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martedì 14 maggio 2019

#ASTRONEWS - 15/05/19 : La newsletter di Media Inaf , notizie dal cosmo......


Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF


SIMULAZIONE RECORD DEL COSMO A GRANDE SCALA
È una fra le più imponenti e dettagliate simulazioni del cosmo mai prodotte. La nuova versione – disponibile online da dicembre – è descritta in un articolo pubblicato oggi su Computational Astrophysics and Cosmology. Media Inaf ha intervistato il primo autore, Dylan Nelson.
 

COME SI FORMANO QUESTI PIANETI?
Strutturalmente simili al nostro pianeta ma molto più grandi, questi oggetti hanno un processo di formazione sul quale i ricercatori ancora si interrogano. Una delle teorie più recenti suggerisce che si spostino verso la propria stella madre per effetto delle forze gravitazionali che agiscono sul disco protoplanetario.

NELLA NEBULOSA DI ORIONE COME NEL METEORITE ALLENDE
Una ricerca condotta da un team di astronomi, utilizzando le osservazioni di Alma, in Cile, ha permesso di tracciare per la prima volta la distribuzione di monossido di alluminio attorno alla giovane stella massiccia Orion Source I. Lo studio, pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, è guidato da ricercatori dell'università di Tokyo.
 

LO STUDIO SU NATURE GEOSCIENCE
Dal confronto dei dati sismici delle missioni Apollo e delle immagini del Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa, sembrerebbe che la Luna sia ancora tettonicamente attiva. Alcuni dei sismi registrati potrebbero infatti essere derivati da una vera e propria attività tettonica lungo le faglie chiaramente visibili nelle immagini del satellite.

CENTO ANNI DI IAU E VENTI DI INAF
Si apre all'Accademia dei Lincei a Roma una settimana tutta dedicata all'astronomia, con l'Executive Committee dell'Unione astronomica internazionale e il convegno annuale della Società astronomica italiana.
 

SVILUPPATO AL LAWRENCE BERKELEY NATIONAL LAB
Un nuovo metodo per "ripulire" le lenti gravitazionali sul fondo cosmico «non solo ci aiuterà a studiare la materia oscura, ma anche alcuni tra gli altri grandi misteri cosmologici, come l'origine dell'energia oscura o la massa dei neutrini», dice Simone Ferraro, uno dei due autori, intervistato da Media Inaf.
 

DOPO EHT, SI PROGETTA L'EVENT HORIZON IMAGER
 
 
Si chiama Event Horizon Imager ed è la nuova frontiera dell'osservazione dei buchi neri: una rete di radiotelescopi in orbita attorno alla Terra che permetterà di raggiungere risoluzioni angolari cinque volte superiori a quelle ottenute dall'Event Horizon Telescope. L'idea è dei ricercatori della Radboud University che, insieme all'Esa e ai ricercatori coinvolti in Eht, hanno già testato la fattibilità tecnologica e simulato le future osservazioni.

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14.05.2019

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