Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF
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ASTROQUEST, IL NUOVO PROGETTO DI CITIZEN SCIENCE
Si chiama AstroQuest ed è l'iniziativa con la quale gli astronomi australiani dell'Icrar hanno deciso di chiedere l'aiuto dei cittadini in quello che si prospetta essere uno dei più grandi progetti di astronomia dei prossimi dieci anni: una gigantesca survey per capire come le galassie crescono e si evolvono. Chiunque può partecipare, aiutando gli astronomi a controllare l'identificazione fatta dal computer ed eventualmente correggerla, colorando le immagini.
ASTEROIDE BINARIO DEL DISCO DIFFUSO
2004 TT357, è un piccolo corpo che si trova nel disco diffuso, una regione esterna del sistema solare. Questo corpo celeste è su una risonanza orbitale di 2:5 con il pianeta Nettuno.
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L'AVVENTURA DI SESSANTA PICCOLI SCIENZIATI
Intervista alla geologa Barbara Cavalazzi, di ritorno dalla prima "Afar Desert Class": un progetto didattico nel deserto dell'Etiopia per spiegare ai bimbi delle elementari e ai loro insegnanti come si studiano la Terra e gli altri pianeti – e le tante risorse che il nostro pianeta ci mette a disposizione.
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CENSIMENTO DI SCO OB2 CON IL TELESCOPIO GAIA
Cinque ricercatori dell'Osservatorio astronomico dell'Inaf di Palermo hanno identificato circa 11mila stelle giovani e oltre 3600 stelle di sequenza principale appartenenti all'associazione Scorpius OB2. I risultati sono pubblicati su Astronomy & Astrophysics .
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DECOLLO A BORDO DEL LANCIATORE ITALIANO VEGA
Questa mattina, alle 2.50, da Kourou, è stato lanciato con successo il satellite Prisma dell'Agenzia spaziale italiana. Osserverà la Terra utilizzando la tecnologia iperspettrale, che gli consente di vedere più dell'occhio umano e di riconoscere non solo le forme degli oggetti ma anche quali elementi chimici contengono.
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SPECIALE IN TRE ARTICOLI DAI DATI DI HAYABUSA2
Un ammasso di pietrisco poroso a forma di trottola. Prodotto probabilmente dalla disgregazione di un progenitore più grande. Contiene minerali idrati, ma è comunque molto arido. A firmare l'identikit dell'asteroide, fra gli altri, anche due ricercatori dell'Inaf: Ernesto Palomba e Davide Perna.
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RICERCA COORDINATA DAI RICERCATORI DELL'INFN
Osservata per la prima volta al Cern, con l'esperimento Lhcb, la violazione di CP nei quark charm. Già prevista dalla teoria, la violazione registrata è ancora troppo piccola per spiegare l'asimmetria materia-antimateria che osserviamo in natura, ma costituisce un importante passo avanti per comprendere la composizione dell'universo.
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HELLAS BASIN VISTO DALLA CAMERA CASSIS
Lo strumento Cassis a bordo del Trace Gas Orbiter (Tgo) della missione Esa ExoMars 2016 ha immortalato una zona del Pianeta rosso che sembra avere una particolare conformazione a bande.
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CRONOMETRATA DAL TELESCOPIO FERMI DELLA NASA
Utilizzando i dati del telescopio della Nasa Fermi e del Very Large Array, un team di ricercatori ha determinato la velocità e la direzione di provenienza della pulsar J0002+6216. I risultati della ricerca sono stati presentati al meeting della High Energy Astrophysics Division dell'Aas in corso a Monterey, in California.
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SI ESTENDONO PER CENTINAIA DI ANNI LUCE
Un team internazionale guidato da Gabriele Ponti, da poco in forza all'Inaf, ha scoperto due "colonne" di gas caldo che si estendono per alcune centinaia di anni luce a partire dalle regioni centrali della Via Lattea, la nostra galassia. Queste strutture potrebbero trasportare materia ed energia dal cuore della galassia fino alla sua periferia.
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THE RISE AND FALL OF ZIGGY STAR FORMATION
Alma ha rilevato un segnale radio proveniente da una galassia a 13.2 miliardi di anni luce dalla Terra, originato da polvere interstellare abbondantemente presente nella galassia stessa. Per spiegare così tanta polvere in una sorgente così giovane, si pensa che la galassia abbia avuto due intensi periodi di formazione stellare, 300 milioni e 600 milioni di anni dopo il Big Bang. Tutti i dettagli su ApJ.
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TOMOGRAFIA DOPPLER PER II PEGASI
Grazie allo spettro-polarimetro Pepsi installato al telescopio Lbt, in Arizona, un team del Leibniz-Institut für Astrophysik di Potsdam, in Germania, ha ottenuto una rappresentazione della temperature e dei campi magnetici superficiali di una stella molto attiva a 130 anni luce di distanza.
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Gli ultimi video e audio di MEDIA INAF
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22.03.2019
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21.03.2019
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21.03.2019
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20.03.2019
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19.03.2019
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