianeta, uno dei dieci a bordo della missione. 
Alberto Adriani, dell'INAF, principal Investigator di JIRAM: «Le riprese,
 anche se ottenute da una distanza così elevata, dimostrano già l'ottimo
 funzionamento di JIRAM, nella prospettiva dell'inizio della missione
 osservativa vera e propria»
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PRIME FASI DELLA FORMAZIONE VISTE DAL VLA
Ricordate l'immagine del disco circumstellare della giovane stella HL Tauri, 
dove si possono apprezzare i solchi vuoti, presumibilmente "arati" da pianeti 
in formazione? Una nuova immagine ottenuta con il radiotelescopio VLA rivela 
ora nuovi dettagli di quel grembo stellare, dove si è formato un grumo di
 polvere cosmica, probabile embrione di un futuro pianeta
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CINQUE SEDI, UNA GRANDE MOSTRA. TUTTA INAF.
Si aprirà il 21 marzo e durerà fino al 21 giugno 2016 la mostra "Starlight – 
la nascita dell'Astrofisica in Italia", organizzata dall'INAF con il patrocinio del 
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. La mostra è stata pensata per essere
 diffusa "a rete" sul territorio italiano: ognuna delle cinque sezioni che la compongono 
sarà infatti ospitata in alcune delle sedi INAF, in particolare quelle di Arcetri (Firenze), 
Roma, Capodimonte (Napoli), Palermo, Padova
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L'INTERVISTA A OLIVER WHITE
Approfondiamo uno dei cinque articoli pubblicati ieri sulla prestigiosa rivista Science.
 I ricercatori si sono occupati in particolare degli aspetti geologici di Plutone, 
della sua superficie, ma anche delle caratteristiche di Caronte. Il pianeta nano 
sembra avere una significativa attività geologica
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UNA CLASSE DI GALASSIE DI TAGLIA XXL
Frugando in un archivio che contiene dati per oltre 100 milioni di galassie, un team
 di ricercatori ha scoperto una nuova classe di galassie, soprannominate "super spirali". 
Queste galassie contengono circa 10 volte la massa della Via Lattea e potrebbero 
cambiare radicalmente la nostra comprensione dei processi di formazione ed evoluzione
 delle galassie più massicce
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CINQUE STUDI PUBBLICATI SU SCIENCE
Dalla geologia all'atmosfera, passando per le 5 lune del sistema. Facciamo il punto
 sulla missione New Horizons che ha studiato Plutone lo scorso luglio 2015. 
Il pianeta nano è geologicamente attivo, o almeno lo è stato fino a "qualche" milione di anni fa
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RACCOLTI DATI PER OLTRE DIECI ANNI
Un'analisi dettagliata dei dati raccolti dal sistema di telescopi H.E.S.S. 
in direzione del centro della Via Lattea ha rivelato per la prima volta
 l'emissione di raggi cosmici alle energie più alte mai osservate: 100 volte
 maggiori di quelle raggiunte dall'LHC del CERN. Il responsabile sembrerebbe 
essere il buco nero supermassiccio al centro della nostra Galassia.
 Il commento di Stefano Gabici del CNRS
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NOVE CON OLTRE 100 MASSE SOLARI CIASCUNA
Mai prima d'ora era stata scoperta una concentrazione di astri
 così massicci tutti in un sol colpo: c'è riuscito un team di astronomi 
guidato da Paul Crowther dell'Università di Sheffield nel Regno Unito, 
scandagliando l'ammasso R136 con il telescopio spaziale di Nasa ed ESA
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ISS: CRISTALLI DI PROTEINE SUL MODULO KIBO
A quota 400 chilometri, là dove vola la Stazione Spaziale Internazionale, i cristalli di 
proteine crescono più belli e meglio. A dirlo è uno studio giapponese appena 
pubblicato, che dei cristalli ha monitorato la lentissima crescita e il tasso di dissoluzione
 grazie alla tecnica dell'interferometria laser
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DA PADRE PIAZZI A LUCHINO VISCONTI
Presentato al pubblico l'inventario completo dell'archivio storico dell'Osservatorio 
Astronomico di Palermo. Le carte conservate riguardano il periodo compreso tra la 
direzione di Giuseppe Piazzi, il sacerdote che scoprì Cerere, fino agli anni '70 dello 
scorso secolo, passando per il "Gattopardo", ovvero il Principe di Lampedusa, 
valente astronomo dilettante dell'Ottocento. Per raffigurarlo al meglio, 
nel 1962 Luchino Visconti chiese in prestito all'Osservatorio strumentazione e carte originali
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RILEVA ANCHE TU UN'ONDA GRAVITAZIONALE
Si chiama Einstein@home ed è un progetto di citizen science che dà a chiunque 
la possibilità di partecipare alla caccia alle onde gravitazionali. Ne parla a 
Media INAF Maria Alessandra Papa, Research Group Leader del progetto presso il 
Max Planck Institute for Gravitational Physics
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LE ONDE GRAVITAZIONALI COME TEST
Secondo uno studio teorico recente, la materia oscura potrebbe essere composta 
da particelle più massicce di quanto si sia assunto fino a ora: non WIMP, dunque, 
ma PIDM. L'ipotesi, avanzata da ricercatori della University of Southern Denmark e del 
CERN, potrà essere testata con esperimenti per la rivelazione di onde gravitazionali
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MATERIALE VOLATILE A CONTATTO CON IL SOLE
Le osservazioni hanno suggerito che la materia di cui sono composte le macchie
 sia volatile ed evapori grazie al calore della luce solare. Paolo Molaro, OA-Trieste,
 ci spiega perché sono così particolari
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DATI RACCOLTI DA ULTRACAM
A giugno scorso il buco nero chiamato V404 Cygni ha attraversato un periodo 
di intensa attività. Puntando sulla sorgente lo strumento ULTRACAM montato 
sul William Herschel Telescope a La Palma, un team internazionale di scienziati 
ha scoperto che V404 Cygni ha emesso dei lampi di colore rosso, della durata di 
poche frazioni di secondo. Il commento di Piergiorgio Casella dell'INAF-OAR
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EFFETTI "COLLATERALI" DEGLI IMPATTI COSMICI
Si chiama lonsdaleite ed è una forma esagonale di diamante che si genera 
esclusivamente durante eventi estremi come la caduta di un meteorite a Terra.
 Lo dice uno studio appena pubblicato su Nature Communication che dei diamanti
 vuole fare veri e propri "marker" da impatto cosmico
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LENTI PER IL TERAHERTZ CON LAMINE METALLICHE
Uno studio appena uscito su Nature Scientific Reports illustra un dispositivo 
dielettrico in grado di focalizzare onde con frequenze comprese fra i 100 e i 10 mila GHz. 
Francesco Cuttaia (INAF): «Aprono l'orizzonte a innumerevoli applicazioni in
 campo astrofisico e tecnologico»
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TUTTO OK PER LA MISSIONE EUROPEA
Lancio e manovre da manuale per la missione ExoMars: la sonda europea 
ha iniziato al meglio il suo viaggio verso Marte. Nicolò D'Amico, presidente 
INAF: «C'è molto INAF in questa missione, e sono convinto che le nostre ricercatrici 
e i nostri ricercatori saranno protagonisti e potranno svelare alcuni dei segreti che il
 Pianeta rosso ancora conserva»


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