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lunedì 24 agosto 2015

MARO', ITALIA SVERGOGNATA AD AMBURGO, SENTENZA DA RAGIONE ALL'INDIA !!!

SENTENZA CHE TESTIMONIA LA NULLITA' DEL PESO INTERNAZIONALE CHE HA IL NOSTRO GOVERNO FANTOCCIO
SE FOSSERO STATI AMERICANI ERANO A CASA DAL PRIMO GIORNO
VI RICORDATE LA STRAGE DEL CERMIS ??? L'AUTORE DELLA MORTE DI TUTTE QUELLE INNOCENTI PERSONE FU PURE PROMOSSO
IL NOSTRO GOVERNO INVECE SI OCCUPA DEI FINTI RIFUGIATI
DIMENTICANDOSI DEI NOSTRI SOLDATI......

Sarà compito dell’arbitrato internazionale all’Aja «giudicare nel merito del caso», Italia e India devono sospendere le «procedure in corso» sul caso dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre e «astenersi dal presentare misure che potrebbero aggravare la disputa» o pregiudicare qualsiasi decisione del tribunale di arbitrato che possa essere resa dopo. Questa la decisione, presa dopo due mesi, dal Tribunale Internazionale del Diritto del Mare (Itlos), con 15 voti a favore contro 6, sulla vicenda dei fucilieri di Marina accusati in India dell’omicidio di due pescatori nello Stato indiano di Kerala nel febbraio 2012.

L’Italia aveva chiesto di permettere il rientro in Italia di Girone e confermare la permanenza in patria di Massimiliano Latorre al termine del periodo concessagli dall’India per ragioni di salute. Istanza respinta. La motivazione risiede nella necessità di preservare i diritti delle parti, in attesa della decisione rimandata a «un tribunale diverso». Entro il 24 settembre Roma e New Delhi dovranno presentare un rapporto di ottemperanza con le misure previste.

Nel leggere la sentenza, il presidente Vladimir Golitsyn ha sottolineato che il Tribunale è consapevole sia del dolore delle famiglie dei pescatori indiani uccisi, sia delle conseguenze che le restrizioni comportano per i marò, aggiungendo dunque che le decisioni della Corte «non devono in nessun modo essere interpretate come un modo di appoggiare rivendicazioni di una delle due parti».

Il giudice ad hoc nel Tribunale del mare, scelto dall’Italia, ha appoggiato la decisione presa dalla corte. Nella sua dichiarazione Francesco Francioni afferma: «Concordo con questa decisione», ma «il tribunale avrebbe dovuto includere anche la temporanea revoca delle restrizioni alla libertà» dei due marò.

In aula erano presenti per l’Italia, a nome del governo, l’ambasciatore all’Aja, Francesco Azzarello e il capo del team legale Sir Daniel Betlehem; per l’India, invece, il rappresentante del governo Neeru Chadha e l’avvocato francese Alain Pellet, a capo del team legale indiano. Quattro delle cinque tv “all news” indiane hanno trasmesso in diretta la lettura della sentenza del Tribunale per il diritto del mare. Times Now, Ndtv, India Today e XNews hanno interrotto i loro programmi e mostrato il giudice russo Vladimir Golitsyn leggere le considerazioni previe all’ordinanza e poi la sentenza.

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