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giovedì 16 maggio 2019

TETI una delle maggiori lune di SATURNO, la prima dei satelliti LODICEI. by Andreotti Roberto - INSA

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Aggiornato il 16/05/2019

Teti


Dati fisici:
Teti è un corpo ghiacciato di composizione simile a Dione e Rea. La sua densità di 0.97 g/cm³ indica che è composto quasi interamente di ghiaccio d'acqua, ha un diametro di 1.062,2 km con una massa pari a 0,000103 Mt, una gravità di 0,146 m/s2 ed una velocità di fuga di 0,394 km/s.

Parametri orbitali:
Teti orbita a 294.619 km da Saturno in 1,887802 giorni, con un'eccentricità di 0,0001 , inclinata di 1,12° rispetto al piano equatoriale di Saturno.

Superficie:
La superficie di Teti è fortemente craterizzata e contiene numerose crepe causate dalle fratture nel ghiaccio.
L'emisfero occidentale di Teti è dominato da un enorme cratere da impatto chiamato Odisseo, il cui diametro di 400 km è circa 2/5 di Teti stessa. Questo cratere è quasi piatto (o, più precisamente, conforme alla forma sferica del satellite), come i crateri su Callisto e senza le alte montagne ad anello o picchi centrali che sono presenti sulla Luna e su Mercurio.
Questa caratteristica è probabilmente causata dal cedimento della debole crosta ghiacciata di Teti poco dopo la sua formazione.

( Nel grafico, l'analisi spettrale di TETI, con le varie righe di assorbimento, tra cui si evidenzia la presenza di ammoniaca [Trailing Hemisphere] - Emisfero di coda ).

La seconda struttura principale del satellite è un'enorme valle chiamata Ithaca Chasma.
( vedi foto a lato ).

La temperatura superficiale è di circa -187 °c.
Su Teti sono presenti due tipi di terreni, uno composto da regioni con molti crateri e l'altro di colore scuro e contenente una cintura leggermente craterizzata che si estende attorno alla luna.
Questa seconda regione indica che Teti fu internamente attiva nel passato.
Il processo di accrescimento probabilmente durò per diverse migliaia di anni prima che la luna si fosse completamente formata. I modelli suggeriscono che gli impatti che accompagnano accrescimento hanno causato il riscaldamento dello strato esterno di Teti, raggiungendo una temperatura massima di circa 155 K a una profondità di circa 29 km. Dopo la fine della formazione a causa della conduzione termica, lo strato sub-superficiale si è raffreddato e l'interno riscaldato.
Il raffreddamento dello strato vicino alla superficie l'ha contratta mentre l'interno si è espanso.
Ciò ha causato forti tensioni prolungate nella crosta di Teti raggiungendo stime di 5,7 MPa, che probabilmente ha portato alla fessurazione.
La superficie di Teti ha una serie di caratteristiche su larga scala che si distinguono per il loro colore e a volte la luminosità. L'emisfero di coda diventa sempre più rosso e scuro .
Tale modello di colore differenziato provoca l'esistenza di una banda bluastra tra gli emisferi seguendo un grande cerchio che attraversa i poli.
Questa colorazione e l'oscuramento della superficie di Teti è tipico per i satelliti saturniani di medie dimensioni. La sua origine può essere correlata a una deposizione di particelle di ghiaccio brillanti dall'anello E sull'emisfero di moto e particelle scure provenienti da satelliti esterni sull'emisfero di coda. L'oscuramento dell'emisfero di coda può anche essere causato dall'impatto del plasma dalla magnetosfera di Saturno, che co-ruota con il pianeta.

( Nel dettaglio gli archi rossi presenti in alcune zone della sua superficie ).

Struttura:
La sua densità di 0,97 g/cm³ indica che è composto quasi interamente di ghiaccio d'acqua

Mappa altimetrica:
La sonda Cassini effettuò vari flyby di Teti, il più vicino dei quali avvenne il 23 settembre 2005 quando si avvicinò alla luna fino a 1503 km. Successivi incontri avvicinati avvennero in seguito, tra cui uno nel 2012 alla distanza di 9100 km. Durante la sua missione Cassini ha mappato la superficie di Teti con una risoluzione di 0,29 km.

( Nella mappa altimetrica possiamo notare la grande depressione creata dal cratere Odisseo, e partendo da esso si vedono dei cerchi concentrici di elevazioni dovute al grosso impatto avvenuto al momento della formazione del cratere che ne ha rimodellato interamente la superficie ).

Scoperta:
Teti (dal greco Τηθύς), anche chiamato Saturno III, è un satellite naturale di Saturno scoperto da Giovanni Domenico Cassini il 21 marzo del 1684.

SCHEDA RIASSUNTIVA DI TETI:

I troiani di Teti
Teti possiede due satelliti co-orbitali nei punti di lagrange L4 e L5 sono Telesto e Calipso.

Telesto
È il satellite troiano di Teti che lo precede nel suo moto orbitale, trovandosi nel punto L4 della sua orbita, e quindi orbita attorno a Saturno ad una distanza di 294.619 km in 1,887802 giorni, con una eccentricità di 0,000 ed una inclinazione rispetto al pianeta di 1,19o, inoltre è in rotazione sincrona.
Venne scoperto tramite osservazioni da Terra nel 1980, ma solo nel 1983 gli venne assegnato il nome di una delle tremila ninfe figlie di Teti ed Oceano. L'11 ottobre 2005 la sonda Cassini lo ha sorvolato e fotografato, rilevando, oltre alla forma leggermente ovale, 29x22x20 km, una superficie inaspettatamente liscia, priva di piccoli crateri, e con almeno due grossi crateri da impatto.

Calipso
E' il satellite troiano che segue Teti nel suo moto orbitale, essendo posizionato nel punto L5 di quest'ultimo, 60° dietro, ed infatti orbita attorno a Saturno ad una distanza di 294.619 km in 1.887802 giorni, ed ha una rotazione sincrona, con una eccentricità di 0.000 ed una inclinazione rispetto al pianeta di 1.56o.
Venne scoperto nell'aprile 1980 grazie ad ossevazioni effettuate da telescopi terrestri e poi fotografato dalla sonda Voyager 1; mostra una forma irregolare, 30x23x14 km, ed è ricoperto da crateri che si sovrappongono. Sembrerebbe che abbia "emesso" a seguito degli impatti meteorici del materiale in grado di rendere meno evidenti le strutture dei crateri. La sua superficie è estremamente riflettente e la sua altissima albedo geometrica di 1,34 è dovuta alla riflessione della luce proveniente dalle particelle di ghiaccio dell'anello E.
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Estratto da :
SATURNO IL PIANETA DEGLI ANELLI E TUTTE LE SUE LUNE. by Andreotti Roberto.

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IL SISTEMA SOLARE ELENCO POST di Andreotti Roberto - INSA
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