Ricevo e pubblico integralmente l'intervento apparso parzialmente su "La Nazione"
Non ritengo credibile e vincente la solita proposta partendo dalla consumata modalità di sommare le sigle dei partiti in modo asettico e aritmetico : L.N.- F.I.- F.d.I. e tante altri
movimenti che insistono nell'area del cento-destra e dintorni.
Ai cittadini non interessa il risultato di questa addizione, ma da coloro che assumono
delle responsabilità politiche si attendano progetti e soluzioni; un programma amministrativo che guarda con attenzione a risolve i problemi del quotidiano: la sanità , la sicurezza, la qualità della vita e dell'ambiente oltre alla certezza e speranza di lavoro, e servizi pubblici (acqua, energia, rifiuti) a misura d'uomo.
Per amministrare il comune bisogna andare sul concreto , sul fare e come risolvere i problemi; quindi una piattaforma di argomenti di lavoro per un programma equilibrato, sostenibile e credibile ma non solo dalla somma delle sigle ma dall'impegno delle persone. L'elettore vuole la faccia, vuole fidarsi di chi vota. vuole essere rappresentato per la proposta politica che ha votato, vuole avere un riferimento diretto come persona del territorio. Così si potrà recuperare la disaffezione al voto, un ritorno alla partecipazione, all'ascolto e quindi un recupero di quella politica con la P maiuscola che spesso i Partiti hanno deluso. Con l'elezione diretta del sindaco e dei consiglieri e le liste civiche di supporto vincendo, è stato dimostrato ampliamente che la forza sta nella gente e nelle idee. In modo particolare questo lavoro va attivato per i prossimi appuntamenti elettorali dei comuni e Lucca merita un'attenzione particolare. .
Claudio Riccardi
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