Riceviamo e diffondiamo il comunicato di Fabio Barsanti - Coordinatore Regionale di Sovranità
Fabio Barsanti (Sovranità) all’attacco sull’immigrazione: "i borghi abbandonati ripopoliamoli con i dirigenti Pd"
Firenze,
31 maggio – Con oltre 37mila sbarchi fino al 25 maggio e i 13mila degli
ultimi giorni, il flusso immigratorio illegale in Italia ha superato
quota 50mila in soli cinque mesi, minacciando ormai molto
concretamente di superare i 150mila dello scorso anno. Aumenta così la
pressione sulla Toscana, in particolare sui Comuni che ancora non
ospitano immigrati oppure ne accolgono una percentuale inferiore
rispetto alla popolazione residente.
“Imperversa la fiera dei sensi di colpa, distribuiti a piene mani da Prefetture, Regione e Anci – sostiene Fabio Barsanti, presidente regionale di Sovranità –. Oltre
ai Prefetti di nomina governativa e agli stessi esponenti del governo
come il sottosegretario Manzione, si distinguono in Regione il
presidente Enrico Rossi e l’assessore con delega all’immigrazione
Vittorio Bugli, il Sindaco di Prato e presidente regionale dell’Anci
Matteo Biffoni e tanti Sindaci, tutti o quasi targati Pd. Con un
messaggio tanto chiaro quanto insopportabile: i Comuni che non hanno
accolto ‘profughi’, e quelli che ne hanno accolti meno del dovuto, si
attrezzino e in fretta”.
“Questi
soggetti, cui evidentemente la propria gente non sta tanto a cuore (o
non gli sta affatto) quanto le masse di sconosciuti appena sbarcati – prosegue Barsanti – si spingono a indicare anche i dettagli: in
mancanza di immobili pubblici, incluse ville storiche ed edifici di
pregio, si attrezzino tendopoli e baraccopoli, si ripopolino i borghi
abbandonati con gli immigrati, si reperiscano assistenti del luogo in
grado di servire i nuovi arrivati, tutto questo anche nelle più rinomate
località turistiche come l’Isola d’Elba. Settecento posti
liberi subito, cioè 70 per provincia, fino ad aggiungere altri 14mila
immigrati da ora alla fine dell’anno, quando la Toscana oggi ne ospita
già ottomila se non di più”.
“Come al
solito si tratta di stime per difetto, complice la bella stagione e la
fuga di oltre 600mila persone dai campi profughi del Kenya, la cui
‘naturale’ destinazione è l’Italia, e di questo passo l’anno finirà con
una proporzione di immigrati irregolari superiore a uno su 150 residenti, magari a uno su cento – conclude il presidente regionale di Sovranità, che attacca: –
Biffoni, insieme a Rossi e, incredibilmente, ad alcuni sindaci sempre
Pd di Garfagnana, Lunigiana e Casentino, sostiene non solo che gli immigrati illegali dovrebbero ripopolare i borghi ‘fantasma’ ma anche essere formati al lavoro per ristrutturarli, al posto degli Italiani che se ne sono andati per essere stati abbandonati. Piuttosto, c’è
un’altra soluzione: si tolgano loro stessi dai piedi, ripopolino i
borghi e imparino finalmente a lavorare, dato che per la gran parte di
questi papaveri del Pd si tratterebbe di un’esperienza del tutto nuova”.
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