L'uomo non sarà mai un animale politico
Animale
o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo
vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite,
con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha
effetti dannosi.
Gli
italiani lo sanno e continuano a sopportarli, di fatto sono ben
attaccati.
Prendiamo
in esame a caso,qualche tipologia di parassitismo.
Il
concetto di parassitismo è molto sviluppato in tutti i settori, gli
esempi non mancano e nemmeno i trattati, a noi interessa altro.
Antenna
parassitaria, antenna che non viene direttamente alimentata, ma è
eccitata dai campi prodotti da altre antenne o elementi del sistema
di antenne.
In
aeronautica, un velivolo parassitario è un velivolo con pilota
portato da un altro di mole maggiore, cui è vincolato sopra o sotto
la fusoliera; può essere rilasciato, dopo la messa in funzione del
propulsore, per la missione da compiere e successivamente atterrare o
riagganciarsi al velivolo portatore con manovra opportuna.
Non
sono biologo, mi piace giocare con la “omofonia linguistica”
ovvero da tempo memorabile a certe definizioni sono stati dati
volutamente due significati.
Ci
interessano due parole per fornirvi la provocazione:
Parassiti
e sciacalli.
Non
è anacronismo, nel senso che non indicano periodi diversi di
collocazione, nel nostro caso sono nati sicuramente nello stesso
periodo e la differenza di parola può appartenere solo a questa o a
quella stratificazione sociale, ma con le stesse finalità.
Si
può dare del "parassita" ad un politico, a patto che
l’espressione «rientri in un percorso argomentativo e come
corollario di un ragionamento». A sdoganare, a precise condizioni,
l’iperbole, è la Cassazione che, riconoscendo che «un uomo
politico è più esposto del comune cittadino alle critiche e ai
giudizi dell’opinione pubblica in ragione del mandato
rappresentativo che ha ricevuto e della necessità di rendere conto
del suo operato», spiega che è possibile «giustificare come
espressione di ’folclore giornalistico l’attribuzione del termine
parassita a uomini politici». L’importante, per non offendere la
reputazione dei diretti interessati, è che l’espressione
iperbolica venga motivata con una serie di ragionamenti.
Da
questo punto di vista, l’iperbole è il corrispettivo grammaticale
e retorico dei dispositivi linguistici mediante cui si determina il
grado con cui diverse entità comunicano la loro idea (ad es., il
superlativo degli aggettivi).
Sciacalli
oppure “l'Accademia della Crusca” ci potrebbe bacchettare,
sciacallaggio politico.
Già
quando tuona, lampeggia da molte parti, per restare in tema.
Non
vorrei che la blogger antispecista Stefania Sarsini ci richiamasse
all'ordine, non per difendere i politici ma per totalitaria difesa
degli sciacalli che non arriverebbero alla stessa crudeltà.
D'altronde
non sono il primo a cimentarmi nel dire alcune verità giocando con
le parole.
Per
carità, il mio è un gioco che non ha niente a che vedere con menti
superlative e colte dove riescono molto meglio di me a mettere sotto
i riflettori una determinata anomala situazione e di paragoni ed
esempi di cattiva e scialba politica, c'è l'imbarazzo della scelta
in tutti i periodi storici.
Nel
romanzo distopico
di George Orwell (George Arthur Blair, 1903-1950) si parlava della
fattoria degli animali riferita agli avvenimenti della guerra civile
di Spagna (1936-1939).
Come
allora ancora oggi tutti i cittadini a torto considerano alcuni
politici animali.
Invece
no l'uomo non potrà essere un animale politico.
Le
formiche e le api sono giustamente considerate da Aristotele “animali
politici”, l'errore è quello di considerare “animale politico”
anche l'uomo. Confrontando i comportamenti degli animali che vivono
“in società” con quelli degli uomini, Hobbes rafforza la sua
convinzione: l'uomo è un essere asociale.
In
primo luogo gli uomini sono in continua competizione per l'onore e la
dignità, cose che queste creature non conoscono nemmeno, e di
conseguenza fra loro sorgono per questa ragione invidia e odio e
infine guerre: fra queste creature invece niente di tutto questo;
queste
creature non avendo come gli uomini l'uso della ragione non vedono e
non pensano di trovare errori nell'amministrazione delle loro
faccende comuni; fra gli uomini invece ce ne sono alcuni che si
ritengono più saggi, più abili a governare le cose pubbliche, in
confronto con gli altri, e allora cercano di riformare e di innovare,
ora in un modo, ora in un altro, e così producono confusione e
guerra civile;
spesso riformano le leggi solo per rubare meglio, approfittando della
loro posizione sociale.
Se
incontrate un branco di sciacalli oppure, vi imbattete in parassiti
animali restate tranquilli la via della salvezza la natura la offre
sempre ma, ma, ma, trovandovi al cospetto di un politico definito per
omofonia linguistica, parassita o sciacallo, come ci insegnano gli
avvenimenti e statistiche degli ultimi anni, non avrete nessuno
scampo. Non usiamo antiparassitari per purificare l'ambiente, basta
una semplice matita.