'Ho letto il veemente sfogo che l'ex sindaco Fazzi ha rilasciato ieri al vostro giornale.
Fazzi è uomo che ha fama di dire quello che pensa, spesso senza preoccuparsi di verificare il senso di quello che dice.
La esperienza che ho maturato nella ormai mia lunga vita consiglierebbe di stare alla larga da questi saccenti che posseggono il timbro del vero e del giusto e per di più un carattere autoreferenziale, da ipse dixit senza essere Aristotele.
Ma non posso tralasciare l'ultima parte del suo anatema perché è diretta alla Lega Toscana, di cui sono presidente.
È un anatema rozzo, privo di argomentazioni, apodittico, culturalmente razzista: slogan vuoto che sostituisce la fatica dell'analisi e del confronto.
Tutta l'Europa è in allarme per i problemi che l'immigrazione clandestina genera direttamente o indirettamente, nell'immediato o nella prospettiva. Chi costruisce muri: è l'Ungheria razzista, chi emette leggi severe contro i clandestini: è la Gran Bretagna razzista, chi spara da dietro le reti di contenimento: è la Spagna razzista, chi non lascia passare i clandestini: è la Francia razzista, chi accoglie solo i profughi della Siria e nessun clandestino: è la Germania razzista. E che dire di Polonia, Austria, Svizzera e così via: tutti razzisti. Come la Lega.
E poi gli altri, i buoni (che fanno affari), gli illuminati che sanno come fare, i caritatevoli con le risorse degli altri, sottraendole a chi ne ha poche ed ha tanti bisogni ma ha la sfortuna di essere italiano: todos caballeros!
La Lega nasce per tutelare i bisogni dei territori e continuerà a farlo, risponde ai suoi elettori e a nessun altro, non fa affari sulla pelle degli italiani, denuncia i pericoli attuali e futuri che derivano dalla insensata politica migratoria e dalla tolleranza (quanto interessata?) verso i clandestini.
I Fazzi del mondo se ne facciano una ragione e si uniscano a noi nel cercare soluzioni ragionevoli rispettando i diritti e i bisogni degli italiani che da generazioni hanno costruito il modello di vita in cui siamo cresciuti, che vorremmo tramandare ai nostri figli, che oggi è messo in serio pericolo tanto economico quanto culturale dall'etilismo politico di cui sembrano preda alcuni italiani.'
Francesco Pellati
Presidente Lega Nord Toscana
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